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Blog Consorzio Consimm

20/12/2024

Buon Natale dal Presidente Pasquale Aiello di Consimm

Cari Colleghi,

Con l’arrivo del Natale, mi fa piacere rivolgermi a ciascuno di voi per esprimere il mio più sincero augurio di serenità, pace e gioia in questo periodo così speciale dell’anno.

Il Natale è un momento di riflessione e di bilancio, ma anche di speranza per il futuro. È l’occasione per fermarsi un attimo e guardare a quanto abbiamo costruito insieme, con impegno, determinazione e spirito di comunità. E quest’anno, possiamo guardare con orgoglio ai traguardi raggiunti.

Nel corso di questo anno, abbiamo affrontato insieme numerose sfide, ma grazie alla nostra unione e al nostro lavoro collettivo, siamo riusciti a conseguire importanti successi. Abbiamo portato avanti progetti che miglioreranno la nostra vita quotidiana, rafforzato i servizi essenziali per le nostre agenzie e investito nel nostro futuro con iniziative che puntano alla sostenibilità, all’innovazione e al benessere di tutti.

Ogni traguardo ottenuto è stato possibile grazie al contributo di ciascuno di voi, dai colleghi più giovani a quelli più anziani, dai professionisti ai volontari, che ogni giorno con dedizione e passione rendono la nostra realtà un luogo migliore.

Guardando al futuro, siamo pronti a continuare questo cammino con la stessa determinazione, affrontando insieme le sfide che ci attendono. Il 2025 sarà un anno ricco di opportunità, in cui continueremo a lavorare per rendere la nostra comunità sempre più forte, coesa e prospera.

Ma, prima di tutto, è il momento di fermarsi, di godere dei piccoli piaceri della vita e di apprezzare la bellezza della famiglia, degli amici e dei legami che ci uniscono. Che il Natale porti a tutti voi pace, serenità e tanta felicità, e che il nuovo anno sia foriero di nuovi successi, soddisfazioni e gioie condivise.

Concludo augurandovi di cuore un *Buon Natale* e un *Felice Anno Nuovo*, ricco di speranza e di nuove opportunità.

Con affetto e gratitudine,
Pasquale Aiello
Presidente di Consimm

17/12/2024

Problema affitti italia

Affrontare la crisi case in affitto richiede interventi mirati e coordinati a livello nazionale e locale. Tra le soluzioni proposte ci sono incentivi per i proprietari che affittano a lungo termine, la regolamentazione degli affitti brevi e la promozione di progetti di edilizia sociale.

Inoltre, è essenziale facilitare l’accesso al credito per i giovani e le famiglie, affinché possano tornare a considerare l’acquisto della casa come un’opzione realistica.

Vivere nell’Hinterland: una soluzione da considerare
Di fronte alla crescente difficoltà di trovare una casa in affitto nelle aree centrali delle città, una soluzione sempre più adottata è quella di spostarsi verso le periferie.

Le zone dell’hinterland, infatti, tendono a essere meno congestionate e più accessibili dal punto di vista economico, permettendo di trovare alloggi più spaziosi e moderni a costi inferiori.

Grazie ai trasporti pubblici sempre più efficienti e a una maggiore attenzione alla sostenibilità urbana, molte periferie sono ben collegate ai centri urbani, permettendo di raggiungere il cuore della città in tempi brevi. Inoltre, offrono un ambiente più tranquillo, spazi verdi e comunità più coese, che possono migliorare il benessere generale.

In un contesto immobiliare così complesso, considerare la periferia come un’opzione abitativa può rappresentare una vera e propria opportunità per vivere meglio, con maggiore qualità della vita e a un costo più sostenibile.
PASQUALE AIELLO
Presidente Consimm

10/12/2024

Servizi Immobiliari forniti dal Gruppo Consimm nella piattaforma ERP DEMATERIAL Ecosistema Digitale

È con grande soddisfazione che diamo comunicazione congiunta della sottoscrizione dell’accordo tra il Consorzio Consimm nella persona del suo presidente, Pasquale Aiello, e Tecnologie e Consulenze nella persona del suo CEO, Angelo Muraca, proprietaria dell’Ecosistema Digitale che si sviluppa sulla piattaforma ERP Dematerial.
I servizi immobiliari, che fornisce il Consorzio Consimm, attraverso la propria rete, saranno disponibili a tutti i membri di tutte le organizzazioni presenti nell’Ecosistema Digitale di Tecnologie e Consulenze.
I benefici per aumentare gli incarichi, per aumentare le adesioni al Consorzio, per una copertura più omogenea sul territorio e di conseguenza per aumentare il fatturato, non andranno a discapito della trasparenza nella gestione delle segnalazioni e permetteranno anche di ottenere servizi aggiuntivi che ogni Agenzia Consimm potrà rilasciare alla propria utenza in funzione di accordi specifici che si stanno studiando nell’interscambio che la piattaforma consente.
Si introduce così, un nuovo modo più tecnologico nella gestione delle esigenze immobiliari di tutto l’indotto collegato alla piattaforma e di valorizzare sempre di più le competenze professionali di ogni singola Agenzia.
Una parte sostanziale e strategica dell’accordo è quella relativa all’ampliamento dell’offerta formativa dell’Academy di Tecnologie e Consulenze con la possibilità di creare percorsi qualificanti per l’ottenimento delle abilitazioni per diventare Agente immobiliare a tutti coloro interessati ad ampliare le proprie competenze.

27/10/2024

Il Decreto Salva Casa è legge: cosa cambia per i piccoli abusi e le tolleranze

Il Decreto Salva Casa è ufficialmente entrato in vigore. Al suo interno ci sono diverse novità che riguardano il settore edilizio, la più rilevante è l’eliminazione del criterio della doppia conformità.

Come precisato più volte dagli esponenti del Governo, il Salva Casa non è un condono ma introduce iter più semplici per sanare piccoli abusi e difformità. Inoltre stabilisce il via libera all’abitabilità di micro appartamenti ed edifici con soffitti bassi e il cambio di destinazione per il recupero dei sottotetti.

Al suo interno poi ci sono nuove modalità per sanare gli abusi antecedenti al 1977. Ecco cosa sapere sul Decreto Salva Casa e cosa cambia rispetto al passato su abusi e tolleranze.

Indice degli argomenti

Decreto Salva Casa 2024 è legge: le misure principali
Vetrate panoramiche in edilizia libera
Salva Casa, addio “doppia conformità”
La responsabilità del condominio
Aumentano le tolleranze
Sottotetti e cambio di destinazione
FAQ Decreto Salva Casa
Quando entrerà in vigore il Decreto Salva Casa?
Cosa si può sanare con Decreto Salva Casa?
Decreto Salva Casa, cosa cambia per le pergole?
Decreto Salva Casa 2024 è legge: le misure principali
Il Decreto Salva Casa è stato convertito nella legge 105/204 ed è ufficialmente operativo. Le norme al suo interno vanno ad integrare il Testo Unico dell’Edilizia (dpr 380/2001) con disposizioni che permettono di sanare alcune difformità edilizie di lieve entità.

Tra le misure presenti nel testo, alcune mirano alla semplificazione edilizia e urbanistica in tema di cambio di destinazione d’uso, abitabilità dei sottotetti, tolleranze costruttive e altro ancora.

Via libera ai nuovi requisiti per l’abitabilità. Per quanto riguarda i mini appartamenti, con il Salva Casa la superficie minima per una persona passa da 28 a 20 mq, mentre per due persone da 38 a 28 mq. Le altezze interne minime, invece, sono ridotte da 2,70 a 2,40 metri.

Nel testo definitivo, tuttavia, manca il cosiddetto “Salva Milano”, ovvero le autorizzazioni per sanare la situazione di grattacieli e grandi cantieri bloccati in quanto considerati possibili abusi.

Vetrate panoramiche in edilizia libera
Cambiano le regole per installare le vetrate panoramiche amovibili. Per queste installazioni è confermato il criterio dell’edilizia libera, quindi senza autorizzazioni.

Le vetrate panoramiche amovibili adesso rientrano negli interventi in “edilizia libera”, come anche l’installazione di tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici.

L’accertamento di conformità, invece, richiederà un termine più ampio per la demolizione delle opere non autorizzate: si passa dai 90 giorni a 240.

Salva Casa, addio “doppia conformità”
Con l’entrata in vigore del Decreto Salva Casa sparisce il principio della “doppia conformità” per ottenere la sanatoria degli interventi abusivi.
Prima del decreto, la sanatoria era possibile soltanto dopo aver accertato la conformità delle opere alle discipline urbanistiche ed edilizie in vigore al momento della realizzazione e al momento di presentazione della richiesta.

Con il nuovo Decreto, invece, il principio della “doppia conformità” resta valido soltanto nei casi di difformità totale mentre viene superato per le difformità più lievi.

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Il Decreto Salva Casa è legge: cosa cambia per i piccoli abusi e le tolleranze

23/09/2024
Dai sottotetti ai mini appartamenti: le novità più importanti introdotte dal Decreto Salva Casa e da quando entrano in vigore.

A cura di: Adele di Carlo

Il Decreto Salva Casa è legge cosa cambia per i piccoli abusi e le tolleranze

Il Decreto Salva Casa è ufficialmente entrato in vigore. Al suo interno ci sono diverse novità che riguardano il settore edilizio, la più rilevante è l’eliminazione del criterio della doppia conformità.

Come precisato più volte dagli esponenti del Governo, il Salva Casa non è un condono ma introduce iter più semplici per sanare piccoli abusi e difformità. Inoltre stabilisce il via libera all’abitabilità di micro appartamenti ed edifici con soffitti bassi e il cambio di destinazione per il recupero dei sottotetti.

Al suo interno poi ci sono nuove modalità per sanare gli abusi antecedenti al 1977. Ecco cosa sapere sul Decreto Salva Casa e cosa cambia rispetto al passato su abusi e tolleranze.

Indice degli argomenti

Decreto Salva Casa 2024 è legge: le misure principali
Vetrate panoramiche in edilizia libera
Salva Casa, addio “doppia conformità”
La responsabilità del condominio
Aumentano le tolleranze
Sottotetti e cambio di destinazione
FAQ Decreto Salva Casa
Quando entrerà in vigore il Decreto Salva Casa?
Cosa si può sanare con Decreto Salva Casa?
Decreto Salva Casa, cosa cambia per le pergole?
Decreto Salva Casa 2024 è legge: le misure principali
Il Decreto Salva Casa è stato convertito nella legge 105/204 ed è ufficialmente operativo. Le norme al suo interno vanno ad integrare il Testo Unico dell’Edilizia (dpr 380/2001) con disposizioni che permettono di sanare alcune difformità edilizie di lieve entità.

Tra le misure presenti nel testo, alcune mirano alla semplificazione edilizia e urbanistica in tema di cambio di destinazione d’uso, abitabilità dei sottotetti, tolleranze costruttive e altro ancora.

Via libera ai nuovi requisiti per l’abitabilità. Per quanto riguarda i mini appartamenti, con il Salva Casa la superficie minima per una persona passa da 28 a 20 mq, mentre per due persone da 38 a 28 mq. Le altezze interne minime, invece, sono ridotte da 2,70 a 2,40 metri.

Nel testo definitivo, tuttavia, manca il cosiddetto “Salva Milano”, ovvero le autorizzazioni per sanare la situazione di grattacieli e grandi cantieri bloccati in quanto considerati possibili abusi.

Vetrate panoramiche in edilizia libera
Cambiano le regole per installare le vetrate panoramiche amovibili. Per queste installazioni è confermato il criterio dell’edilizia libera, quindi senza autorizzazioni.

Le vetrate panoramiche amovibili adesso rientrano negli interventi in “edilizia libera”, come anche l’installazione di tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici.

L’accertamento di conformità, invece, richiederà un termine più ampio per la demolizione delle opere non autorizzate: si passa dai 90 giorni a 240.

Salva Casa, addio “doppia conformità”
Con l’entrata in vigore del Decreto Salva Casa sparisce il principio della “doppia conformità” per ottenere la sanatoria degli interventi abusivi.
Prima del decreto, la sanatoria era possibile soltanto dopo aver accertato la conformità delle opere alle discipline urbanistiche ed edilizie in vigore al momento della realizzazione e al momento di presentazione della richiesta.

Con il nuovo Decreto, invece, il principio della “doppia conformità” resta valido soltanto nei casi di difformità totale mentre viene superato per le difformità più lievi.

Salva Casa, addio “doppia conformità”
Il Decreto Salva Casa è ora ufficialmente in vigore, introducendo diverse novità nel settore edilizio. Tra queste, la più significativa è l’abolizione del requisito della doppia conformità


La responsabilità del condominio
La legge di conversione del decreto contiene una novità per quanto riguarda il condomino. D’ora in avanti la responsabilità del singolo e del codominio nella sua interezza sono distinte. Ciò vuol dire, ad esempio, che il singolo proprietario di un appartamento può eseguire degli interventi nella sua abitazione anche se una parte dell’edificio condominiale risulta abusiva.

Aumentano le tolleranze
Come anticipato, il Salva Casa va a modificare il quadro delle tolleranze edilizie:

per immobili fino a 60 mq la tolleranza ammissibile è del 6%
per gli immobili tra i 60 e i 100 mq la tolleranza è del 5%
per gli immobili tra i 100 ai 300 mq la tolleranza è pari al 4%
per immobili dai 300 ai 500 mq si scende al 3%.
Sottotetti e cambio di destinazione
Norme meno rigide per il cambio di destinazione d’uso. D’ora in avanti il cambio di destinazione dei sottotetti è sempre concesso sia all’interno della stessa categoria funzionale che in un altra. Ad esempio un edificio commerciale può diventare residenziale. Via libera al recupero dei sottotetti, nel rispetto delle procedure stabilite dalle norme regionali.

FAQ Decreto Salva Casa
Il Decreto Salva Casa è stato ufficialmente promulgato, introducendo numerose modifiche nel settore edilizio. Tra le novità principali spicca l’abolizione del requisito della doppia conformità. Ecco alcune delle domande più ricercate dagli utenti sul web.

Quando entrerà in vigore il Decreto Salva Casa?
L’entrata in vigore ufficiale del Decreto Salva Casa c’è stato lo scorso 28 luglio 2024. Il provvedimento è diventato legge con la pubblicazione del testo nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 27-7-2024.

Cosa si può sanare con Decreto Salva Casa?
Posto che, come più volte precisato dal ministro Salvini, il Salva Casa non è un condono edilizio, in molti si chiedono cosa si possa sanare con la sua entrata in vigore.

Il “Piano Salva Casa” si concentra sulle difformità edilizie minori, ovvero quelle difformità che non compromettono la struttura dell’edificio. Sono difformità minori, ad esempio, l’installazione di soppalchi e tramezzi e l’ampliamento delle finestre. All’interno del decreto sono elencate le difformità alle quali si applicano le nuove regole:

difformità formali dovute a incertezze interpretative delle normative
difformità edilizie stratificate nel tempo
difformità parziali sanabili all’epoca dell’intervento ma non oggi, con il superamento della regola della “doppia conformità”.
Questo tipo di sanatoria non vale per gli abusi edilizi totali, cioè quelli realizzati senza titolo edilizio. La doppia conformità, infatti, resta valida relativamente agli abusi gravi e strutturali.

Decreto Salva Casa, cosa cambia per le pergole?
Una misura importante introdotta dal Salva Casa riguarda l’installazione delle pergole. Questa viene fatta rientrare tra i lavori “in regime di edilizia libera”, vale a dire che non richiedono autorizzazioni e permessi particolari.

Vi rientrano le opere che proteggono da sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura è fatta con tende, tende a pergola o retrattili. Tuttavia ci sono alcune condizioni da soddisfare:

le pergole in questione non devono creare la variazioni dei volumi
il loro impatto visivo deve essere minimo e non ingombrante
devono essere armoniose rispetto all’ambiente circostante.

24/10/2024

Manutenzione idraulica per immobili commerciali: consigli utili

La manutenzione idraulica è fondamentale per gli immobili commerciali. Un sistema idrico efficiente garantisce il comfort di dipendenti e clienti, previene costosi danni e rispetta le normative. In questo articolo, esploreremo i principali aspetti della manutenzione idraulica per edifici commerciali: ispezioni regolari, prevenzione delle perdite, manutenzione degli impianti e gestione delle emergenze. Scoprirai consigli pratici per mantenere l'impianto idraulico in perfetta efficienza, risparmiando tempo e denaro.
Ispezioni idrauliche regolari: la chiave per prevenire i problemi
Le ispezioni periodiche sono la base di una buona manutenzione idraulica. Programmare controlli regolari ti permette di individuare potenziali problemi prima che diventino seri, risparmiando sui costi di riparazione. Durante queste ispezioni, un tecnico specializzato esaminerà tubature, raccordi, valvole e apparecchiature come scaldabagni e pompe. Ricorda che la frequenza delle ispezioni dipende dall'età e dalle condizioni del tuo immobile.
Cosa include un'ispezione idraulica completa
Un'ispezione idraulica professionale dovrebbe coprire diversi aspetti del tuo sistema. Ecco i principali elementi da controllare:
Verifica della pressione dell'acqua
Controllo di perdite visibili e nascoste
Ispezione di tubature e giunzioni
Test del corretto funzionamento di valvole e rubinetti
Controllo degli scarichi e delle fognature
Analisi della qualità dell'acqua. Il team di
Idraulicotriesteeprovincia
suggerisce di effettuare regolarmente test per verificare la presenza di contaminanti e garantire la potabilità dell'acqua
Prevenzione delle perdite: strategie efficaci per immobili commerciali
Le perdite d'acqua possono causare danni significativi e aumentare i costi. Per prevenirle, è essenziale adottare una strategia proattiva. Installa rilevatori di perdite in punti strategici dell'edificio e utilizza materiali di qualità per tubature e raccordi. Inoltre, forma il personale a riconoscere i primi segni di una perdita, come macchie di umidità o un aumento improvviso dei consumi idrici.
Tecnologie innovative per il rilevamento delle perdite
Le nuove tecnologie offrono soluzioni avanzate per individuare le perdite. Considera l'implementazione di:
Sistemi di monitoraggio del flusso in tempo reale
Telecamere termografiche per identificare perdite nascoste
Sensori acustici per rilevare perdite nelle tubature interrate
Software di analisi dei consumi per identificare anomalie
Manutenzione degli impianti: come prolungare la vita del sistema idraulico
Una manutenzione regolare degli impianti idraulici è fondamentale per garantirne l'efficienza a lungo termine. Programma la pulizia periodica di scarichi e fognature per prevenire ostruzioni. Effettua la manutenzione preventiva di apparecchiature come pompe, scaldabagni e addolcitori d'acqua secondo le indicazioni del produttore. Non trascurare la calibrazione delle valvole di pressione e il controllo dell'isolamento delle tubature.
Calendario di manutenzione per impianti idraulici commerciali
Ecco un esempio di calendario di manutenzione per il tuo sistema idraulico:
Mensile: controllo visivo di perdite e funzionamento dei rubinetti
Trimestrale: pulizia degli scarichi e verifica della pressione dell'acqua
Semestrale: ispezione approfondita di tubature e giunzioni
Annuale: manutenzione di scaldabagni, pompe e altre apparecchiature
Gestione delle emergenze idrauliche: essere preparati fa la differenza
Nonostante una buona manutenzione, le emergenze idrauliche possono comunque verificarsi. Preparati creando un piano d'azione dettagliato che includa i contatti di idraulici d'emergenza, la posizione delle valvole di intercettazione principali e le procedure di evacuazione in caso di allagamenti. Assicurati che il personale sia addestrato su come reagire in queste situazioni per minimizzare i danni.
Kit di emergenza idraulica: cosa non deve mancare
Prepara un kit di emergenza idraulica facilmente accessibile. Dovrebbe contenere:
Chiavi per le valvole di intercettazione
Nastro sigillante e giunti di riparazione rapida
Pompa sommersa portatile
Asciugacapelli industriale e deumidificatore
Numeri di telefono di idraulici e servizi di emergenza
La manutenzione idraulica è un aspetto cruciale per garantire l'efficienza e la longevità degli impianti negli immobili commerciali. Seguendo queste linee guida, potrai prevenire problemi, risparmiare sui costi e assicurare un ambiente confortevole e sicuro per dipendenti e clienti.

09/10/2024

Guida Pratica per acquistare casa senza pensieri

Acquistare una casa è uno dei momenti più significativi nella vita di una persona e, allo stesso tempo, anche uno dei più complessi.

Che tu stia cercando la tua prima casa o un investimento immobiliare, il processo di acquisto di un’abitazione richiede di portare a termine tutta una serie di passaggi essenziali per completare la compravendita in totale sicurezza.

In questa guida all'acquisto della casa esploriamo passo dopo passo ogni fase del processo, dalla ricerca dell’immobile ideale alla scelta di un'agenzia immobiliare, fino alla chiusura del contratto.

Ti forniremo dei consigli pratici per affrontare ogni sfida con tranquillità e trovare la casa perfetta per te, evitando gli errori comuni e ottimizzando tutte le risorse disponibili: se adesso il grande passo ti sembra complicato, questa guida ti aiuterà a trasformarlo in un percorso chiaro e gestibile.


Cosa fare ancora prima di iniziare
In molti credono che il primo step per acquistare casa consista nell’iniziare fin da subito con la ricerca dell’immobile.

In realtà, prima ancora di arrivare alla ricerca, è fondamentale seguire una serie di passaggi che consentano di chiarire le idee e selezionare, in un secondo momento, soltanto gli immobili effettivamente in linea con le proprie esigenze.

Certo, navigare tra gli annunci immobiliari online può aiutarti a farti un’idea dell’aspetto e delle caratteristiche che non possono proprio mancare nella tua prossima casa, ma si tratterà soltanto di una ricerca iniziale e non già finalizzata a trovare l’immobile perfetto.

Definire il budget a disposizione
Come puoi facilmente intuire, prima ancora di arrivare alla ricerca vera e propria è essenziale definire il budget a disposizione, ovvero quanto puoi realmente spendere per comprare casa.

Per fare correttamente questo calcolo non dovrai soltanto considerare il prezzo di acquisto dell’immobile (in poche parole corrisponde a quello che vedi scritto nell’annuncio immobiliare) ma anche tutte le spese, le imposte ed i costi legati a questo tipo di operazione immobiliare.

Stiamo parlando delle spese connesse all’acquisto di un immobile, come le spese del notaio, quelle di agenzia, quelle di registrazione dei contratti ed eventuali costi legati al mutuo.

In linea generale si tratta di un 10% in più del prezzo di acquisto da sommare al prezzo del solo immobile.

Considera anche che, in specifiche casistiche, è possibile usufruire di diverse detrazioni fiscali legate all’acquisto di una casa, agevolazioni che permettono di ridurre notevolmente la gran parte delle spese extra collegate alla compravendita (come, ad esempio, il Bonus Prima Casa e il Bonus Prima Casa per Under 36).

Verificare la possibilità di ottenere un mutuo
Il secondo passaggio da eseguire prima ancora di iniziare con la ricerca dell’immobile consiste nel verificare la possibilità di ottenere un mutuo.

Raramente le famiglie dispongono della liquidità necessaria per completare l’acquisto con soldi contanti, perciò diventa necessario recarsi in banca e richiedere di poter usufruire di un mutuo ipotecario dove il pagamento delle rate sarà garantito, appunto, da un’ipoteca sull’immobile.

In base al reddito, alla storia creditizia, al debito già preesistente e al valore dell’immobile che si vuole acquistare, la banca effettuerà una verifica di fattibilità e, una volta terminata, comunicherà al residente l’esito del processo.

In caso di esito positivo verranno indicate le condizioni del mutuo, l’importo massimo finanziabile, il tasso di interesse e la durata del mutuo.

Considera che le banche erogano solitamente circa l’80% del prezzo di acquisto della casa, perciò dovrai comunque trovare il modo di disporre del restante 20% e delle spese aggiuntive.

Stabilire le caratteristiche dell’immobile ideale
Una volta definito il budget a disposizione e l’eventuale ammontare del mutuo, è il momento di stabilire quali sono le caratteristiche che non posso proprio mancare nella casa che abbiamo intenzione di acquistare.

Cerca di immaginare in maniera dettagliata la tua casa ideale: in che città o zona si trova? Quante camere da letto ha? È una casa in condominio, indipendente, una bifamiliare? Che aspetto deve avere la zona giorno, open space o ambienti separati? A che piano si trova? È pronta da abitare o da ristrutturare?

Queste sono soltanto alcune delle domande a cui puoi provare a rispondere per avere un’idea chiara della casa che stai cercando, così che, in un secondo momento, potrai velocizzare la ricerca e selezionare sul mercato soltanto gli immobili di tuo interesse.


La ricerca della casa giusta
A questo punto avrai già un’idea chiara del budget a disposizione (con o senza mutuo) e delle caratteristiche indispensabili che non posso proprio mancare nella tua prossima casa.

È giunto quindi il momento di passare all’azione ed iniziare la ricerca dell’immobile giusto: ma da dove partire? Meglio fare da soli o affidarsi ad un’agenzia immobiliare? E, una volta trovato, come richiedere una visita immobiliare e a che cosa fare attenzione?

Vediamolo insieme.

Comprare casa: meglio da soli o con agenzia immobiliare?
Come puoi ben immaginare, gli aspetti burocratici, tecnici e legali legati all’acquisto di un immobile sono tanti e non sempre si riesce a districarsi tra questi, specialmente se non si dispone delle competenze idonee per farlo.

Scegliendo di affidarsi ad un’agenzia immobiliare per l’acquisto di una nuova casa si sceglie di avere al proprio fianco uno o più professionisti del settore in tutti gli step del processo.

L’agente immobiliare si occuperà di non solo verificare che le caratteristiche e i dati catastali dell’immobile che stai per acquistare siano effettivamente in regola, ma anche di reperire tutti i documenti necessari per portare a termine il rogito notarile, di organizzare la visita immobiliare e di portare avanti la trattativa, passando ovviamente dalla redazione dell’eventuale proposta di acquisto e del contratto preliminare di compravendita.

Ovviamente il lavoro dell’agente immobiliare deve essere ricompensato: solitamente si tratta di una commissione che può oscillare tra il 3 ed il 4% del valore di vendita dell’immobile.

Di conseguenza, acquistare una casa da privato senza l’aiuto di un’agenzia immobiliare permette sicuramente di risparmiare sui costi di agenzia e di avere un rapporto più diretto con il proprietario di casa ma, allo stesso tempo, potrebbe rappresentare un rischio dato che dovresti affrontare da solo tutti gli aspetti burocratici e tecnici dell’operazione.

Dove effettuare la ricerca?
Puoi effettuare la ricerca dell’immobile giusto optando per una ricerca online sui principali portali immobiliari, direttamente sul territorio oppure sfruttando il passaparola.

Online sono presenti numerosi portali immobiliari che, quotidianamente, pubblicano nuovi annunci di case e abitazioni in vendita oppure in affitto. La difficoltà in questo caso sta nel riconoscere quali sono i siti affidabili e quali, invece, è meglio evitare.

Per aiutarti in questa ricerca, noi di Casain24ore abbiamo elaborato una guida completa nella quale trovi i migliori siti per cercare casa nel 2024 con le descrizione di tutti i principali portali immobiliari.

In alternativa, puoi optare per una ricerca più capillare da effettuare sul territorio recandoti nella zona di tuo interesse e cercando di individuare i cartelli “VENDESI” appesi a finestre e cancelli di case in vendita, oppure dando un’occhiata alle vetrine delle agenzie immobiliari presenti nel quartiere.

Infine, un ottimo metodo per cercare casa è quello di iniziare a spargere la voce: ti basterà comunicare ad amici e familiari che sei alla ricerca di un immobile da acquistare, sicuramente troverai qualcuno che ha un immobile da farti visitare.

Cosa guardare durante la visita immobiliare?
Una volta individuato uno o più immobili di tuo interesse, è il momento di organizzare una visita immobiliare.

Durante questa primo incontro con il tuo potenziale acquisto assicurati di prestare attenzione ai dettagli, sia all’interno che all’esterno della casa: c’è traffico? Che tipo di edifici ci sono nelle vicinanze? Quanto sono distanti i principali servizi? C’è un giardino?

Controlla poi se la casa necessita di alcuni interventi di ristrutturazione o se è stata recentemente ristrutturata. In quest’ultimo caso assicurati che gli interventi siano stati eseguiti nel pieno delle regole, chiedendo magari di visionare la documentazione relativa alla ristrutturazione.

Ricorda poi di informarti sulle eventuali spese condominiali, sui servizi offerti, sulle condizioni generali e di richiedere da quanto tempo è in vendita l’immobile, anche per capire l’eventuale margine di trattativa.


Cosa fare prima dell’acquisto
Ci sono poi tutta una serie di passaggi da completare ancora prima di arrivare all’atto di acquisto vero e proprio.

Proposta d’acquisto o contratto preliminare?
La prima cosa da fare una volta trovato l’immobile che fa per te è considerare l’idea di stipulare una proposta di acquisto. In questa viene formalizzata la volontà di acquistare l’abitazione e vengono indicate tutte le condizioni con cui l’operazione verrà completata (prezzo, tempi, modalità di pagamento, eventuali clausole e così via).

Se questa verrà accettata dal proprietario, si procederà a redigere un contratto preliminare.

Detto anche compromesso, questo documento può fungere da contratto vincolante tra le parti, specialmente se viene registrato e trascritto da un notaio.

Al suo interno si ribadiscono le condizioni già elencate nella proposta di acquisto e si estende il discorso anche ad altri aspetti della compravendita, come le spese, la provenienza dell’immobile e la documentazione urbanistica.

Una volta firmato il compromesso, l’acquirente ha tempo 10 giorni per versare la caparra e ci sono 30 giorni per completare il rogito. Il mancato rispetto di questi termini può comportare la rescissione del contratto da parte del venditore o l’annullamento da parte dell’acquirente.

Che documenti controllare prima di comprare casa?
Sottoscrivere una proposta di acquisto e/o un contratto preliminare porta anche al versamento di una caparra e quindi all’impegno di una certa somma di denaro.

Anche per questo motivo è fondamentale verificare la presenza e la correttezza di una serie di documenti che permettono di constatare se l’immobile che si sta per acquistare è o meno a norma.

Tra i documenti da controllare troviamo la visura e la planimetria catastale, il certificato di abitabilità e agibilità, la conformità catastale e urbanistica, l’attestato di prestazione energetica e l’atto di provenienza.

Si tratta di documenti non obbligatori per completare l’acquisto della casa ma importanti per avere una visione completa di ciò che si sta comprando e per evitare eventuali problematiche che potrebbero sopraggiungere dopo l’acquisto.

Di quali agevolazioni usufruire per comprare casa?
Le agevolazioni di cui puoi usufruire per comprare casa differiscono se si tratta dell’acquisto di una prima casa o di una seconda casa.

Nel primo caso ci sono una serie di agevolazioni fiscali finalizzate proprio a favorire l’acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale. Nella pratica, per specifiche categorie catastali, si può usufruire di una riduzione delle imposte da versare (come l’imposta di registro, quella ipotecaria e così via).

Oltre a questo, se i soggetti acquirenti hanno meno di 36 anni compiuti, è possibile godere del Bonus Prima Casa Under 36 nel quale sono previste ulteriori agevolazioni come, ad esempio, il riconoscimento di un credito d’imposta.

Invece, in caso di acquisto di una seconda casa, è possibile avvalersi di una serie di Bonus dedicati prevalentemente ai lavori di ristrutturazione (Bonus ristrutturazione, Ecobonus, Bonus Mobili e molti altri).

In ogni caso, prima di intraprendere un percorso di acquisto, è sempre meglio informarsi su quelle che sono le agevolazioni disponibili così da reperire tutto il necessario per poterne usufruire e calcolare correttamente le proprie disponibilità economiche.



La fase finale: l’acquisto
Arrivati a questo punto non resta che stipulare il rogito, ovvero l’atto notarile con cui il notaio rende effettivo il passaggio di proprietà della casa, procedendo a trascrivere l’atto di vendita nei registri immobiliari. Al suo interno viene riportato il valore di cessione dell’immobile, le modalità di pagamento e le spese sostenute dal notaio.

Si tratta di un passaggio significativo in cui si verifica solitamente la consegna delle chiavi e il saldo del prezzo.

Proprio per l’importanza che riveste questo atto, il rogito viene redatto da una figura professionale specifica, ovvero quella del notaio. Prima di arrivare alla stipula, il notaio incaricato si occupa di effettuare delle indagini sull’immobile oggetto di compravendita per verificare che sia tutto a norma e che non ci siano ipoteche.

In questo contesto, oltre alle spese notarili (sostenute dall’acquirente), si dovranno sostenere le spese relative all’atto di compravendita della casa e della sua redazione, all’eventuale atto di mutuo, alle spese di cancelleria e agli oneri di segreteria, tutte a carico di chi compra.

Per questo motivo solitamente la scelta del notaio, salvo diversi accordi, è riservata alla parte acquirente, ma si tratta di una scelta libera e rimessa alla discrezionalità delle parti.

Ricordiamo che per poter eseguire il rogito è importante avere a disposizione una serie di documenti tra cui documento di identità, documentazione relativo allo stato civile e copia del permesso di soggiorno per i cittadini extra UE, sia per l’acquirente che per il venditore.

Dal lato dell’acquirente devono poi essere forniti:

ricevuta di versamento delle somme già anticipate come caparra confirmatoria

copia del compromesso o del contratto preliminare di compravendita

i riferimenti dell’istituto bancario presso il quale si è stipulato l’eventuale mutuo.

Invece, dal lato del venditore, devono essere forniti:

atto di provenienza della proprietà

planimetria e visura catastale

pratica comune e catastale

compromesso o proposta di acquisto

ricevuta versamenti già percepiti

certificato di agibilità della casa

certificato di destinazione urbanistica (CDU)

attestato di prestazione energetica (APE)

regolamento e spese condominiali, con attestazione dei pagamenti già effettuati e previsione di eventuali spese concordate in sede di assemblea condominiale

eventuali certificati relativi a lavori di ristrutturazione eseguiti.



Pronti per il grande passo: la tua guida all’acquisto della casa
Acquistare una casa è un viaggio emozionante ma anche piuttosto complesso che richiede attenzione e preparazione.

In questa guida abbiamo esplorato tutti i passaggi fondamentali, dalla definizione del budget e della tipologia di immobile ideale fino alla scelta dell'agenzia immobiliare e alla conclusione dell'acquisto.

Abbiamo sottolineato l'importanza di una pianificazione attenta, dalla verifica della possibilità di ottenere un mutuo alle agevolazioni fiscali disponibili, fino alla stipula del rogito notarile.

Ricorda che ogni passaggio è cruciale per evitare sorprese e garantire una transazione serena e sicura, perciò è sempre consigliato affidarsi ad un professionista del settore.

Per ulteriori approfondimenti e consigli utili su come navigare il mercato immobiliare, ti invitiamo a continuare a seguire il nostro blog: qui troverai sempre nuove informazioni e suggerimenti per rendere il tuo percorso verso la casa dei sogni il più semplice possibile!

25/07/2024

Vendere Casa Velocemente


Vendere casa velocemente: 8 cose che devi sapere

Come Preparare la Tua Casa per la Vendita: Consigli Pratici e Strategie
Preparare la tua casa per la vendita è un passo cruciale per massimizzare il suo valore sul mercato immobiliare. In questo articolo, esploreremo dettagliatamente come utilizzare consigli pratici e strategie collaudate per preparare al meglio la tua casa per la vendita, migliorando le probabilità di una vendita rapida e profittevole.

1. Pulizia Approfondita e De-Cluttering
La pulizia è il primo passo essenziale per preparare la tua casa per la vendita. Ogni angolo della casa, dalle finestre ai pavimenti, deve brillare. Rimuovere oggetti personali e ridurre il disordine può far sembrare gli spazi più ampi e accoglienti, aiutando i potenziali acquirenti a immaginarsi la loro futura vita nella casa.

Una pulizia approfondita comprende la pulizia delle finestre, la rimozione di eventuali macchie dai tappeti, la lucidatura dei pavimenti e la pulizia delle grondaie. È importante anche pulire gli spazi meno evidenti come armadi e ripostigli, in modo che ogni parte della casa sia presentabile durante le visite degli acquirenti.

2. Riparazioni e Manutenzione
Affrontare qualsiasi problema di manutenzione o riparazione necessaria è cruciale prima di mettere in vendita la casa. Dalle piccole perdite ai muri da ritinteggiare, risolvere questi problemi può migliorare notevolmente l’aspetto generale della proprietà e ridurre le obiezioni dei potenziali acquirenti.

Prima di iniziare le visite, è consigliabile controllare attentamente tutte le stanze e le aree esterne per individuare eventuali difetti o problemi che potrebbero scoraggiare gli acquirenti. Questo include la riparazione di rubinetti che perdono, l’aggiustamento di porte che non si chiudono correttamente e la sostituzione di piastrelle rovinate o graffiate.

3. Decorazione Neutra e Minimale
Sebbene il tuo stile personale sia unico, per la vendita è consigliabile adottare una decorazione neutra e minimale. I colori neutri sulle pareti e un arredamento sobrio possono rendere gli spazi più luminosi e consentire ai potenziali acquirenti di visualizzare facilmente come potrebbero personalizzare la casa secondo i loro gusti.

Una decorazione neutra non solo crea un ambiente più luminoso e arioso, ma anche neutralizza il gusto personale del proprietario, permettendo agli acquirenti di immaginare come potrebbero adattare gli spazi alle loro esigenze e preferenze.

4. Illuminazione Adeguata
L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale nell’aspetto generale della casa. Assicurati che ogni stanza sia ben illuminata, sostituendo le lampadine bruciate e considerando l’aggiunta di luci aggiuntive se necessario. Una buona illuminazione può fare una grande differenza durante le visite degli acquirenti.

Le zone più importanti da illuminare includono il soggiorno, la cucina e le camere da letto. Utilizzare luci calde e accoglienti per creare un’atmosfera invitante, mentre l’illuminazione diretta su opere d’arte o caratteristiche architettoniche può migliorare l’appeal visivo degli spazi.

5. Fotografie di Alta Qualità e Staging
Le fotografie di alta qualità sono essenziali per attirare potenziali acquirenti online. Considera di assumere un fotografo professionista per catturare al meglio gli ambienti della tua casa. Lo staging professionale può anche aumentare l’appeal della tua casa, aiutando i potenziali acquirenti a visualizzare il potenziale della proprietà.

Durante lo staging, è importante ridurre al minimo gli oggetti personali e accentuare i punti di forza della casa, come camini o viste panoramiche. Le fotografie dovrebbero essere luminose e nitide, mostrando ogni stanza nella sua miglior luce per suscitare l’interesse degli acquirenti online.

6. Prezzo Competitivo
Determinare il prezzo giusto è essenziale per attirare acquirenti senza sottovalutare il valore della tua casa. Una ricerca di mercato approfondita e il consiglio di un agente immobiliare esperto possono aiutarti a fissare un prezzo competitivo e realistico.

Il prezzo dovrebbe riflettere le condizioni del mercato locale, le caratteristiche uniche della casa e i recenti valori di vendita delle proprietà simili nella zona. Un prezzo competitivo può generare più interesse e potenziali offerte, portando a una vendita più rapida e favorevole.

7. Curb Appeal
L’aspetto esterno della casa è la prima impressione che i potenziali acquirenti avranno. Assicurati che il vialetto e il giardino siano ben curati, e che la facciata sia in buone condizioni. Una buona curb appeal può fare una grande differenza nel suscitare l’interesse degli acquirenti appena vedono la casa.

Per migliorare la curb appeal, considera di aggiornare la vernice della facciata, riparare eventuali danni alla recinzione o al vialetto e aggiungere piante o fioriere per un tocco di colore. Un’estetica esterna accattivante può influenzare positivamente la percezione della casa e aumentare le possibilità di vendita.

8. Documentazione e Preparazione Legale
Raccogliere e organizzare tutti i documenti necessari in anticipo può accelerare il processo di vendita una volta che hai trovato un acquirente interessato. Assicurati di avere certificati di conformità, planimetrie aggiornate e altre informazioni legali pronte per la vendita.

Documenti importanti da preparare includono certificati di energia, documenti di proprietà, piani di ristrutturazione e documentazione fiscale. Una documentazione completa e accurata può ridurre i ritardi e facilitare una transazione senza intoppi.

Preparare la tua casa per la vendita richiede tempo, pianificazione e impegno, ma gli sforzi iniziali possono portare a una vendita più rapida e al miglior prezzo possibile. Seguendo i consigli pratici e le strategie discusse in questo articolo, puoi aumentare significativamente le possibilità di successo nel mercato immobiliare.

22/07/2024

Situazione Mutui Giugno 2024

Mutui, tassi ancora in calo: 3,56% a giugno 2024
I tassi di interesse sui mutui per comprare casa sono scesi al 3,56% a giugno 2024. Lo rivela l’ABI nella sua analisi mensile sull’andamento dei tassi fissi e variabili. Intanto la BCE lascia invariato il costo del denaro. Forse un nuovo taglio a settembre 2024.

I tassi sui mutui per comprare casa sono scesi al 3,56%
Continua la discesa dei tassi sui mutui. L’ABI (Associazione bancaria italiana) ha rilevato che, a giugno 2024, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,56%, rispetto al 3,61% di maggio 2024 e al 4,42% di dicembre 2023. Possono tirare un sospiro di sollievo i tanti italiani che hanno appena comprato e vogliono acquistare casa. Ma questa è una buona notizia anche per chi ha un mutuo già in corso e con la surroga (l’operazione è gratuita) desidera cambiare banca, portando il mutuo in essere in un altro istituto. E, grazie alla portabilità, rinegoziare in modo più favorevole le condizioni del contratto per abbassare l’importo della rata mensile.

Mutui: tasso variabile ancora in discesa

Nel suo bollettino mensile, l’ABI ha riscontrato che, nei primi 11 giorni di luglio 2024, il tasso Euribor 3 mesi è stato in media del 3,70% (era al 3,72% a giugno) e in diminuzione di 30 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023. Un ulteriore calo che spinge verso il basso i mutui a tasso variabile, dato che l’Euribor è l’indice di riferimento per questa tipologia di finanziamenti ipotecari.

Inversione di tendenza, invece, nel confronto mensile per il tasso IRS a 10 anni (parametro usato nei mutui a tasso fisso), che è stato in media del 2,82% (era al 2,79% a giugno). Ma anche questo tasso ha fatto segnare nei primi 11 giorni di luglio 2024 una diminuzione di 70 punti base rispetto al valore massimo toccato a ottobre 2023.

BCE lascia invariati i tassi al 4,25%

Intanto, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento della Banca centrale europea. Le nuove informazioni confermano sostanzialmente la valutazione precedente del board direttivo circa le prospettive di inflazione a medio termine.

Ragion per cui i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimangono invariati rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%.

Possibile nuovo taglio dei tassi a settembre 2024

Alla fine della riunione del Consiglio direttivo, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha aperto uno spiraglio su un nuovo possibile taglio del costo del denaro a settembre 2024: sull’ipotesi “siamo completamente aperti”. Sulla decisione di lasciare i tassi invariati ha chiarito che è stata unanime, “e unanime è anche la determinazione ad essere dipendenti dai dati e decidere di riunione in riunione, senza vincolarci ad un percorso dei tassi”, ha aggiunto.

Case più care in Europa: prezzi aumentati dello 0,4%

Mentre nell’Eurozona i tassi restano invariati, le case diventano più care. Infatti, i prezzi delle abitazioni nell’Ue sono aumentati dello 0,4% e gli affitti dello 0,9% nel primo trimestre 2024 rispetto al quarto trimestre del 2023. Più marcato il divario se il confronto si allunga al primo trimestre del 2023: rialzo dei prezzi dell’1,3%, mentre per gli affitti la crescita è stata del 3%.

Ma il quadro dipinto da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, si tinge di nero se si allarga la comparazione al periodo primo trimestre 2010-primo trimestre 2024: balzo dei prezzi delle case del +49% e del +24% delle locazioni in Europa.

Prezzi alti, calano le compravendite di case: il caso Francia

La crescita dei prezzi fa diminuire le compravendite. Il numero di abitazioni transate è diminuito in 8 Paesi Ue nel primo trimestre 2024, con i maggiori cali osservati in Slovenia (-24,4%), Irlanda (-22,1%) e Francia (-21,6%). È aumentato in 6 Paesi, con i maggiori aumenti registrati a Cipro (+42,5%), nei Paesi Bassi (+11,7%) e in Lussemburgo (+9,3%).

Sempre secondo le rilevazioni di Eurostat, nel quarto trimestre del 2023, il numero di abitazioni transate è diminuito in nove Paesi, con i maggiori cali osservati in Lussemburgo (-35,5%) e Francia (-24,5%). È rimasto stabile nei Paesi Bassi ed è aumentato in Danimarca (+40,1%), Cipro (+20,3%), Bulgaria (+19,1%) e Finlandia (+8,2%).
( Fonte Segugio.it )

26/06/2024

Perché diventare Partner Consimm Agenzie Immobiliari per l'Italia

PERCHE' DIVENTARE UN PARTNER CONSIMM:

concludere più affari con meno ore di lavoro, avendo a disposizione molti più immobili da vendere
ottenere una grande visibilità con forme di pubblicità ad alto riscontro ma a basso costo che valorizzerà la tua immagine nei confronti della clientela
lavorare in un ambiente fortemente produttivo ed organizzato, che ti eviterà inutili perdite di tempo e consentirà una maggiore qualificazione professionale,
rimanere indipendente e titolare di te stesso senza però restare ancora da solo con tutti gli oneri, gli impegni e le difficoltà a tuo esclusivo carico.
Ridurre drasticamente i costi ed i rischi di gestione che attualmente sopporti, perché ripartiti con gli altri colleghi partner.
Con noi entri a far parte di una organizzazione all’avanguardia ed in piena espansione dove tutti collaborano e sono indipendenti, che si contraddistingue non solo per le sue particolari prestazioni, ma anche per l’assoluto rispetto che ripone nel rapporto con i propri Consulenti, persone che rappresentano la nostra vera linfa vitale.
Pensiamo infatti che solo una attenta e puntuale considerazione delle loro esigenze e delle loro aspettative sia la base necessaria per costituire un clima ideale e sereno che ponga gli individui nella condizione di massimo benessere e miglior resa operativa.
Siamo certi che le migliori prestazioni si ottengano lavorando in un ambiente dove tutti si rispettano, si stimano e collaborano, come pure che professionalità e interesse economico siano due valori molto complementari: più si è esperti e preparati e più si e' capaci nel fare reddito.
www.consimm.org

11/06/2024

Cos'è e come funziona il Bonus Mutui 2024

Il Bonus mutui 2024 consiste nella detrazione sugli interessi passivi del mutuo acceso per l'acquisto di casa. La misura è destinata a colui che è proprietario dell'immobile, firmatario del contratto di finanziamento e residente nell'abitazione. Il valore massimo del buono è di 760 euro.

Buone notizie per le famiglie italiane. Nel 2024 arriva un nuovo bonus, dal valore massimo di 760 euro, per chi paga le rate del mutuo. Un’agevolazione importante in materia di fisco introdotta dal Governo per sostenere chi affronta le spese di un finanziamento per comprare casa. Secondo quanto previsto dalla legge, infatti, sono previste detrazioni fiscali sugli interessi del mutuo sottoscritto per l’acquisto di casa. La misura, che prevede la detrazione sugli interessi passivi del prestito ipotecario, è destinata a colui che è proprietario dell’immobile, firmatario del contratto di mutuo e residente nell’abitazione. Il bonus viene meno se si cambia la residenza dopo aver fruito in una prima battuta della detrazione.

Non mancano naturalmente delle eccezioni. La detrazione viene riservata comunque a chi trasferisce la propria dimora per questioni lavorative o presso istituti sanitari e di ricovero, a patto che la casa non venga però affittata. Stesso discorso se si sposta la residenza, ma nell’abitazione resta a vivere un parente che apparteneva al nucleo familiare, come un figlio o il coniuge.

La normativa fa riferimento anche alle coppie separate: il genitore separato e non più residente nell’immobile che il nucleo familiare aveva destinato ad abitazione principale, anche se ha cambiato residenza, può continuare a beneficiare della detrazione per gli interessi passivi del mutuo se nell’abitazione qualche suo parente ha mantenuto ugualmente la residenza.
A chi spetta il bonus mutui?
Il bonus mutui 2024 non è una misura destinata a tutti: per ottenere il rimborso Irpef fino a 760 euro è necessario che il mutuo casa sia stato stipulato non più di un anno prima dell’acquisto dell’abitazione messa a garanzia.

La normativa prevede, infatti, due differenti opzioni, che sono entrambe valide:

l’acquisto della casa ed entro 12 mesi la sottoscrizione del mutuo;
la stipula del contratto del mutuo con l’acquisto dell’immobile nei 12 mesi successivi.
Un altro elemento necessario affinché si possa ottenere il bonus mutui 2024 è che entro un anno dall’acquisto di casa, l’acquirente destini l’immobile ad abitazione principale per se stesso o per la sua famiglia. In caso contrario la detrazione non verrà infatti concessa. Gli interessi che possono essere portati in detrazione con questa nuova misura sono quelli corrisposti ogni anno all’istituto di credito tramite il pagamento delle rate. Tale parte di interessi può essere portata in detrazione fino a 4mila euro. Ecco allora che è possibile percepire la cifra massima di 760 euro tramite rimborso Irpef.

Altri benefit per l'affitto e gli interessi sul mutuo prima casa
È l’Agenzia delle Entrate a fornire indicazioni sulle altre novità introdotte dalla legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023) e dal decreto Anticipi (Dl n. 145/2023). In particolare, la circolare numero 5/E illustra, oltre alle nuove misure per il welfare aziendale, anche i “bonus” esentasse, che non sono solo le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro ai dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche, ma anche quelle per l’affitto e per gli interessi sul mutuo della prima casa. Il limite entro cui riconoscere beni e servizi esenti da imposte, normalmente fissato a 258,23 euro, è stabilito a 1.000 euro, con un innalzamento ulteriore a 2mila euro per i dipendenti con figli a carico.

Tra i fringe benefit rientrano, dunque, non solo le somme per il pagamento delle utenze domestiche (energia elettrica, acqua e gas), ma anche quelle per l’affitto o gli interessi sul mutuo dell’abitazione principale del lavoratore. La misura spetta anche se il contratto di affitto o il mutuo sono intestati al coniuge o a un altro familiare del lavoratore dipendente.


06/06/2024

Adempimenti per Locazioni brevi: CIN, Targa esterna e obblighi

Quali sono gli adempimenti per Locazioni Brevi? Vediamo insieme i nuovi obblighi e le norme da rispettare riguardo il CIN, la targa esterna e gli impianti.
La locazione breve può essere definita come un contratto di locazione di immobile ad uso abitativo, avente durata non superiore a 30 giorni, stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa. Equiparabile ad una sorta di affitto transitorio la disciplina delle locazioni brevi si applica:

sia nel caso di contratti di affitto stipulati direttamente tra locatore (proprietario o titolare di altro diritto reale) e conduttore;
sia nel caso in cui tali contratti siano stipulati con l’intervento di soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare. Intendendosi non solo gli Agenti Immobiliari o i Property Manager, ma anche coloro che gestiscono portali online, che mettono in contatto persone in ricerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare.
Le Locazioni brevi sono diventate particolarmente popolari grazie alla diffusione di piattaforme online come Airbnb, che consentono ai proprietari di case di affittare le loro proprietà a turisti e viaggiatori per periodi brevi. Questo tipo di affitto può includere stanze private, appartamenti completi o case intere.

Le Locazioni brevi offrono vantaggi sia per i possessori delle proprietà, che per i viaggiatori.

Per i proprietari può rappresentare un’opportunità per guadagnare denaro extra, affittando le loro proprietà vuote o inutilizzate.
Per i viaggiatori può offrire una maggiore flessibilità di alloggio rispetto agli hotel, e spesso può essere una soluzione più economica, soprattutto per gruppi di persone o per soggiorni prolungati.

26/03/2024

Le dichiarazioni obbligatorie da dichiarare dell'acquirente e del venditore al rogito notarile

Esaminando il Decreto Legge 223/2006 (e sue eventuali successive modifiche e/o integrazioni) il quale cita che “…..All’atto della cessione dell’immobile, anche se assoggettata ad IVA“….. ,si deduce che le dichiarazioni obbligatorie delle parti da effettuare negli atti notarili, riguardano ogni cessione di bene immobile, senza alcuna distinzione tra chi siano i soggetti della compravendita, e senza alcuna distinzione della tipologia di immobile compravenduto (tali disposizioni non riguardano tuttavia i contratti preliminari di compravendita immobiliare in quanto con tale “negozio” non vi è ancora alcun trasferimento di diritti reali di godimento).


DI SEGUITO ALCUNE DELLE DICHIARAZIONI OBBLIGATORIE EFFETTUATE TRA LE PARTI AL MOMENTO DELLA STIPULA DEL ROGITO NOTARILE



Le Modalità di pagamento del prezzo di compravendita pattuito per l’immobile compravenduto

Con tale dichiarazione sostitutiva (obbligatoria) dell’atto di notorietà, le parti indicano con quali mezzi e/o modalità di pagamento tracciabili, le parti hanno “regolato” o “regoleranno” il prezzo pattuito per la compravendita dell’immobile del momento dichiarando ad esempio se il pagamento è stato effettuato tramite bonifico bancario (riportando in tal caso nel rogito notarile, i relativi importi ed estremi, ossia le coordinate bancarie dell’ordinante e del beneficiario), oppure se un pagamento è stato effettuato a mezzo assegni bancari, postali o circolari (riportando nel rogito notarile i relativi importi ed estremi, la banca emittente e il numero dell’assegno).Tale “principio” inerente le modalità di pagamento, riguarda sia i pagamenti che verranno effettuati in sede di rogito notarile e sia per gli importi che sono già stati versati precedentemente a titolo di caparra, di acconto ec… .


Il Mediatore Immobiliare


Anche l’indicazione del mediatore immobiliare, è una dichiarazione obbligatoria che le parti devono effettuare al Notaio, cosi come previsto dal comma 22 dell’art. 35 del Decreto Legge 223/2006 (e successive modifiche e/o integrazioni), ovviamente, qualora le parti si siano avvalse di un mediatore per la loro conclusione della loro compravendita immobiliare.

L’obbligo per le parti di indicare il mediatore nell’atto di compravendita, prevede di indicare il nome del mediatore stesso, il cognome e/o la società di intermediazione immobiliare intervenuta, indicandone con i relativi estremi ed identificativi, e l’indicazione degli importi versati.


La richiesta delle Agevolazioni Fiscali previste per l’acquisto della cd. “Prima Casa”


A titolo puramente esemplificativo e non esaustivo (considerata la vastità delle numerose casistiche esistenti e dell’ampio ambito della materia Fiscale), la parte acquirente potrà richiedere al Notaio incaricato della stipula del rogito notarile che le imposte che egli dovrà versare per l’acquisto dell’immobile (con particolare riferimento all’imposta di registro), vengano calcolate sulla base del valore catastale dell’ abitazione stessa e non sul prezzo di compravendita pattuito tra le parti, e che l’aliquota da applicare, venga applicata in forma ridotta ed agevolata nel caso di abitazioni acquistate come “Prima Casa” .




Dichiarazioni Urbanistiche e Catastali


In sede di stipula del rogito notarile di compravendita, anche le dichiarazioni “Urbanistiche” e Catastali, sono tra le dichiarazioni obbligatorie che il venditore deve fornire al Notaio ed all’acquirente.

Piu precisamente il venditore dovrà affermare e garantire alla parte acquirente, in base a quali permessi e titoli edilizi (Licenza Edilizia, Concessione Edilizia, Varianti, Sanatorie o Permesso a Costruire ec…) è stato edificato l’immobile in oggetto (quanto sopra può essere sostituita dalla dichiarazione resa sempre dal venditore che dichiara che l’immobile è stato edificato e costruito in data anteriore al 1° Settembre 1967) ed in base a quali eventuali autorizzazione, l’immobile stesso è stato oggetto di eventuali successive modifiche.Il venditore inoltre, dovrà dichiarare e garantire alla parte acquirente, che l’immobile oggetto di compravendita è conforme ed in regola con gli strumenti edilizi, catastali ed urbanistici vigenti.


Conclusioni

Alla luce di quanto sopra appare evidente come il venditore, prima di assumersi la responsabilità di fornire tali dichiarazioni sia al Notaio Pubblico Ufficiale incaricato della stipula del rogito notarile e sia al Suo acquirente, dovrà preventivamente affidarsi ad un Professionista esperto e qualificato del settore, a fin chè possa verificare ed accertarsi di tutte le circostanze tecniche e giuridiche dell’immobile che si appresta a vendere, al fine di essere certo della veridicità e della concreta rispondenza alla realtà dei fatti di ciò che andrà a dichiarare, attestare e garantire per un compravendita sicura.E questo anche in considerazione delle Sanzioni Penali e/o Civili che possano scaturire, da dichiarazioni errate o mendaci ed anche se prodotte in buona fede”.


Segreteria Consomm

23/01/2024

Quali qualità deve avere un bravo Agente Immobiliare?

In questo articolo vi voglio parlare delle qualità che un buon agente immobiliare deve avere per definirsi tale. Chi vuole vendere il proprio immobile, così come chi sta cercando di acquistarne uno, oggi ha maggiori possibilità di informazione rispetto al passato. Tuttavia entrambi hanno bisogno di una figura professionale che li guidi nei processi immobiliari. Sia il venditore che l’acquirente decideranno dunque di affidare i propri risparmi e tutte le responsabilità all’agente che si distinguerà dagli altri competitor per le proprie capacità e qualità.

Ma quali sono queste qualità? Proviamo a riassumerle così:

1. Onestà

La prima e più importante qualità di un buon professionista è l’onestà. Affidabilità e fiducia sono alla base di ogni relazione e quindi anche dei rapporti professionali come quello tra Cliente e agente immobiliare.

2. Reputazione

Avere un bellissimo ufficio, un elegante completo e un raffinato biglietto da visita non serve a nulla se si ha una pessima reputazione. Pensateci bene, al giorno d’oggi la maggior parte di noi, anche solo per andare a cena fuori, cerca la recensione migliore. Si dice che per ogni pratica conclusa nel migliore dei modi il Cliente porterà all’agente i contatti di 5 persone, mentre per ogni pratica andata male ne parlerà con 20 persone. La reputazione, quindi, è innegabilmente una qualità imprescindibile per ogni professionista.

3. Formazione e informazione continue

La formazione, la continua informazione e l’aggiornamento costante sono elementi fondamentali nella vita lavorativa di un buon professionista. Il Cliente che si affida a un agente immobiliare vuole che quest’ultimo sappia risolvere le problematiche che sorgono in corso d’opera. Si dice che un immobile “si vende da solo”, che l’acquisto è una questione “di pancia”. Le problematiche immobiliari, invece, DEVONO essere affrontate e risolte dal professionista.

4. Reperibilità

Altra caratteristica basilare che agli occhi dei Clienti rende l’agente una vera e propria guida è la sua reperibilità. Nell’epoca della messaggistica istantanea i Clienti sono sempre più esigenti riguardo non solo alla rintracciabilità dell’agente, ma anche alla sua capacità di risposta rapida alle loro domande.

5. Capacità di comunicazione

Ogni Cliente è un mondo a sé e utilizza canali di comunicazione diversi. La capacità di comunicare e di saper scegliere il mezzo più efficace per farlo nobilita l’agente immobiliare nello svolgimento della sua funzione principale, ovvero quella di mediatore fra le parti.

6. Gestione delle emozioni

La vita dell’agente immobiliare è molto frenetica e legata strettamente al mondo delle emozioni (le sue e quelle dei Clienti). Chi vuole distinguersi in questo settore deve avere una forte capacità di discernimento fra ciò che lo colpisce direttamente da ciò che invece deve essere affrontato con la dovuta freddezza e professionalità.

Quelle che abbiamo fin qui elencato sono le qualità che non devono assolutamente mancare a un agente immobiliare per essere, come noi del Gruppo Consimm, “Una Guida Per Orientarsi Nel Mercato Immobiliare”. Se stai pensando di vendere o acquistare casa e hai bisogno della consulenza di un professionista serio e affidabile, saremo ben lieti di aiutarti…

08/01/2024

Superbonus 110, plusvalenza tassata sulla vendita

Sembra un po' una nemesi: hai goduto del Superbonus? Lo sconterai se vendi casa. Viste le misure inserite nel ddl Bilancio, l’atteggiamento del legislatore sull’ormai fu 110% ha un po’ questo sapore: una resa dei conti in cui l’Erario cercherà di rifarsi rientrando in parte dell’esborso di questi anni segnati dalla maxi agevolazione. Ma come? Per prima cosa abbassando ancora l’aliquota della detrazione dal 90 al 70% (il 110 è rimasto in vigore fino al 31.12.22, mentre nel 2023 è sceso appunto al 90%). Il decalage, di fatto, ammansisce considerevolmente la portata economica dello sconto e forse anche il suo appeal agli occhi dei contribuenti, considerando che l’Ecobonus sulle abitazioni private e quello condominiale si attestano rispettivamente al 65 e 75% prevedendo molti meno requisiti regolamentari, sebbene vengano applicati in 10 anni anziché in 4 come avviene per il Superbonus. Immobili Superbonus 110%: tassazione al 26% sulla plusvalenza<br>
Ma a parte la riduzione dello sconto (che interesserà solo le spese sostenute dal 1° gennaio 2024), la vera misura pensata come “contrappasso” rispetto a quanti hanno davvero beneficiato del Superbonus con la formula del 110% è un’altra. Togliere il 110 con effetto retroattivo sarebbe stato chiaramente impossibile, e allora l’idea è questa: bastonare di qui in avanti le plusvalenze (non tutte) derivanti dalla vendita di quei fabbricati che a suo tempo hanno goduto del 110. Detta molto alla buona, la ratio è abbastanza evidente: io Stato mi rifaccio su di te, che prima ti sei rifatto casa a mie spese, e adesso vuoi anche guadagnarci rivendendo l’immobile che vale molto di più. È chiaro, però, che non si tratterebbe di una ritorsione fiscale indiscriminata. Superbonus 110%: quando viene calcolata la plusvalenza Per poter essere applicata, infatti, la nuova tassazione al 26% sulla plusvalenza derivante dalla cessione di questi fabbricati avrebbe bisogno di tre condizioni: a) dovrebbero essere trascorsi meno di 10 anni dalla fine dei lavori alla data della cessione; b) il fabbricato, tra la fine dei lavori e la cessione, non dovrebbe essere stato utilizzato come abitazione principale del venditore; e infine c) il venditore dovrebbe aver chiesto l’applicazione del 110% non in dichiarazione bensì tramite cessione del credito o sconto in fattura. Quindi in buona sostanza, per fare un esempio, se nel 2022 ho eseguito dei lavori col 110% (detraendoli col 730) sulla mia abitazione principale, che poi deciderò di vendere nel 2025, non ci sarebbero i presupposti per tassare la futura plusvalenza. Se invece lo stesso immobile non fosse la mia abitazione principale ma una seconda casa vuota o locata, e se il 110% lo avessi applicato tramite sconto in fattura, allora sì, in quel caso il 26% sulla plusvalenza dovrei pagarlo eccome. Vediamo in che modo. Superbonus: niente plusvalenza se vendo l’abitazione principale Va premesso che la plusvalenza tassata in qualità di reddito diverso non rappresenta una novità in assoluto. Attualmente, infatti, le plusvalenze vengono già tassate quando la compravendita coinvolge immobili acquistati o costruiti da non più di 5 anni, e comunque ad esclusione delle case “acquisite” per successione o di quelle che per la maggior parte del tempo tra l’acquisto/costruzione e la cessione siano state adibite ad abitazione principale. L’introduzione allora del 26% sulle plusvalenze ricavate dalla cessione di fabbricati ristrutturati col 110 allarga la geografia dell’imposta, inserendo anche la variabile della rivalutazione Istat sul costo di acquisto/costruzione qualora si rivenda dopo cinque anni, ma prima di dieci. Immaginiamo allora un paio di casi pratici Plusvalenza immobili Superbonus: esempio Se ad esempio ho acquistato una seconda casa nel 2022 per 200.000 euro e poi ho sostenuto dei costi di Sismabonus al 110% per 90.000 euro agevolati tramite sconto in fattura, più altri 20.000 euro di lavori non agevolati col 110, vendendo l’immobile nel 2024 a 400.000 euro, la plusvalenza verrà calcolata sottraendo la somma di 220.000 euro (cioè l’acquisto più la sola quota di lavori non agevolati) al prezzo ultimo di cessione di 400.000 euro, quindi pagherò un tassa pari a 46.800 euro (26% di 180.000), considerando che i 90.000 “pagati” tramite lo sconto in fattura saranno indetraibili nel calcolo della plusvalenza. Plusvalenza immobili Superbonus: esempio 2 Il secondo esempio lo facciamo invece ipotizzando una cessione che avviene 10 anni dopo l’acquisto della casa. Supponendo un acquisto effettuato nel 2001 a 80.000 euro, e delle spese di Superbonus 110 per 70.000 euro nel 2021, agevolate con lo sconto in fattura, più altri 20.000 euro di ristrutturazione col bonus 50%, se il titolare vendesse nel 2024 a 240.000 euro, la plusvalenza verrebbe calcolata al 26% su un ammontare di 98.000 euro. Praticamente dal prezzo della cessione (240.000) bisognerebbe togliere sia la rivalutazione odierna, pari a 122.000 euro, dell’indice Istat rispetto agli 80.000 spesi più di 20 anni fa per acquistare l’immobile, sia i 20.000 euro di ristrutturazione non agevolati col 110: il risultato darebbe appunto 98.000 euro, il cui 26%, cioè 25.480 euro, costituirebbe la plusvalenza che il venditore andrebbe a pagare sulla cessione.

30/10/2023

Come Vendere Casa in soli 90 giorni

Vendere casa è un’operazione che richiede particolari accortezze: bisogna prendere in considerazione la situazione del mercato immobiliare, conoscere la concorrenza e, soprattutto, valutare obiettivamente l’immobile che si desidera proporre sul mercato. Come ottimizzare i tempi? Ecco una guida che riassume i principali punti da considerare se vuoi vendere rapidamente il tuo immobile. Scegli il giusto prezzo di vendita La valutazione commerciale dell’immobile si basa su numerosi fattori che non riguardano solo la tua casa, ma anche la zona di riferimento, i servizi presenti in zona e le caratteristiche della popolazione residente vicino a te. Calcolare il prezzo in autonomia può risultare difficile perché è complesso avere il quadro completo. L’errore che fanno molti proprietari è quello di stabilire prezzi troppo alti che bloccheranno inevitabilmente la vendita anche per tempi molto lunghi. Il giusto prezzo, invece, ti permetterà di vendere in tempi brevi.<br>
Con Consimm ottieni il Report Valore Casa, un documento gratuito e completo che permette di valutare il tuo immobile e posizionarlo nel mercato al giusto prezzo. Il nostro obiettivo è dare valore alla tua casa e portarti a concludere la trattativa in modo facile e sereno. Per essere ricontattato da un nostro Consulente vicino a te, compila il form che trovi in questa pagina. Verifica che tutti i documenti dell’immobile siano in regola Prima di arrivare alla chiusura della vendita dell’immobile, è necessario controllare che tutti i documenti relativi alla proprietà siano regolari. Sarebbe buona norma, anzi, far sì che tutta la documentazione sia già pronta mentre si accolgono le visite degli interessati e dei potenziali acquirenti, poiché potrebbero essere utili durante le trattative. Non sei sicuro di avere tutti i documenti che ti servono? Con Consimm Consulenti Immobiliari Professionisti hai il supporto professionale che stavi cercando, in tutte le fasi di vendita del tuo immobile. Con noi sei sicuro di avere tutte le carte in regola e la serenità di una compravendita facile, veloce e regolare. Cura i dettagli Una delle regole più importanti e allo stesso tempo sottovalutate nella vendita della casa è quella che riguarda la spersonalizzazione degli ambienti. Errore comune di molti proprietari che accolgono in casa i potenziali acquirenti è infatti quello di lasciare in bella mostra numerosi oggetti personali che bloccano l’immaginazione di chi, durante la visita, dovrebbe riuscire a immaginare la propria quotidianità in quell’ambiente. “Neutro” non significa però “vuoto”: alcuni complementi d’arredo e oggetti posizionati in luoghi strategici aiuteranno a creare un’atmosfera più gradevole e accogliente, che farà sentire a casa propria ogni ospite. La cura dei dettagli sarà un elemento strategico per facilitare la vendita veloce della casa. Per questo è sempre una buona idea applicare le indicazioni di Home Staging, ovvero allestire degli spazi di casa ad hoc per accogliere i potenziali compratori. Qualche candela accesa in camera da letto, ceste di frutta e fiori in soggiorno, libri o riviste sui tavolini sono piccoli accorgimenti che possono fare la differenza. Valuta di effettuare piccole e grandi manutenzioni La scarsa manutenzione o l’usura di alcune aree sono elementi che possono ostacolare o rallentare la vendita del tuo immobile. Gli interventi possono riguardare intere stanze, come per esempio la ristrutturazione di bagno e cucina (due stanze che influenzano molto il giudizio della casa), ma anche miglioramenti parziali, come il rinnovamento di infissi usurati o di pavimenti scheggiati. La prima impressione è molto importante, per questo bisognerà dare un aspetto curato anche agli spazi esterni della casa, soprattutto se questa dispone di un giardino, di un cortile o di un posto auto privato. Punta sull’efficienza energetica Il risparmio economico, la razionalizzazione delle risorse e la salvaguardia dell’ambiente influenzano sempre più le decisioni d’acquisto degli italiani, in particolar modo quando si tratta di un bene importante come la casa. Se la tua casa ha una classe energetica molto bassa, potrebbe essere utile considerare degli investimenti di miglioramento energetico. Tra le soluzioni puoi considerare di migliorare l’isolamento termico della casa con nuovi sistemi di riscaldamento e raffrescamento, scegliere dei nuovi infissi e applicare impianti di domotica residenziale per ottimizzare la gestione e la regolazione degli impianti. Prenota subito una Consulenza gratuita su https://www.consimm.org/point/valutaimmobile.php

17/06/2022

Polizza assicurativa Agente Immobiliare

Assicurazione professionale per l’agente immobiliare


La professione di agente immobiliare è un lavoro che espone a diversi rischi, può portare a dei conflitti potenziali con i clienti.

La legge prevede:
• Iscrizione alla camera di commercio con il ruolo di mediatore immobiliare
• La stipula di una polizza assicurativa, non è quindi solo estremamente importante; è obbligatoria.
L’assicurazione professionale per l’agente immobiliare interviene quando vengono commessi errori professionali, si presentano contestazioni e negligenze.
Tutela il professionista dal punto di vista civile: ti libera da eventuali spese legali e risarcimenti.

Il costo dell’assicurazione è variabile, dipende dalle necessità di ciascun agente e dai massimali coperti, va quindi cucita su misura .
Per esempio le esigenze da un agenzia e un singolo mediatore sono differenti perché nella prima operano più professionisti e se si sceglie di coprire tutto lo staff i costi aumentano.



Cosa copre la polizza


Di base copre tutti i possibili danni che, durante lo svolgimento professionale, in modo particolare per le attività dove si emette fattura.
Di solito tutela per gli eventi che riguardano:
• Compravendita, affitti e permuta
• Locazioni immobiliari
• Pratiche amministrative
• Istruzione di pratiche di mutuo
• Volture delle licenze
• Appalti di lavori e forniture di manutenzione
• Danni per responsabilità civile
• Danni che riguardano i documenti
• Danni per lo smarrimento chiavi
• Errori durante le registrazioni contabili e amministrative
• Sanzioni fiscale e amministrative inflitte ai clienti a causa di un'attività dell'agente
• Sanzioni per azioni dei collaboratori

La polizza non tutela

I mediatori non iscritti alla Camera di Commercio e coloro che operano senza essere muniti di patentino.
Per lo stesso motivo l’agente immobiliare non è coperto se delega un soggetto terzo non iscritto all'albo o senza patentino.
Se durante l'attività professionale l'agente immobiliare compie consapevolmente atti dolosi, frodi o fatti illeciti l'assicurazione non interviene, in questo caso si rientra nella sfera legale/penale essendo stato commesso un reato.

Segreteria Consimm

31/05/2022

Ecco i 12 Documenti essenziali per vendere casa

In fase di compravendita, è importante che tu abbia a disposizione tutti i documenti necessari per vendere casa.

Anche chi acquista, naturalmente, dovrà presentare alcuni documenti per il rogito.

Cosa serve per vendere casa?

Ecco, di seguito, una breve guida sui documenti necessari per le compravendite immobiliari.

Quando richiedere i documenti?
Hai intenzione di mettere in vendita un immobile di proprietà?

Verifica di avere con te i documenti necessari per vendere casa. Se non disponi di questi documenti rivolgiti a chi di dovere per ottenerli. Affidarsi ad un’ agenzia immobiliare ti aiuterà sicuramente, poiché verrai seguito passo passo nel recuperare tutti i documenti necessari alla vendita del tuo immobile.

L’elenco dei Documenti per vendere casa

Secondo le ultime normative, l’alienante (ovvero il venditore) di un bene immobile deve trasmettere al notaio, incaricato di redigere l’atto di compravendita, i seguenti documenti:

Atto di provenienza dell’immobileDocumenti catastaliPermesso di costruireRegolamento condominialeDichiarazione dell’amministratoreDocumenti per il mutuoCertificazioni obbligatorieCopia del contratto preliminare di compravendita;Copia di tutti i pagamenti ricevuti;Attestato di prestazione energetica in copia originale e in corso di validitàAtto provenienza immobile

L’ atto di provenienza spiega in che modo l’ attuale proprietario è entrato in possesso del bene.

A seconda dei casi, si tratterà: dell’atto di acquisto, di donazione, di successione (previsto tra i documenti per vendere una casa ricevuta in eredità), di sentenza del tribunale e così via.

È possibile fare richiesta della copia dell’atto di provenienza anche online attraverso la piattaforma Sister dell’Agenzia delle Entrate.

Documenti catastali

La planimetria catastale ha la funzione di rappresentare sotto forma grafica l’unità immobiliare. Più semplicemente si tratta di una pianta che riproduce la casa nei suoi spazi.

Naturalmente il documento catastale per essere valido deve essere conforme allo stato attuale dell’immobile.

Nel caso in cui il documento catastale non coincida con la reale planimetria della casa, deve esser fatto un aggiornamento.

Ricordati che l’aggiornamento della planimetria dovrà essere realizzata prima del rogito notarile.

Permesso di costruire

Oltre ad una copia del permesso originale, è anche richiesta l’intera documentazione (sempre in copia) relativa ad eventuali modifiche edilizie, urbanistiche o catastali che abbiano interessato l’immobile nel corso degli anni (ex.: DIA (Dichiarazione Inizio Attività), condoni, sanatorie etc.).

Regolamento condominiale

Tale documento è richiesto, naturalmente, solo per gli immobili che si trovano all’interno di un condominio.

Dichiarazione dell’amministratore

Se presente, l’amministratore condominiale deve redigere una dichiarazione per dimostrare il corretto pagamento delle spese di condominio.

Documenti per mutuo

Nel caso di vendita di una casa con mutuo in cors

Certificazioni obbligatorie

Al fine di vendere casa sono richieste una serie di documenti: Agibilità/abitabilità,Certificazione di conformità degli impianti.



27/01/2022

Niente esenzione IMU per i coniugi "furbetti"

La Circolare Ministeriale 3/ DF del 2012 ha riconosciuto l'esenzione anche per gli immobili destinati ad abitazione principale dei coniugi non legalmente separati ma residenti in comuni diversi, ad esempio per esigenze lavorative (in tale ipotesi quindi si è ritenuto che il rischio di elusione della norma fosse bilanciato da effettive necessità di dover trasferire la residenza anagrafica e la dimora abituale in un altro comune).

In materia tributaria però una circolare non costituisce fonte di diritti ed obblighi, non discendendo da essa alcun vincolo neanche per la stessa Amministrazione finanziaria (Cass. Sez. 5, Ordinanza n. 17408 del 2021, cit.; Cass. Sez. 5, Sentenza n. 20819 del 30/09/2020).

Si comprende allora perché la Cassazione ha precisato che nel caso in cui due coniugi non separati legalmente abbiano la propria abitazione in due differenti immobili, il nucleo familiare (inteso come unità distinta ed automa rispetto ai suoi singoli componenti) resta unico, ed unica, pertanto, potrà essere anche l'abitazione principale ad esso riferibile.

Ne consegue che il contribuente, il quale dimori in un immobile di cui sia proprietario (o titolare di altro diritto reale), non avrà alcun diritto all'agevolazione se tale immobile non costituisca anche dimora abituale dei suoi familiari, non realizzandosi in quel luogo il presupposto della "abitazione principale" del suo nucleo familiare (Cass. civ., Sez. VI, 17/01/2022, n. 1199).

Nel caso in questione un comune notificava ad una contribuente un avviso d'accertamento, per l'anno d'imposta 2012, per il recupero dell'Imu, che l'ente territoriale riteneva dovuto, non potendo l'immobile in questione considerarsi esente quale abitazione principale, poiché il marito, non legalmente separato, aveva la residenza e la dimora abituale in un altro Comune.

La Commissione tributaria provinciale e la Commissione tributaria regionale avevano accolto il ricorso della contribuente.

Secondo la Cassazione invece niente esenzione Imu per i coniugi non legalmente separati che abbiano la residenza in due differenti Comuni.

Quanto sopra è in perfetta coerenza con quanto stabilito da Legislatore nel DL 21 ottobre 2021, n. 146 convertito in legge 17 dicembre 2021, n. 215 recante «Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili - GU Serie Generale n.301 del 20-12-2021).

Il nuovo articolo 5-decies, infatti, stabilisce che, se i componenti del nucleo familiare risiedono in case diverse, l'esclusione dall'assoggettamento al tributo è applicabile soltanto a una di esse, a scelta degli stessi membri del nucleo familiare. Ciò anche nel caso in cui gli immobili siano ubicati in comuni diversi.

Del resto abitazione principale è solo quella ove il proprietario e la sua famiglia abbiano fissato:

1) la residenza (accertabile tramite i registri dell'anagrafe);

2) la dimora abituale (ossia il luogo dove la famiglia abita la

maggior parte dell'anno).


Fonte:condominioweb.com/

Segreteria Consimm
Agenzie Immobiliari per l'Italia

10/09/2021

La vera ricchiezza è nel Team

Non è certo un segreto che fare squadra sul lavoro può portare al successo un gruppo, un’azienda e persino una grande società. Costruire un buon gruppo di lavoro, affiatato che sia in grado di collaborare avendo obiettivi comuni è sicuramente una carta vincente.
Forse la più importante considerando i tempi difficili che vive l’economia attuale, in cui sempre più il business si fa grazie alle persone piuttosto che a grandi investimenti finanziari. Le persone sono sempre più al centro di business di successo, con le loro interazioni e scambi di conoscenze ed esperienze. Poter contare su un confronto aperto e spontaneo porta tutti a crescere e ad acquisire maggiori competenze in modo orizzontale, senza forzature da parte dei vertici. Condividere e scambiarsi informazioni divengono requisiti fondamentali per riuscire ad aumentare i risultati e portare la propria azienda un passo avanti alle altre.
Un team che collabora e comunica senza barriere può essere molto più efficace di un gruppo di lavoro in cui le competenze e le gerarchie sono assegnate in modo troppo definito per raggiungere risultati che spesso sono solo individuali. Invece inseguire obiettivi comuni e raggiungere risultati di gruppo può essere un forte incentivo per tutti. In fondo tutti noi nella nostra attività cerchiamo l’approvazione e il riconoscimento degli altri ed è più facile ottenerli se si è disponibili a condividere e a lavorare insieme.
Il risultato sarà allora dell’intera squadra e sarà molto più significativo della sommatoria di singoli risultati, anche se spesso ci può sembrare il contrario. Siamo tutti figli di una società a volte troppo individualista in cui ognuno cerca solo il proprio tornaconto…ma in una società moderna spesso non funziona più così, i risultati migliori sono quelli costruiti in team, con un lavoro di squadra costante e mirato si possono raggiungere vette più elevate. Voi che ne pensate…anche voi preferite lavorare in team per raggiungere i vostri obiettivi?
Oppure volete essere dei giocatori solitari pronti a competere per voi stessi? A volte non esiste una sola risposta, dipende dall’attività che si svolge e dall’ambizione personale, però è anche importante saper riconoscere il fatto che ognuno di noi ha i suoi limiti e che è più facile superarli se si agisce in team!

14/06/2021

SUPER_BONUS 110%

Il Superbonus 110% consiste in una detrazione fiscale per le spese sostenute in lavori di ristrutturazione su edifici esistenti, atti a migliorarne la classe energetica o a ridurre il rischio sismico.
Gli interventi che rientrano nella detrazione sono divisi in trainanti e trainati.
Gli interventi trainanti sono i seguenti:
• Isolamento termico;
• sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
• riduzione del rischio sismico (il cosiddetto sismabonus 110%).
Ecco invece l’elenco dei lavori trainati, che possono accedere al bonus 110% solo se realizzati congiuntamente ad uno di quelli sopracitati:
• gli interventi di abbattimento di barriere architettoniche
• l'acquisto e la posa in opera delle schermature solari;
• l'installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (solo se gli interventi trainanti assicurano il doppio salto di classe energetica);
• l'installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica con limite di 48000 euro di spesa (il vincolo è di cedere l'energia prodotta e non consumata ad una GSE).
• L’installazione di impianti domotici per gestire tramite la sola connessione internet, tutti gli impianti e gli apparecchi della casa. Per questa soluzione è consigliabile avere una tariffa con giga illimitati sul proprio smartphone, per monitorare il tutto in tempo reale e una promozione internet a casa che sia veloce ed efficiente.
Ci sono lavori che rientrerebbero in altri tipi di bonus. Per fare un esempio, se si dovessero sostituire gli infissi, si potrebbe detrarre l’intervento solamente al 50%.

Abbinando invece questi lavori minori a quelli trainanti si potrà farli rientrare nel bonus 110%.
https://selectra.net/internet/attualita/promozioni/vodafone-giga-illimitati
https://offerta-internet.it/casa
H2 Da chi può essere richiesto il Superbonus 110%

Il Superbonus 110% sarà riconosciuto a tutti i contribuenti, residenti e non, che apporteranno un miglioramento dal punto di vista energetico dell’immobile.

Nello specifico:
“Il Superbonus consiste in una detrazione al 110% sulle spese sostenute per interventi effettuati da condomìni, persone fisiche al di fuori dell’attività di impresa, Istituti autonomi case popolari (IACP), cooperative di abitazione a proprietà indivisa, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociali, associazioni e società sportive dilettantistiche, persone fisiche che risiedono in edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate possedute da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.”
Facendo quindi un elenco:

• condomini (sia interventi trainanti che interventi trainati);
• persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti o professioni
• IACP (istituti autonomi di case popolari);
• organizzazioni non lucrative di utilità sociale
• associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ad unità immobiliari adibiti a spogliatoi.

• persone fisiche che risiedono in edifici composti da due a quattro unità immobiliari

Le persone fisiche per avere diritto al Superbonus devono possedere o detenere l'immobile a qualsiasi titolo (contratto di locazione o comodato d'uso).
Sono ammessi alla detrazione anche il coniuge o il convivente che vivono con il proprietario dell’immobile dove verranno effettuati i lavori; (a patto che sostenga personalmente la spesa).

H3 Come funziona la detrazione
Il contribuente può usufruire dell'agevolazione in tre maniere distinte:
• sconto in fattura;
• cessione del credito;
• detrazione
Vediamo nello specifico come funziona la detrazione, perché a seconda dell’anno di sostenimento della spesa cambia la suddivisione della detrazione:
• per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021 la detrazione va suddivisa in 5 rate di pari ammontare

• Per le spese effettuate nel 2022 la detrazione deve essere ripartita in 4 rate di pari ammontare.

• Per gli interventi effettuati dai singoli contribuenti o dai condomini, per i quali entro il 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell'intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.

• Per gli interventi effettuati dagli istituti autonomi case popolari invece, se alla data del 31 dicembre 2022 sono stati effettuati lavori per almeno il 60% dell'intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 30 giugno 2023.
Se stiamo per traslocare in una nuova abitazione, possiamo approfittare di questi incentivi per ristrutturare e rendere maggiormente efficiente la nuova casa. Un’abitazione efficiente, non ha sprechi energetici, e consente quindi un risparmio effettivo sui consumi delle bollette. Per risparmiare maggiormente è bene fare la voltura, il subentro o l’allaccio scegliendo tra i fornitori il più conveniente e adatto alle esigenze di utilizzo.

https://luce-gas.it/trasloco/voltura/edison
https://bolletta-energia.it/fornitore/eni/subentro
https://puntienergia.com/fornitori/edison
H4 Fino a quando si può usufruire del Superbonus
La detrazione fiscale del 110% vale per i lavori effettuati dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022.
Fino al 30 giugno 2022 si può quindi contare su una detrazione del 110% per le spese sostenute verso interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e la riduzione del rischio sismico.

01/03/2021

Prima Casa ,termini sospesi fino a dicembre 2021

Prima casa, termini sospesi fino a dicembre
Per tutti gli adempimenti i tempi iniziano a decorrere dal 1° gennaio 2022
Anche l’agevolazione “prima casa” subisce lo scossone Covid. L’articolo 24 del Dl 23/2020 aveva sospeso per 313 giorni (dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020) i termini previsti dalla normativa sull’agevolazione per l’acquisto della “prima casa” in tutti i casi in cui si fosse trattato di termini entro i quali il contribuente avrebbe dovuto tenere un comportamento attivo (trasferire la residenza, comprare, vendere). Ora, con il Milleproroghe, la scadenza del 31 dicembre 2020 viene posticipata al 31 dicembre 2021 (la sospensione durerà 678 giorni). Significa che i termini in corso al 23 febbraio 2020 sono sospesi e ricominciano a decorrere dal 1° gennaio 2022; mentre i periodi che avrebbero iniziato il decorso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2021, inizieranno a doversi computare dal 1° gennaio 2022. Pertanto:
a) chi acquista la “prima casa” senza risiedere (né lavorare) nel Comune ove l’abitazione è ubicata, ha 18 mesi per trasferire la residenza in detto Comune, decorrenti dalla data del rogito d’acquisto; quindi se il termine di 18 mesi stava decorrendo al 23 febbraio 2020, il decorso dei 18 mesi riprenderà il 1° gennaio 2022 e se il termine avrebbe dovuto iniziare il suo decorso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2021, inizierà a decorrere il 1° gennaio 2022;
b) beneficia di un credito d’imposta (pari all’imposta pagata in sede di “vecchio” acquisto, nei limiti dell’imposta da pagare in sede di “nuovo” acquisto) chi vende la sua “prima casa” e ne compra un’altra entro un anno dal rogito; quindi, se il 23 febbraio 2020 stava decorrendo il periodo annuale utile al riacquisto, tale termine riprenderà il decorso dal 1° gennaio 2022 e se invece l’atto di vendita è stipulato tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2021, il periodo per il riacquisto decorrerà dal 1° gennaio 2022;
c) chi vende la “prima casa” prima di cinque anni dal rogito con il quale essa venne acquistata, decade dall’agevolazione se entro un anno non compra un’altra casa da destinare a propria abitazione principale; quindi, qualora al 23 febbraio 2020 fosse stato in corso questo periodo annuale, esso è sospeso fino al 31 dicembre 2021 e se, invece, la vendita infraquinquennale è stipulata tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2021, per il riacquisto ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2022;
d) può avere l’agevolazione “prima casa” chi, seppur proprietario di altra abitazione, acquistata con l’agevolazione “prima casa”, la venda non oltre un anno dal rogito avente a oggetto il nuovo acquisto agevolato; pertanto, se il termine annuale stesse decorrendo al 23 febbraio 2020, esso cessa il suo decorso, che riprenderà il 1° gennaio 2022 e qualora, invece, il nuovo acquisto è effettuato tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2021, per vendere ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2022.

17/02/2021

Guida mutuo: iter della pratica, dalla presentazione al rogito notarile

Dopo tante ricerche tra le agenzie immobiliari della tua città e i portali di annunci online, hai finalmente trovato la casa che fa per te.

Prima di sottoscrivere la proposta di acquisto da presentare al venditore stai facendo i conti per individuare la cifra di mutuo da richiedere alla banca e realizzare finalmente il tuo sogno di comprare una casa.

In questa guida cercherò di spiegarti qual è l’iter completo del mutuo, dalla presentazione al rogito notarile.

Per prima cosa è importante conoscere il costo totale dell’operazione immobiliare che dovrai affrontare.

Spesso questo aspetto viene affrontato in modo troppo superficiale: ci si sofferma solo sul prezzo della casa e non si calcolano con attenzione tutti i costi annessi all’acquisto, né tanto meno si considerano le spese future che incombono già nei primi mesi dopo la compravendita (piccoli lavori in casa, riparazioni vari, arredamento etc).

Per questo motivo è necessario chiedere a tutti i tuoi interlocutori i loro relativi costi.

L’agenzia immobiliare, se presente, ti dovrà indicare con esattezza a quanto ammontano le sue provvigioni comprese di Iva.

Il notaio dovrà fornirti un preventivo del suo onorario su carta intestata o via email ufficiale, compreso di ogni spesa, che sarà valido fino al rogito. Chiedigli anche un dettaglio di tutte le imposte che dovrai sostenere.

Se il venditore è un’impresa costruttrice dovrai calcolare correttamente il valore dell’Iva.

Il tuo Consulente del credito di fiducia ti illustrerà tutti i costi relativi al mutuo: in base all’istituto di credito prescelto, ti comunicherà al centesimo il costo dell’istruttoria bancaria, della perizia, delle eventuali assicurazioni e il suo compenso di mediazione, che ti ricordo, è esente Iva.

Una volta identificata la banca a cui presentare la domanda di mutuo, arriva una fase fondamentale: la raccolta dei documenti necessari all’istituto di credito per valutare la tua richiesta.

Documenti da presentare alla banca
Esclusi i certificati da chiedere al Comune di residenza, il resto della documentazione è facile trovarla tra i cassetti di casa o con qualche click.

La raccolta di tutta la documentazione da presentare alla banca dovrebbe essere un’operazione semplice, eppure qualunque Consulente del credito esperto ti dirà che questa è una dura lotta da vincere con il suo cliente.

Presentare tutti i documenti corretti in una sola fase e non “a singhiozzo” agevolerà la fase di istruttoria in banca. Ricordatelo quando il mediatore creditizio ti sembrerà eccessivamente pignolo.

Punti essenziali del mutuo
Prima di presentare tutti i documenti alla banca o al Consulente di fiducia, dovrai decidere con chiarezza tutti i punti essenziali del tuo mutuo: l’importo, il tipo di tasso (variabile, fisso, misto, rata costante, variabile con Cap), la durata e le condizioni generali solitamente racchiusi nel modello Pies.

A questo punto sei pronto a sottoscrivere la domanda di mutuo, con tanto di moduli su carta intestati dell’istituto prescelto.

Se ti affidi ad un Consulente dovrai firmare anche una serie di documenti relativi alla trasparenza, all’informativa sulla privacy, all’antiriciclaggio e naturalmente al contratto di mediazione creditizia, dove verrà stabilito, tra le altre cose, il compenso del mediatore.

Hai diritto di poter visionare tutti i moduli che dovrai firmare ed avere una copia dopo le firme. Questo ti permetterà di analizzare tutti i punti e chiedere maggiori informazioni in caso di dubbi.

Diffida da chi ha fretta di farti firmare la documentazione senza compilare rigorosamente ogni campo.

Ricordati di non omettere alcun tipo di informazione che potrebbe pregiudicare l’ottenimento del mutuo, ad esempio se stai pagando altri finanziamenti, anche di piccolo importo o se hai avuto dei ritardi su alcune rate. In ogni caso, la banca e il mediatore lo verrebbero a sapere.

Istruttoria del mutuo
In questa fase, spesso lunga e stressante, non ti resta che aspettare fiducioso che la banca esamini la tua documentazione.

In particolare, l’istituto di credito dovrà verificare che esistano i requisiti reddituali: calcolerà se la rata del tuo prossimo mutuo potrà essere supportata in base al tuo stipendio, ai familiari a carico e agli altri impegni finanziari che stai pagando.

Verranno esaminati tutte le informazioni che riguardano i richiedenti il mutuo. La banca consulterà le Centrali rischi finanziarie per determinare l’affidabilità dei clienti, degli eventuali garanti e in certi casi anche dei datori di lavoro e dei venditori.

Saranno considerati un ostacolo insormontabile la presenza di gravi pregiudizievoli come protesti, fallimenti, pignoramenti, ritardati pagamenti di prestiti e finanziamenti in corso o in passato. Pertanto, se ti trovi in questa spiacevole situazione, non tentare la fortuna. In questo caso non esiste. Però puoi parlare senza impegno con un Consulente che ti spiegherà come poter uscire da questa condizione nel più breve tempo possibile.

Se si supera la prima fase dei controlli personali e l’analisi reddituale, si passerà alla valutazione tecnica: la banca, dovendo ipotecare l’immobile offerto in garanzia, accerterà che il bene rientri tra quelli finanziabili dalla banca.

L’istituto di credito dovrà verificare che non ci siano irregolarità urbanistiche, vincoli, convenzioni o diritti altrui che impediscano l’iscrizione della prima ipoteca.

Perizia immobile per determinare il valore del mutuo
Il perito incaricato dalla banca dovrà accertare il valore commerciale dell’immobile in modo che l’istituto di credito possa essere certo che venga rispettata la percentuale di intervento finanziario previsto dalla banca rispetto al valore, il cosiddetto Loan to value – LTV.

Il giorno in cui è fissata la perizia, il tecnico di fiducia della banca valuterà lo stato di manutenzione della casa, verificherà che l’immobile sia coerente con la scheda catastale, prenderà le dovute misure della superficie e scatterà delle fotografie da allegare alla valutazione commerciale.

In pochi giorni il perito dovrebbe redigere e consegnare la perizia direttamente all’istituto bancario che lo ha incaricato.

Delibera del mutuo definitiva
Una volta che la pratica di mutuo ha superato tutti questi esami, la banca potrà rilasciare la delibera definitiva del mutuo.

La delibera è l’ok a procedere con l’istruttoria del mutuo che porterà presto all’erogazione della somma richiesta.

Particolarmente importante è il Pies del mutuo. Il Prospetto Informativo Europeo Standardizzato è il documento che l’istituto di credito rilascia al cliente in cui vengono indicate tutte le caratteristiche tecniche del prestito.

Scopri i 15 punti fondamentali del Pies.

Notaio e chiamata in atto
Una volta verificata l’inesistenza di precedenti ipoteche, vincoli o pignoramenti presso l’Ufficio del Territorio dell’Agenzia delle Entrate e certificata la regolarità urbanistica e catastale degli immobili, il notaio invierà la relazione notarile preliminare (RNP) e a questo punto la banca sarà pronta alla stipula del rogito notarile. .

Siamo ormai vicinissi alla stipula dell’atto notarile. Ricevuta la relazione notarile, la banca invierà ufficialmente la chiamata in atto in cui convoca l’acquirente, il venditore e il notaio per il giorno prestabilito dalle parti, solitamente presso lo studio notarile o in una filiale della banca.

Ogni istituto di credito avrà una tempistica da rispettare per fissare la data del rogito: mediamente sono necessari dai 4 agli 8 giorni lavorativi per poter stipulare il mutuo.

Rogito notarile e atto di mutuo
Dopo questo lungo iter, siamo finalmente giunti al fatidico giorno della stipula dell’atto.

A meno che non ti trovi davanti al notaio per una surroga o un mutuo consolidamento debiti per cui non ci sarà il venditore dell’immobile, dovrai prima stipulare l’atto di compravendita con il quale diventerai il proprietario del bene. Questo perché dovrai formalmente essere il legittimo proprietario dell’immobile prima di concederlo in garanzia alla banca che ti concede il mutuo.

Durante la sottoscrizione dell’atto di mutuo dovranno essere presenti tutte le persone che sono state previste nel mutuo al momento della delibera della banca, compresi gli eventuali garanti.

Erogazione del mutuo
Il pagamento principale che dovrà essere effettuato il giorno del rogito notarile è solitamente il saldo prezzo al venditore.

Questo pagamento può avvenire con assegno circolare oppure tramite bonifico bancario che viene inviato dalla banca erogante direttamente al venditore dell’immobile. Con la formula del bonifico urgente, il pagamento al venditore viene garantito in poche ore.

Attenzione, sui termini dell’erogazione del mutuo, alcuni istituti di credito prevedono tempi più lunghi. In base alla politica del credito della singola banca, il venditore potrebbe incassare la somma soltanto dopo l’iscrizione ipotecaria sull’immobile o anche dopo il consolidamento dell’ipoteca, che può avvenire dopo 10 giorni dal rogito, come previsto dalla legge.

Ecco che è terminato l’iter dell’istruttoria del mutuo che ti ha permesso di comprare la tua casa.

Sappi che a volte la procedura non è sempre liscia, anzi accadono spesso degli eventi che sembreranno impedire la buona riuscita dell’operazione.

Alcune volte, per troppa superficialità, i tempi si allungano facendoti pensare che non concluderai mai l’acquisto tanto desiderato. Il ruolo del Consulente del mutuo Abbiamo scoperto quanto sia importante conoscere tutti i passaggi e le fasi dell’iter del mutuo, ma ti voglio dare un ultimo consiglio: affidati ad un bravo Consulente per il mutuo. Un serio professionista del credito saprà consigliarti passo dopo passo tutte le fasi che dovrai percorrere. Ti aiuterà da subito a trovare la soluzione ideale per te, e a mente lucida saprà, meglio di te, come districarsi tra le varie difficoltà che ci sono quando si chiede un mutuo alla banca. Il più delle volte il professionista del credito ti chiederà un compenso per la mediazione creditizia. Valuta attentamente se questo costo ha un valore aggiunto per te e cerca di capire se recupererai questa somma grazie al risparmio che avrai in seguito ai consigli che solo un esperto del settore può garantirti. Contatta subito un Consulente di zona.

22/01/2021

AGENTI IMMOBILIARI SUPERARE LA CRISI E VENDERE DI PIU'.....

Sei un agente immobiliare? E’ tempo di rivedere ila tua professione. Ecco come e perchè.

Gli ultimi anni non sono certo stati facili per il mercato immobiliare italiano.

Da un’analisi condotta in questo settore emerge quanto segue :

Una contrazione delle compravendite che oscilla mediamente intorno al 25%.

Una contrazione dei prezzi che si aggira al -15% circa.

Un allungamento dei i tempi necessari alla conclusione della vendita (circa 200 giorni).

Disorientamento ed incertezza sia per gli acquisti di prima casa , che seconda casa ed anche per acquisti ad uso investimento.

A questo punto le possibilità per chi lavora in ambito immobiliare sono due.

La fuga : è quella più drastica e prevede di rinunciare ed uscire dal mercato , come molti sono stati costretti a fare.

La differenziazione : prevede di rivedere le strategie commerciali e professionali cercando di migliorare il proprio servizio a livello di servizi offerti e di comunicazione con il potenziale cliente, sottraendo quote di mercato ai competitors e subentrando nelle aree lasciate libere da chi ha deciso di rinunciare.

Non bisogna dimenticare che in questo scenario si aprono nuove opportunità di acquisto, e quindi di vendita: il calo delle quotazioni che si è avuto nel 2018 , 2019 e 2020 consentirà a coloro che hanno il capitale, o che potranno ottenere un mutuo, un acquisto a prezzi molto vantaggiosi.

Altro dato da prendere in considerazione sono gli stabili che nonostante la crisi del mattone ci sono 14 milioni di famiglie vivono nel milione di palazzi condominiali stimati sul territorio nazionale. Lo rivela un indagine svolta dal nostro centro studi che ha anche indicato che il condominio tipo italiano è di 30 unità immobiliari. In sostanza dall’analisi dei dati rilevati possiamo affermare che sono ben 27 milioni le unità immobiliari in condominio.

Un patrimonio di tutto rispetto al quale fanno riferimento larga parte dell’economia italiana e , nostro malgrado, anche il Governo. E a guidare questo “immenso esercito” di persone vi sono 325 mila amministratori di condominio. Di questi solo 25 mila sono dei professionisti: gli altri sono condomini, doppio lavoristi, tecnici, pensionati e proprietari di unità condominiali che per fortuna con la nuova riforma del condominio queste figure NON PROFESSIONALI andranno a scomparire lasciando spazio al Vero Amministratore Condominiale Preparato e Formato.

Quindi se sei un agente immobiliare non puoi perdere altro tempo.

Devi differenziarti dai competitors sempre più agguerriti e non perdere altro tempo , oltre ad essere un Agente Immobiliare sei anche un Imprenditore e dunque devi trovare l'alternativa per rilanciare la tua agenzia e produrre reddito....

Consimm oltre che produrre atti e strumenti per la crescita della tua Agenzia ti offre la possibilita',attraverso un'App informatica di ultima generazione, di inserire Gestori Immobiliari ed altri liberi Professionisti di tua conoscenza sotto la tua utenza ,i quali, potranno segnalarti clienti interessati a vendere o acquistare casa attraverso l'applicativo, sarai tu a decidere se e quanto riconoscere al segnalatore al buon esito dell'affare.

Per Conoscere nel dettaglio la formula PARTNER CONSIMM contatta la nostra Direzione Commerciale e prenota un'appuntamento con un nostro responsabile, il quale ti illustrera' nel dettaglio i Vantaggi di appartenere al Consorzio Consimm.



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AGENZIE IMMOBILIARI PER L'ITALIA

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30/12/2020

Buon 2021 dal Presidente Pasquale Aiello

Crescendo, ho imparato che la maggior parte delle persone aspira a vivere in cima alla montagna senza rendersi conto che per apprezzare realmente la vita, la montagna va scalata sempre e forse anche cambiando il percorso più volte.... senza arrendersi mai e fiduciosi in sé stessi( "mai mollare")

Ad ognuno di noi, spesso, sfuggono i valori autentici della vita.
Sono convinto che le molteplici asperità (covid, incertezze varie, etc) con cui ogni giorno ci confrontiamo da un momento all’altro saranno solo un ricordo. Noi, nel nostro piccolo, non possiamo non affrontarle, dobbiamo conservare la speranza che il nostro domani sia migliore magari povero di invidia, egoismi, superficialità, ingratitudine e perché no, ricco di positività, altruismo e gioia.

La nostra Rete Immobiliare nonostante il Covid19 ha continuato a crescere, 49 Point Consimm in Italia, una Carta Servizi con 33 servizi diretti erogati dalla Nostra Segreteria Centralizzata , fanno si che il nostro Gruppo immobiliare sia in questo momento il piu' performante e produttivo per tutte quelle Agenzie che vogliono aumentare il loro Business e distinguersi nel proprio mercato locale.

Innovazione,Tecnologia,Passione, associate alla determinazione, porta il Nostro Consorzio ad essere il Partner Vincente per le Agenzie Immobiliari che voglio vendere di piu' ed ottimizzare i loro costi di gestione .

Ormai giunti a fine di questo 2020 ,

A tutti Voi ed ai Vostri cari auguro un 2021 pieno di sorrisi, gioia e serenità .
Pasquale Aiello
Presidente Consimm
Agenzie Immobiliari per l'Italia

29/10/2020

Ridurre bollette e spese del tuo appartamento: come fare

Oggigiorno non è facile ridurre bollette e spese mensili del proprio appartamento. Infatti le tariffe smart nascondono spesso costi di servizi extra e l'utilizzo continuo degli elettrodomestici non permette di risparmiare. Sapere come ridurre i costi in bolletta può essere molto utile non solo per un risparmio economico, bensì anche per l'ambiente.
In primo luogo il risparmio energetico in bolletta implica sicuramente un risparmio anche monetario. Infatti la diminuzione di queste spese permette di risparmiare e investire il denaro in modo più intelligente. Quindi consumare meno è sicuramente il primo metodo su come risparmiare sulla bolletta. In secondo luogo diminuire i consumi vuol dire ridurre il proprio impatto sull'ambiente. Anche questo aspetto è fondamentale, in quanto sempre più persone sono sensibili al tema del riscaldamento globale.
Oltre a scegliere un operatore energetico affidabile e trasparente, esistono moltissimi modi per la riduzione di bollette gas e luce. Scopri adesso i consigli su come risparmiare.
Alcuni consigli per ridurre le bollette
Se si desidera ridurre i costi di gas e luce e delle bollette più in generale, bisogna prestare attenzione alle tariffe e alle clausole del contratto. Infatti se si è alla ricerca di promozioni in grado di diminuire i costi del proprio appartamento, è fondamentale prestare attenzione a diverse voci. Grazie ai siti comparatori disponibili online è possibile confrontare le diverse offerte gas e luce. Nonostante questo può essere necessario prestare attenzione comunque ad alcuni costi, come:
imposte non incluse, che possono essere IVA e accise
oneri, in particolare quelli di sistema che interessano le bollette luce e gas
servizi di vendita, come il costo dell'operatore per rivendere l'energia, che può modificare notevolmente il prezzo in bolletta
servizi di rete, quindi i costi di trasporto del servizio dal contatore a destinazione
Le buone abitudini per ridurre bollette elettriche e del gas
Anche cambiare le proprie abitudini può essere utile per ridurre bollette e spese mensili, come luce e gas. Infatti grazie ad alcuni piccoli accorgimenti diminuire i consumi, e quindi risparmiare economicamente, può essere ancora più facile. Ad esempio, per ridurre le bollette gas e luce è possibile:
acquistare elettrodomestici a basso consumo, come frigoriferi, lavatrici e asciugatrici classe A+++. Grazie a questo tipo di investimento è possibile risparmiare fino al 45% rispetto a un elettrodomestico più tradizionale;
utilizzare lampadine a LED. Esse possono aiutare a risparmiare sulla bolletta della luce, in quanto consumano meno elettricità delle alogene;
evitare la modalità stand-by. Questo è molto utile in quanto tanti elettrodomestici la utilizzano per indicare di essere spenti, ad esempio il televisore che continua a consumare energia per mantenere la spia rossa accesa;
assicurarsi che non vi siano spifferi in casa e ci sia una corretta coibentazione dell'appartamento. In questo modo si spenderà meno in gas.
Inoltre se si desidera rimanere aggiornati su tariffe e tutele dei consumatori sul risparmio energetico da parte di ARERA, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, è possibile visitare il sito ufficiale. In questo modo è ancora più semplice ottenere tutte le informazioni necessarie, come la percentuale del prezzo del gas naturale per un consumatore domestico tipo, al fine di ridurre bollette e spese.

Maggiori info su

23/09/2020

Quando scatta il Controllo del Mutuo da parte dell'Agenzia delle Entrate

Anche le rate del mutuo finiscono sotto la ‘lente di ingrandimento’ del fisco. A ribadirlo è la Cassazione civile - sezione tributaria - che, con l'ordinanza n.15896, conferma come l'Agenzia delle entrate possa far scattare l'accertamento fiscale nei confronti di chi paga una rata del mutuo ritenuta "sproporzionata" rispetto al proprio stipendio.
Il tema desterà più di qualche preoccupazione in coloro i quali hanno comprato casa con un mutuo facendo affidamento sull'aiuto della famiglia che dà una mano su tutte le altre spese che mensilmente vanno affrontate (bollette, trasporto pubblico, spese alimentari ecc.).
Il meccanismo è semplice: mettiamo il caso che Franco - 35 anni, un lavoro a tempo indeterminato con uno stipendio netto che si aggira sui 1300 euro - decida di comprare casa, a Roma, con un mutuo di 160mila euro da restituire in 25 anni con rate mensili per un importo di 650 euro. A Franco, mensilmente, una volta pagato il mutuo restano 650 euro con cui deve fare fronte ad altre spese come l'abbonamento mensile del Tpl, il condominio, le bollette, le rate il bollo e l’assicurazione dell'auto, la spesa al supermercato, la palestra, le uscite e via dicendo. A fine mese le spese sostenute da Franco, quanto meno sulla carta, superano lo stipendio dichiarato e ciò può fare partire i controlli dell’Agenzia delle entrate con la richiesta di accertamento del fisco e l'onere della prova per il del contribuente.
Nel caso di Franco le possibilità sono due:

1 Franco può spendere più di quanto dichiara perché ha delle entrate a nero che evade al fisco;
2 Franco può spendere più di quanto dichiara perché ha dei soldi da parte o qualcuno (tra cui convivente o genitori) con cui divide altre spese o che gli danno una 'mano'.
In entrambi i casi - agli antipodi tra loro - a Franco sarà richiesto di comprovare la provenienza delle risorse economiche aggiuntive di cui dispone con cui ha sostenuto le spese superiori al proprio stipendio.
Pertanto, anche le rate del mutuo possono innescare i controlli anti-evasione che, nella fattispecie specifica, rientrano tra i cosiddetti controlli "sintetici"; il fisco non è interessato a sapere cosa compri, ma quanto paghi perché se le uscite sono superiori alla capacità di spesa potrebbe essere indice di una disponibilità economica in "nero", cioè non dichiarata.
Il sistema messo a punto dall'Agenzia delle entrate per effettuare queste verifiche è il Redditometro, un algoritmo che incrocia la dichiarazione dei redditi del contribuente e la spesa annuale per il medesimo periodo di imposta e, se le spese effettuate (tra cui, ad esempio, il condominio, il bollo auto o l'assicurazione) sono superiori al 20% del reddito scatta il controllo e il cittadino viene convocato dall'ufficio delle imposte per fornire chiarimenti sul proprio tenore di vita.
Ed è su questo aspetto che la Cassazione civile ha fatto chiarezza con l'ordinanza n.15896. Il casus belli riguarda una ‘controversia’ tra un contribuente, la Commissione tributaria provinciale di Foggia, la Commissione tributaria regionale della Puglia e l'Agenzia delle entrate. Nello specifico, la Corte si è espressa sulla "legittimità degli avvisi di accertamento (...) emessi dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di D.R. e con i quali era stato accertato sinteticamente, ai sensi dell’art. 38, quarto e sesto comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, il reddito, rispettivamente, per l’anno 2004 e 2005 in € 21.513,80 per ciascun anno". Alla luce di questi accertamenti, la "Commissione tributaria regionale ha considerato che l’eventuale utilizzo dell’immobile ritenuto indice di capacità di spesa del contribuente è irrilevante ai fini dell’accertamento sintetico del reddito".
Il contribuente aveva fatto ricorso in Cassazione la quale, però, ha ritenuto l’infondatezza di tale ricorso in quanto "a presunzione applicata al caso in esame è quella di cui ai commi quinto e sesto dell’art. 38 citato, secondo cui, qualora l’amministrazione determini in modo sintetico il reddito del contribuente questi ha l’onere di fornire la prova contraria; legittimamente, quindi, il giudice dell’appello afferma che, nella fattispecie in esame, si verte nel caso di presunzione legale relativa, per cui il contribuente avrebbe avuto l’onere di fornire la prova contraria che, a suo giudizio, non ha fornito".
Nel caso specifico la Cassazione ha ribadito, con l'ultima ordinanza che l'acquisto di un immobile e la relativa spesa sostenute mensilmente per il pagamento delle rate, sono bastevoli per far partire un accertamento da parte del fisco. Già qualche mese fa, sempre la Cassazione (con l’ordinanza n. 4661 del 21 febbraio 2020), sottolineava che "costituisce fatto notorio che le banche eroghino di norma, mutui per importi inferiori rispetto al valore effettivo dell’immobile da acquistare".
Di norma, difatti, come riportato in un altro articolo de IlGiornale.it, le banche, nell'erogare un mutuo, effettuano dei controlli sulla capacità di restituzione di quanto concesso al richiedente; di conseguenza, già in partenza, dovrebbe esserci un controllo. La banca, però, non è tenuta a verificare se e come, chi ha richiesto il mutuo, possa affrontare le altre spese da sostenere con la quota restante del reddito presentato; in taluni casi - ad esempio nel caso in cui vi sia un garante con un reddito elevato o comunque più alto rispetto a quello presentato dal richiedente - il direttore dell'istituto che eroga il mutuo potrebbe accordare una rata che, sulla carta, è alta rispetto alla capacità di spesa complessiva di chi ha comprato casa ma che, in realtà, è giustificabile dalla presenza di un garante che si trova in una condizione economica migliore.
Dove le verifiche della banca si fermano, arriva, invece, il Redditometro il quale, evidenziando il caso come anomali, fa partire il controllo dell'Agenzia delle entrate; a questo punto il contribuente a dover mettere insieme tutte le carte e i documenti per dimostrare di non essere evasore. Tra queste prove, ad esempio, potrebbe dover dimostrare che le spese siano sostenibili grazie alla "donazioni" dei familiari, ma queste donazioni devono essere tracciabili e quindi, nel caso in cui la rata sia stata pagata in contanti dal compagno o dalla compagna o da uno dei genitori (condizione diffusissima tra i giovani lavoratori dati gli stipendi bassi, la precarietà lavorativa, e i costi di vita elevatissimi), sarà davvero difficile fornire la prova che non ci sia evasione.
Nel caso in cui il contribuente non riesca a giustificare il tutto, il fisco eseguirà misure di tassazione del reddito ritenuto 'eccedente' o ad applicare le sanzioni previste per l'evasione fiscale. Esistono due tipi di donazione: quella diretta e quella indiretta:
1 La prima prevede la presenza del notaio con il pagamento dell’imposta di registrazione dell’atto e del professionista;
2 La donazione indiretta, invece, è finalizzata a un determinato acquisto in cui si prevede che qualcuno possa versare i soldi direttamente sul conto del venditore - specificando come motivazione - oppure versando i soldi sul conto del donatario affinché li possa utilizzare per pagare gli importi dovuti; questa forma di donazione indiretta non necessita del notaio ma nell'atto di acquisto deve essere indicata la provenienza del denaro perché, altrimenti, non si si potrà parlare di donazione indiretta e sarà necessario pagare le imposte dovute.


Fonte-ilgiornale.it
Consimm
Agenzie Immobiliari per l'Italia
www.consimm.org

06/08/2020

VENDITA CON RISERVA DI PROPRIETÀ VEDIAMOLO NEL DETTAGLIO

La vendita con riserva di proprietà è un tipo di compravendita speciale. Rientrano in tale fattispecie tutte le circostanze in cui la disciplina della vendita si discosti leggermente da quella ordinaria e ha una regolamentazione specifica. Le norme regolatrici sono gli articoli 1523 e seguenti del codice civile.
Cos’è la vendita con riserva di proprietà La vendita con riserva di proprietà viene altrimenti definita “con patto di riservato dominio”. È un istituto che consente a chi non è in grado di pagare il prezzo di un bene di consumo o di uno strumento di produzione per intero al momento della consegna di acquistarlo e goderne fin da subito con pagamento rateale. Conferisce dunque un notevole vantaggio al compratore, ma non solo a quest’ultimo. Il venditore infatti si riserva la proprietà dell’oggetto fino al pagamento dell’ultima rata di acquisto. Ha la possibilità in questo modo di tutelarsi dal rischio di eventuali inadempimenti o illeciti posti in essere dal compratore. L’istituto dunque si attua in una forma di finanziamento volta ad incentivare gli affari ed è molto utilizzata nel mercato immobiliare.
Richiamando il noto articolo 1376 del codice civile sul contratto con effetti reali, l’effetto traslativo della vendita viene subordinato al pagamento dell’ultima rata, sulla base di un accordo orientato in tal senso.
Come funziona la vendita con riserva di proprietà L’articolo 1523 del codice civile afferma che: “Nella vendita a rate con riserva della proprietà, il compratore acquista la proprietà della cosa col pagamento dell’ultima rata di prezzo, ma assume i rischi dal momento della consegna“.
Facciamo chiarezza sulle posizioni del compratore e del venditore.
Nella figura del compratore si stanziano posizioni reali soggettive: il diritto a godere del bene in acquisto e l‘aspettativa di diventarne proprietario. Quest’ultima in particolare consente di opporre l’acquisto finale del bene ad eventuali creditori del compratore. Il compratore può cedere a terzi il suo diritto di godimento e di aspettativa sul bene nonché esercitare le azioni petitorie e aquiliane (risarcimento del danno) nei confronti di terzi che vantino dei diritti sul bene o ne danneggino il godimento. Il compratore si assume il rischio dell’alterazione e del perimento del bene dal momento in cui gli viene consegnato.
Il venditore resta proprietario del bene fino all’ultimazione del pagamento del prezzo e si libera dai rischi di deterioramento e perimento della cosa dal momento della consegna al compratore. In quanto titolare della proprietà ha diritto ad esercitare le azioni petitorie nei confronti dei terzi nonché di intraprendere misure cautelari nei confronti del compratore che metta a rischio, con azioni materiali o provvedimenti giuridici, la restituzione del bene o la sua integrità. La riserva di proprietà inoltre funge da strumento di opposizione nei confronti di terzi.
Aspetti formali
Il pensiero prevalente è che il patto di riservato dominio debba essere contestuale alla conclusione della compravendita. L’eventuale prova della non contestualità del patto rispetto alla vendita è a carico del creditore del compratore e non è desumibile dalla ritardata registrazione del documento rispetto alla conclusione della vendita.
Facciamo un accenno alla trascrizione. La trascrizione della vendita è opportuno sia accompagnata da quella della riserva poiché, in caso contrario, per i terzi la vendita avrebbe l’effetto di immediata traslazione.
Non sono previsti requisiti di forma della riserva.
Il venditore può decidere di rinunciare alla riserva e poi pignorare il bene venduto per riscuotere il prezzo che non è stato pagato a seguito di inadempimento del compratore? La risposta è positiva se è certo che il venditore aveva il potere di trasferire la proprietà del bene al compratore.
Le norme che disciplinano la vendita con riserva di proprietà sono collocate nel codice civile nella sezione dedicata alla vendita di cose mobili. Dottrina e giurisprudenza tuttavia ritengono estendibile la portata della norma anche alla vendita di beni immobili. È certamente applicabile ai beni mobili registrati in quanto richiamati dall’articolo 1524 del codice civile.
Come la riserva di proprietà può essere opposta ai terzi L’articolo 1524 del codice civile al primo comma recita: “La riserva della proprietà è opponibile ai creditori del compratore, solo se risulta da atto scritto avente data certa anteriore al pignoramento”.
Di fondamentale rilevanza pratica nel regime di opposizione ai terzi è la distinzione tra l’opposizione nei confronti di creditori del venditore e del compratore nonché la natura dei singoli beni alienati.
Se si tratta di beni immobili o mobili registrati l’opposizioni a terzi può aversi solo dopo aver trascritto l’atto. Non rileva la domanda di risoluzione del contratto da parte del venditore trascritta prima dell’opposizione.
Se i beni sono mobili si può opporre la riserva ai creditori solo se questa è messa per iscritto e riporta una data certa precedente al pignoramento o alla dichiarazione di fallimento del compratore. Nei contratti tra imprese l’opponibilità ai terzi è ammessa solo se la riserva è dimostrata dalle fatture dei fornitori con data certa anteriore al pignoramento e registrate nelle scritture contabili.
Il secondo comma dell’articolo 1524 afferma che “Se la vendita ha per oggetto macchine e il prezzo è superiore a euro 15,49, la riserva della proprietà è opponibile anche al terzo acquirente, purché il patto di riservato dominio sia trascritto in apposito registro tenuto nella cancelleria del tribunale nella giurisdizione del quale è collocata la macchina, e questa, quando è acquistata dal terzo, si trovi ancora nel luogo dove la trascrizione è stata eseguita”. Tale disciplina non sembra applicabile all’acquirente in mala fede in mancanza della predetta trascrizione.
Opponibilità dell’aspettativa del compratore all’acquisto della proprietà
Il codice civile non coinvolge nei casi di opposizioni menzionati l’opponibilità dell’aspettativa del venditore all’acquisto della proprietà. L’ultimo comma dell’articolo 73 della legge fallimentare tuttavia risulta interessante sul punto.
Questo infatti afferma che il fallimento del venditore non scioglie il contratto di vendita con riserva di proprietà. Ciò implica che al fallito si sostituisce il curatore e che i creditori non possono soddisfarsi sull’oggetto di vendita. In questo caso si potrebbe opporre ai terzi l’aspettativa di acquisto del compratore in base alle regole di cui agli articoli 2914 e 2915 del codice civile. Lo stesso principio vale per i terzi aventi causa dal venditore.
Quando il compratore è inadempiente L’articolo 1525 del codice civile contiene una tutela nei confronti del compratore che non paga una rata del contratto. Se la rata non pagata non supera l’ottava parte del prezzo non può essere disposta la risoluzione del contratto nè qualsiasi clausola avente analogo scopo (“nonostante patto contrario”), che in tal caso sarebbe nulla.
Quando invece non viene pagata più di una rata o una rata che supera l’ottava parte del prezzo è rimessa al giudice una valutazione circa la risoluzione della vendita in relazione all’entità dell’inadempimento.
Lo stesso articolo afferma che le clausole che pattuiscono la decadenza del compratore dal beneficio del termine delle rate successive sono nulle, sempre che la rata non superi l’ottava parte del prezzo. Rimango applicabili le regole generali sulla decadenza del termine di cui all’articolo 1186 del codice civile.
Risoluzione del contratto di vendita con riserva di proprietà
Il venditore ottiene la risoluzione del contratto quando il compratore è inadempiente, escluse le ipotesi di cui all’articolo 1525 precedentemente analizzato. Quando ciò avviene la norma ci dice che il venditore deve restituire le rate di prezzo incassate. A suo vantaggio ha il diritto di chiedere un compenso proporzionato all’utilizzo del bene nonché il risarcimento del danno se la cosa è stata irregolarmente utilizzata dal compratore o questi ne ha alterato la funzionalità. Questa è la regola fissata dall’articolo 1526 del codice civile.
La circostanza richiamata dal secondo comma dell’articolo 1526 contempla l’ipotesi in cui le parti abbiano inserito una clausola penale nel contratto, a tutela del venditore. Il contenuto di tale clausola attribuisce al venditore il diritto a mantenere le rate di prezzo già pagate in caso di inadempimento del compratore a titolo di indennità risarcitoria. Le norme relative agli effetti della clausola penale sono gli articoli 1382 e 1384 del codice civile. Quest’ultimo prevede la facoltà del giudice di ridurne l’entità se sproporzionata o se adempiuta in parte l’obbligazione. Tale regola è confermata dal secondo comma dell’articolo 1526 che recita come segue: “Qualora si sia convenuto che le rate pagate restino acquisite al venditore a titolo d’indennità, il giudice, secondo le circostanze, può ridurre l’indennità convenuta”.
Il terzo comma dell’articolo in esame estende la disciplina della risoluzione del contratto alla locazione quando questa è regolata allo stesso modo della vendita con riserva di proprietà.
Vendita con riserva di proprietà e mutuo Quando la vendita con riserva di proprietà coinvolge tre soggetti, ossia un finanziatore, un venditore e l’acquirente si realizzano due contratti fra loro collegati. Si tratta del contratto di mutuo e del contratto di compravendita. In questo caso la disciplina della vendita a rate dev’essere integrata con quella del credito al consumo contenuta nel testo unico in materia bancaria. Questa infatti regola le operazioni di credito al consumo che possono essere di vario genere: dilazione di pagamento, prestito e ogni altra forma di agevolazione finanziaria.
In particolare la normati

11/06/2020

Quando una piccola Agenzia decide di essere una Grande Agenzia

Nessuno può negare che possedere una propria piccola Agenzia sia un’esperienza appassionante e gratificante.
A volte però, ci si può sentire come un piccolo granello di sabbia in un’enorme spiaggia caraibica, soprattutto quando ci si confronta con le attività e le forze dei propri competitors più grandi.
Può essere abbastanza comune per una piccola agenzia avere una sorta di complesso d’inferiorità, e questo di solito deriva dal modo in cui l’imprenditore percepisce se stesso sul mercato.
Si può pensare di non essere abbastanza strutturati per competere, che non si ha l’esperienza necessaria o che non si dispone di sufficienti risorse.In questo caso divenire un Partner Consimm puo' migliorare notevolmente la tua Agenzia in quanto sei autonomo ma fai parte di qualcosa di piu' grande dove tutti giorni la segreteria centralizzata Consimm lavora con te e per te per riuscire a farti raggiungere i tuoi obiettivi
Bisogna essere consapevoli però, che potrebbe essere questo inutile senso d’inferiorità a trattenere la piccola agenzia dallo sviluppare pienamente il proprio potenziale.
Inutile negare, infatti, che la maggior parte dei proprietari di piccole Agenzie a sognato almeno una volta di guidare un’agenzia di grandi dimensioni.
Se siete in questa situazione e volete cambiare, allora dovete subito smettere di mantenere il vostro business un po’ nell’ombra, magari iniziando a pensare già da grande azienda e mostrando subito la vostra impresa come più grande di quanto oggi non sia.
Badate bene che questa non è necessariamente una menzogna. Vi basti pensare infatti che, spesso quando un cliente entra per la prima volta in contatto con voi, di solito assume che siate più grandi di quanto realmente siete. Perché fargli cambiare opinione?
Detto questo però, chi dice che essere piccoli è uno svantaggio? Se guardate il problema da un altro punto di vista, infatti, potreste anche pensare che la vostra non eccessiva dimensione sia, di fatto, una risorsa, soprattutto se riuscite a offrire ai vostri clienti un’esperienza più gradevole di quanto gli capiti di vivere con grandi aziende.
Molti clienti preferiscono un rapporto one-to-one perché questo non li fa sentire solo come un pezzo del fatturato di una grande società senza volto. È possibile quindi usare il proprio esser piccoli a vostro vantaggio rendendo la vostra azienda ancor più “accessibile” per i vostri clienti.
Altra valutazione riguarda le neo agenzie che si preoccupano della loro poca esperienza, ipotizzando quindi che la clientela potrebbe non aver fiducia a causa del poco tempo da cui si è sul mercato. Valutate però che, ogni nuova agenzia nasce da esperienze del passato. Utilizzate quindi qualsiasi esperienza vostra o dei vostri collaboratori, quindi anche quelle avute prima di entrare nella vostra agenzia o nel vostro business.
Sarete sorpresi di scoprire come questa varietà di esperienze, condivise all’interno dell’organizzazione di un’agenzia di piccole dimensioni, se ben comunicate all’esterno, possa fornire una percezione ben diversa e certamente migliore di quanto voi possiate immaginare.
Si tratta quindi di essere sempre in grado di convincere la vostra potenziale clientela che siete in grado di offrirgli ciò che desiderano. Il cliente vuole percepire anzitutto la vostra tranquillità e la vostra fiducia nei vostri mezzi, è questo che gli infonde sicurezza.
Questo però può essere difficile da far percepire, se voi per primi avete dei dubbi sulle vostre capacità.
Prima riuscirete a vedere la vostra agenzia in un’ottica e sotto una luce migliore, prima riuscirete a competere realmente con aziende più grandi.
Iniziate quindi con il valorizzarvi maggiormente per quello che siete oggi,cercate un Partner giusto,serio e preparato che possa realmente apportare valore alla tua Agenzia traendone elementi di ulteriore valore per poi apparire e quindi divenire più Grandi di quanto siete oggi.
Pasquale Aiello
Consimm-Agenzie Immobiliari Consorziate per l'Italia
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13/05/2020

L’ottimizzazione dei costi come strategia per rilanciare la tua Agenzia Immobiliare in era Covid-19

Nell’ambito del controllo di gestione della tua Agenzia, fondamentale importanza è attribuita all’analisi dei costi. Tra le molteplici configurazioni di costo, una delle più diffuse è quella che considera come variabile discriminatoria il volume di produzione e/o di vendita.
Sotto questo profilo di analisi, è possibile distinguere due principali categorie di costi:
– costi variabili, che variano, secondo un rapporto di proporzionalità diretta o meno, rispetto al volume di produzione;
– costi fissi, che non mutano al variare della quantità prodotta.
Il costo totale è formato dalla somma di queste due componenti .
I costi di struttura rappresentano dei costi fissi in quanto riguardano elementi destinati a permanere stabilmente all’interno dell’agenzia e la loro dimensione incide notevolmente sulla capacità di sviluppo delle aziende, pertanto è opportuno tenerli costantemente sotto controllo.
Rientrano tra i costi di struttura, quelli legati a:
– immobilizzazioni tecniche, quali l’ammortamento, le spese di manutenzione e riparazione, i canoni di locazione, nel caso in cui sia stato trasferito solo il possesso dei beni e non anche la titolarità;
– sottoscrizione di contratti di durata che regolano determinate prestazioni di servizi, quali le utenze, la consulenza contabile, le manutenzioni programmate, ecc;
– personale dipendente, il cui costo è riconducibile quasi totalmente alla retribuzione in senso stretto.
-Pubblicita',MArketing,Tecnologia e Strategie di Comunicazioni linfa importante per l'agenzia immobiliare.
Data la grande rilevanza attribuita ai costi di struttura, è molto importante conoscere la loro incidenza sui costi totali dell’agenzia, in modo da poter valutare la capacità di quest’ultima di conquistare e mantenere una posizione di equilibrio sul mercato. Nell’attuale contesto economico, caratterizzato da una concorrenza sempre più agguerrita, le Agenzie per sopravvivere sul mercato devono essere in grado di ottenere risultati economici migliori rispetto ai propri competitors. Il primo passo in questa direzione è sicuramente rappresentato dalla capacità delle imprese di ridurre i costi di struttura ed ottimizzare al meglio le proprie risorse.
Il Consorzio Consimm diviene aggregazione importante per l'Agenzia Immobiliare che non vuol rinunciare agli strumenti tecnologici oggi in commercio,una visibilita' completa nel web,formazione costante e servizi integrati alle migliori condizioni di mercato.Tutto questo è possibile ponendosi sul mercato come Gruppo Consortile, in modo che la singola Agenzia possa ottimizzare i costi di struttura , l'esempio è semplice, se tu da solo acquisti una penna la pagherai x,se noi come gruppo, ne acquistiamo 1000 , sicuramente le pegheremo meno di x.


Se vuoi saperne di piu' visita il nostro sito web su
www.consimm.org.
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27/04/2020

Quale mercato Immobiliare ci aspettera' ? Quali immobili saranno ricercati dal cliente acquirente?

Essere a casa, tornare a casa, sentirsi a casa. Sono tutte espressioni che indicano quanto la casa rappresenti un profondo senso di comfort e benessere personale.
Pasquale Aiello Presidente del Consorzio Consimm spiega che questa pandemia portera' il cliente a fare delle valutazioni diverse fino ad oggi fatte, nell'acquisto della propria abitazione.
L’attuale situazione di emergenza che sta affrontando il nostro Paese ci ha costretti a rivedere molte delle nostre abitudini, nonché a modificare il nostro stile di vita. In particolare, è stato inevitabile confrontarsi con il rapporto che si ha con la propria abitazione, essendoci trovati a passarvi all’interno più tempo di quanto non si facesse normalmente.
Causa la pandemia abbiamo riscoperto alcuni aspetti dello stare in casa, che torna ad assumere il ruolo di bene rifugio, ovvero luogo di riparo in ogni fase della quotidianità. La casa è diventata non solo luogo in cui dormire e stare con la propria famiglia, ma anche il nostro ufficio, la nostra palestra, il nostro luogo di svago. Diventa quindi importante creare degli spazi dedicati alla nuova routine, e non sempre gli immobili sono attrezzati per rispondere a queste esigenze; cambia così la concezione che abbiamo di questo luogo, e ciò influisce sulle preferenze di chi, in futuro, progetterà di acquistarne una, magari a seguito della valutazione dei limiti della propria attuale abitazione durante questa fase di emergenza.
Ad oggi un terzo delle abitazioni italiane non ha spazi esterni, e la dimensione media degli appartamenti è di 62 mq. Il cambio di prospettiva dovuto a questo prolungato tempo passato all’interno delle mura domestiche sta portando a rivedere questi elementi, spingendo gli italiani a preferire – rivedendo anche il budget stimato per l’acquisto – contesti più aperti e rimodulando le preferenze di acquisto in favore di spazi più ampi, proprietà con aree esterne che permettano di vivere in modo più comodo, funzionale e con spazi adatti al relax, al lavoro, alla famiglia.
Una casa con giardino, pur comportando maggiori oneri finanziari e di gestione, è una soluzione abitativa che offre notevoli vantaggi, rispetto ad un appartamento, che è bene valutare quando si sceglie la casa in cui abitare. Se non si ha la possibilità di averne uno, il terrazzo è la scelta ideale perché permetterà di disporre di uno spazio esterno proprio dentro le mura di casa.
Gia' adesso nella Segreteria Centralizzata ,riceviamo richieste immobiliari di clienti che hanno manifestato la volontà di vendere il proprio appartamento per acquistarne uno di tipologia abitativa diversa. La presenza di un giardino, di un ampio balcone o di un terrazzo, quindi, si fa sempre più importante al momento dell’acquisto.


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17/03/2020

L'ATTIVITA' NOTARILE IN QUESTO MOMENTO DI EMERGENZA CORONAVIRUS

EMERGENZA CORONAVIRUS: ECCO COME SI SVOLGERA' L'ATTIVITA' NOTARILE.

PER LEGGE LA SEDE PRINCIPALE DEL NOTAIO NON PUÒ CHIUDERE, in considerazione della funzione pubblica svolta. Negli studi notarili aperti è ridotta al minimo la presenza del personale, secondo le indicazioni contenute nei DPCM. Possono, invece, essere chiusi gli uffici secondari.
I CITTADINI CHE NE HANNO NECESSITÀ DEVONO METTERSI IN CONTATTO CON IL PROPRIO NOTAIO per valutare se l’atto programmato può essere posticipato oppure per segnalarne - tramite richiesta scritta - la necessità o urgenza.
NEI CASI IN CUI SIA NECESSARIO PROCEDERE ALLA STIPULA DELL’ATTO NOTARILE OCCORRE INDEROGABILMENTE TENER CONTO DELLE INDICAZIONI PREVISTE DAI DPCM relative alle “dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”, pertanto:
il luogo di stipula dovrà essere necessariamente lo studio notarile, poiché si tratta di una struttura organizzata in modo da soddisfare i requisiti di sicurezza igienica imposta dal Governo.
i cittadini devono recarsi presso lo studio del notaio su appuntamento, senza accompagnatori non necessari, rispettando gli orari, rispettando le distanze di sicurezza e adeguandosi alle prescrizioni di sicurezza adottate dallo studio.
nel caso di cittadini affetti da virus o in quarantena, i notai presteranno loro il proprio ministero nel rispetto dei DPCM, ove le autorità sanitarie e di pubblica sicurezza - garantendo dispositivi di protezione idonei a giudizio del personale medico - consentissero l’accesso al notaio e alle eventuali altre parti, nei luoghi ove si trova la parte contagiata o in quarantena.

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17/03/2020

Misure di Sostegno alle Imprese a Cura del Consorzio Consimm

MISURE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE

Il Decreto Legge “Cura-Italia” varato Lunedì 16 Marzo ha stanziato 25 miliardi di Euro per il finanziamento di misure straordinarie per la tutela della salute e il lavoro. Tali misure si aggiungono a quelle già disposte dal Decreto del Ministero del Lavoro del 27 Febbraio per le ex “zone rosse”, nonché dal successivo Decreto Legge 9/2020.
Finanziamenti a micro, piccole e medie imprese:
moratorie e proroghe con riferimento a mutui, leasing, aperture di credito e finanziamenti a breve in scadenza, con impossibilità di revoca di aperture di credito e prestiti a fronte di crediti esistenti alla data del 29.2.2020 e proroga fino al 30.9.2020 dei prestiti non rateali. Sospensione fino alla stessa data di mutui e altri finanziamenti rateali, leasing, senza nuovi o maggiori oneri.
Affitti commerciali: credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di Marzo.
Indennizzo lavoratori autonomi e partite IVA:
600€ non tassabili per il mese di marzo, che possono essere richiesti anche da commercianti, stagionali del turismo e del termalismo, artigiani, lavoratori del settore dello spettacolo, professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, coltivatori diretti, coloni, mezzadri e lavoratori agricoli, essendo peraltro stato istituito un apposito fondo per il reddito di “ultima istanza” al fine di garantire analogo sostegno al reddito anche ai professionisti iscritti a enti privati di previdenza obbligatoria.
Sospensioni e moratorie fiscali:
Contributenti con fatturato fino a € 2.000.000:
sospensione degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi (Versamenti IVA, ritenute e contributi di marzo).
Settori ristorazione-bar, turistico-alberghiero, termale, trasporto passeggeri, cultura/spettacolo, sport, istruzione, parchi divertimenti, eventi, sale giochi e centri scommesse: sospensione dei versamenti di ritenute, contributi previdenziali e assistenziali, premi assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, assieme al versamento IVA di marzo.
Operatori economici cui non si applicano altre sospensioni per versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni: differimento scadenze dal 16 al 20 marzo: anche per contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria.
Professionisti senza dipendenti con compensi fino a 400.000€ calcolati nel precedente periodo d’imposta, disapplicazione della ritenuta d’acconto sulle fatture di marzo e aprile.
Attività Agenzia delle entrate: sospensione fino al 31 Maggio dei termini relativi alle liquidazioni, controlli accertamenti, riscossione e contenzioso.
Cartelle esattoriali: sospensione dei termini per riscossione, saldo e stralcio e rottamazione-ter, nonché per invio di nuove cartelle e atti esecutivi.
Credito PMI: potenziamento del fondo centrale di garanzia, anche per la rinegoziazione dei prestiti esistenti, con sospensione delle commissioni per accedere al fondo stesso. Allungamento automatico della garanzia in ipotesi di moratoria o sospensione del finanziamento correlato all’emergenza in atto, procedure di valutazione semplificate per le operazioni fino a 100,000 € ed eliminazione della commissione di mancato perfezionamento per tutte le operazioni non concluse positivamente.
Ammortizzatori sociali per attività con dipendenti:
Cassa in deroga (CIGD): estesa a tutte le attività economiche a prescindere dal settore produttivo e dal numero di dipendenti, finanziando le astensione dal lavoro del personale per una durata massima di 9 settimane, anche in favore delle imprese che già beneficiano della CIGS.
Assegno ordinario FIS: esteso anche ai lavoratori dipendenti presso datori iscritti al Fondo d’integrazione salariale che occupano mediamente più di 5 dipendenti, equiparando tali attività – che in precedenza si limitavano a poter beneficiare degli assegni di solidarietà del FIS – a quelle con più di 15 dipendenti.
Sanificazione e sicurezza sul lavoro: incentivi e contributi per le relative spese, anche con riferimento al TPL non di linea per NCC e TAXI che dotino i veicoli di paratie divisorie atte a separare il posto di guida dai sedili posteriori.
prenotazioni ricettive, pacchetti turistici e biglietti per spettacoli e musei, buoni acquisto alla clientela in luogo dell’obbligo di rimborso a carico del prestatore del servizio.
Imprese dello spettacolo: istituzione di un apposito fondo e ulteriori disposizioni urgenti per sostenere il settore della cultura.
Imprese produttrici di dispositivi medici: 50.000.000€ per finanziamenti agevolati INVITALIA.
Settore agricolo e pesca: possibilità di aumentare fino al 70% gli anticipi PAC e altre misure.
Misure per lavoratori e famiglie:
Equiparazione alla malattia della quarantena e della permanenza domiciliare fiduciaria, anche per il settore privato.
Congedo parentale: per i lavoratori di figli minori di 13 anni o con grave disabilità accertata, con 50% del trattamento retributivo o, in alternativa, sostegno per il pagamento di balie (€ 600, ovvero € 1000 per personale del servizio sanitario nazionale e forze dell’ordine).
Lavoratori non in smart working con reddito annuo lordo fino a € 40.000: premio di 100€ non tassabile per marzo.

Segreteria Centralizzata
CONSIMM
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24/02/2020

Tassi e Mutui bassi per tutto il 2020 a cura del Dott. Angelo Muraca

I tassi di interesse dei mutui resteranno su livelli bassi per tutto il 2020, contribuendo a movimentare ancora sia il settore dei prestiti per comprare casa che il mercato della surroga per il resto dell’anno appena cominciato .
Il miglior momento per l'acquisto o surruga della casa è adesso , ci spiega il Dott.Muraca Vice Presidente con delega al finanziario di Consimm. “Il mercato dei mutui alle famiglie è oggi ben strutturato. Abbiamo una proiezione di chiusura 2019 intorno ai 48-49 miliardi, in leggera contrazione rispetto ai 50 miliardi del 2018. Di contro si registra una decisa ripresa della domanda spinta soprattutto dai mutui di sostituzione e surroga che, grazie ai tassi ai minimi storici, sta riportando nuovo interesse a questa tipologia di operazioni e che vedrà già dal prossimo trimestre e per tutta la prima parte del 2020 una crescita interessante. Anche per i mutui a supporto delle compravendite ci si attende una ripresa, seppur più contenuta. Visti i tassi ai minimi ancora a lungo, i prezzi degli immobili convenienti e l'abbassamento dei tempi di compravendita, permangono opportunità per coloro che comprano a scopo abitativo e per chi sceglie l'acquisto come forma di investimento”.
Euribor di poco superiore al minimo storico a dicembre
Nonostante il cambio al vertice della Banca centrale europea, dove Christine Lagarde è stata designata a succedere a Mario Draghi alla presidenza del massimo organismo bancario europeo, le politiche economiche adottate non sembrano essere cambiate. Il mantenimento a zero del costo del denaro e il rilancio del quantitative easing stanno contribuendo a fissare ai minimi i principali indicatori finanziari che influenzano il mercato dei mutui ipotecari. Dai massimi di luglio 2011 (1,60%), il tasso Euribor a 3 mesi ha iniziato una parabola discendente che lo ha portato a quota 0,19% a dicembre 2012, per attestarsi poco sopra lo 0,20% per tutto il 2013 e il 2014 e andare sotto zero da maggio 2015. La quotazione di dicembre 2019 è risultata e pari a -0,40%, di poco superiore al minimo storico di sempre (-0,41% di agosto 2019).
Eurirs in lieve ripresa
Dopo aver mantenuto una media intorno al 3,4% nel 2011, l’Eurirs a 25 anni è sceso a giugno 2012 a quota 2,13% ed è tornato a crescere fino al 2,75% a settembre 2013. Da allora ha iniziato una fase discendente di lungo periodo che si è accentuata a fine 2018 per portare l'indice di riferimento al minimo storico ad agosto 2019 con +0,23%. L'ultima rilevazione di dicembre 2019 vede una leggera ripresa a 0,55%.


Segreteria Consimm

11/02/2020

L’importanza della consulenza di un agente immobiliare

Nel corso della vita, prima o poi, arriva per tutti il momento in cui si ha bisogno di acquistare o vendere un immobile, per soddisfare le esigenze proprie o quelle di tutta la famiglia. Si tratta ovviamente di una procedura che può apparire complessa agli occhi di chi non ha grande dimestichezza con il settore o non si è mai trovato a dover affrontare questa situazione. A tal proposito va detto che acquistare o vendere un immobile significa dover valutare ed affrontare determinate condizioni, normative e pratiche burocratiche. È normale sentirsi a disagio nel dover gestire tali incombenze, considerando anche le cifre importanti con le quali bisogna rapportarsi. Proprio in virtù di tutto ciò, quando si decide di acquistare o vendere un immobile è preferibile rivolgersi ad un agente immobiliare che possa curare per noi ogni singolo aspetto e offrirci tutta la sicurezza e la serenità di cui abbiamo bisogno nell’affrontare l’intero processo di acquisto o vendita. Avere qualcuno, estremamente competente e profondamente conoscitore del settore, pronto ad offrirci assistenza e supporto dall’inizio alla fine della nostra esperienza di vendita o di acquisto, è certamente molto importante.
Perché dunque rivolgersi ad un professionista e non effettuare autonomamente l’intera operazione?
Come accennato, il processo di acquisto o vendita di un immobile richiede inevitabilmente il dover affrontare determinate pratiche che possono rivelarsi difficili o addirittura incomprensibili ai non addetti ai lavori: ci sono procedure e burocrazia da rispettare e bisogna inevitabilmente essere in grado di sfruttare tutti quei canali di marketing in grado di consentire di ottenere massima visibilità e le migliori condizioni economiche. Da non sottovalutare inoltre, la grande conoscenza del mercato locale che ogni agente immobiliare può vantare e la sua capacità di negoziazione. Queste infatti, “possono determinare un valore aggiunto per far si il cliente possa ottenere ciò che desidera al prezzo più vantaggioso”, come afferma il Presidente del Consorzio Consimm Pasquale Aiello.
Inoltre, gli agenti immobiliari sono un riferimento sicuro e affidabile per tutto ciò che concerne il mercato immobiliare a 360 gradi. Essi sanno esattamente come valutare un immobile e sanno perfettamente quali proprietà proporre ad eventuali acquirenti, sulla base dell’esperienza maturata nel tempo. Da non sottovalutare, inoltre, che gli agenti hanno anche accesso ai finanziamenti e, conoscendo bene le condizioni applicate da ogni singolo istituto di credito, possono aiutare ad individuare quello offre le condizioni più favorevoli.
In poche parole, gli agenti immobiliari svolgono sia un ruolo di consulenza che una funzione intermediaria tra i venditori e gli acquirenti, garantendo il massimo della trasparenza in ogni pratica e adoperandosi per far si che il cliente possa sempre ottenere le condizioni migliori. Un agente esperto avrà inoltre anche grande confidenza con le tendenze e statistiche del mercato, relativamente al breve e al lungo periodo, il che è di fondamentale importanza per andare a determinare l’importo di una eventuale offerta d’acquisto o prezzo di vendita. Anche se la decisione finale sul quanto offrire o quanto accettare spetta al cliente, i consigli del tuo agente immobiliare fanno sempre si da garantire che l’affare possa essere il più proficuo possibile per te.
Nel corso dell’acquisto o della vendita di un immobile inoltre, con ogni probabilità sarà necessario dover interloquire con consulenti ipotecari o catastali, ispettori, avvocati, studi di gestione e notai. Ogni agente immobiliare sviluppa nel corso degli anni relazioni di lavoro con questi professionisti e può indicarli per velocizzare ogni procedura relativa alla tua pratica, risparmiandoti così il tempo e la fatica di dover provvedere a contattare autonomamente ogni singolo professionista e prenotare con lui un appuntamento. Tale rete di conoscenze si rivelerà preziosa nel caso in cui sorgano problematiche, di qualsiasi natura esse siano, che richiedano perizie o consulenze da parte di un professionista. Anche questo è un aspetto da considerare e rappresenta un vantaggio non da poco per il cliente.
Ciò che più di tutto rappresenta un valore aggiunto per un agente immobiliare comunque, rendendolo pressoché insostituibile,è la sua esperienza sul campo. Sono tantissime infatti le situazioni nelle quali l’esperienza di un agente immobiliare gioca un ruolo determinante nel contribuire alla causa del cliente, e gli esempi a tal proposito sono innumerevoli. Nel caso di acquisto di un immobile ad esempio, l’occhio esperto di un agente immobiliare è in grado di tutelare il cliente, intenzionato ad acquistare un determinato immobile, andando ad individuare tutte quelle criticità che potrebbero richiedere esborsi importanti per interventi di riparazione o ristrutturazione. L’agente avrà per questo cura di mostrare al proprio cliente quelle soluzioni in grado di soddisfare le necessità sue o della sua famiglia rispettando il suo budget, evidenziando non solo eventuali problematiche ma sottolineando tutte quelle potenzialità (in particolar modo quelle inespresse) che ogni singola soluzione abitativa possiede. Alla stessa maniera, un agente può rappresentare un concreto valore per chi desidera vendere un immobile, adottando tutte quelle soluzioni (quali ad esempio il suggerire di effettuare le piccole riparazioni alle quali comunque gli acquirenti tengono in maniera particolare) che gli consentiranno di vendere con il massimo profitto e quindi con piena soddisfazione.
I vantaggi e la sicurezza che derivano dalla consulenza di un agente immobiliare sono dunque veramente tanti, e tutti validissimi. Usufruire dei servizi di un consulente esperto appare come una soluzione non semplicemente adeguata, ma addirittura imprescindibile per tutto quel egli che è in grado di fornire al cliente. Affrontare infatti la fase di acquisto o di vendita di un immobile, avendo tutta la sicurezza di avere a disposizione un agente qualificato e professionale pronto a risolvere ogni pratica così come previsto dalla normativa vigente, rappresenta esattamente quella certezza tanto cara a chi desidera vendere o acquistare un immobile e poter dormire sonni tranquilli.

Segreteria Consimm
Consulenti Immobiliari Professionisti
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12/12/2019

Gli Auguri di Buon Natale del Presidente Consimm - Agenzie Immobiliari per l'Italia

Il Natale è un momento di gioia, una testimonianza di amicizia e simpatia ma anche di responsabilità.
E’ un momento importante per trarre un bilancio di ciò che è stato fatto e guardare avanti su cosa realizzare nel prossimo anno.
Vorrei ringraziare tutto il Direttivo,tutti i Soci e tutti i Partner che ogni giorno si adoperano per far crescere la nostra Rete Immobiliare , Persone e Professionisti stupendi con il quale ormai da anni stiamo realizzando qualcosa di grandioso ed unico.

Questo 2019 ci ha permesso di acquisire la consapevolezza che CON LE PERSONE GIUSTE si possono realizzare GRANDI COSE, avevamo chiuso il 2018 con 33 Agenzie sul territorio e chiuderemo questo 2019 con 47 Agenzie sul territorio , la soddisfazione è tanta , perche' se la rete cresce vuol dire che funziona , e se funziona vuol dire tutti ne traggono benefici concreti e reali

L’augurio che voglio rivolgere quest'anno è diverso, vorrei che si possano alimentare relazioni vere con i giovani e con gli anziani, con i nostri figli e soprattutto con le persone che in questo momento sono più disagiate. Con l’auspicio che si diffonda tra noi il valore del dono inteso come capacità di spendersi per gli altri, il valore della solidarietà , del rispetto e del buon senso.

Voglio augurare a tutti i piu' sinceri auguri di Buon Natale e Felice Anno nuovo , possano le giornate di festa che si avvicinano, essere vissute in serenità insieme agli affetti più cari.
Buone feste a tutti.


Pasquale Aiello
Presidente Consimm

09/12/2019

Novita' in Consimm - Dott. Angelo Muraca Vice Presidente Consimm con delega al finanziario

Ora possiamo dirlo...la firma c'è..
Il Presidente Pasquale Aiello tempo indietro propose al Dott. Angelo Muraca l'incarico di Vice Presidente con delega al settore finanziario nel Consorzio Consimm , in questi anni il Dott. Muraca ha dimostrato una grande preparazione nel settore del credito con grandi doti manageriali e sviluppo di rete .
Tutti voi sapete che la nuova direttiva europea oramai divenuta legge consente all'Agente Immobiliare di essere iscritto all'OAM , previo corso , e collaborare con una societa' di mediazione creditizia e guadagnare da cio'.
Oggi nella sede del Consorzio e' venuto il Dott. Muraca comunicandoci che accettava l'incarico e si rendeva disponibile fin da subito a collaborare , per far si , che le due figure ( Mediatore Immobiliare e Mediatore Creditizio), potessero in sinergia , erogare un servizio completo al proprio cliente attraverso Consulenti di Credito territoriali , fornendoli (applicativo in fase di realizzo dal reparto It Consimm) di uno Strumento informatico di ultima generazione dove riceveranno tutti i lead che il Consorzio profila ( oltre 10000 richieste profilate nel 2019) e le richieste esclusive da parte di agenzie immobiliari Consorziate Consimm , contemplato da un Back Office sempre a disposizione per il Consulente.
I dettagli del Progetto Finanziario saranno resi pubblici nella carta servizi Consimm.

A nome di tutto il Direttivo e della Rete Consimm ti diamo il benvenuto.
Segreteria Amministrativa
CONSIMM
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05/11/2019

Antiriciclaggio modificate alcune norme leggi quali

ANTIRICICLAGGIO 2019

Le principali novità introdotte dal D.Lgs. 125/2019 pubblicato nella G.U. del 26 ottobre 2019.

E’ stato pubblicato nella G.U. 252 del 26.10.2019 il D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la V Direttiva comunitaria in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo. Le modifiche introdotte entreranno in vigore quindi a far data dal 10.11.2019. La novella ha introdotto variazioni su molteplici aspetti della articolata disciplina antiriciclaggio e antiterrorismo. Per quanto di interesse delle categorie imprenditoriali Partner Consimm si segnalano in particolare due variazioni di rilievo:
È stato precisato che il campo di applicazione della disciplina antiriciclaggio e antiterrorismo per gli agenti in affari che svolgono attività in mediazione immobiliare è limitato, nelle ipotesi di intermediazione nella locazione di un bene immobile, alle sole operazioni per le quali il canone mensile è pari o superiore a 10.000 euro (art. 3 n. 5 lett. e) D.Lgs. 231/2007 così modificato e integrato). Con riferimento alla limitazione all’uso del contante e dei titoli al portatore sono state modificate le soglie, portandole a Euro 2.000 per il periodo dal 1.7.2020 al 31.12.2021 e successivamente ad Euro 1.000 dal 1.1.2022. E’ stata quindi definita per legge la soglia di applicazione della disciplina de quo con riferimento alle intermediazioni nel campo delle locazioni. Si applicherà pertanto la disciplina in esame, ovvero si dovranno adempiere ai relativi obblighi, soltanto qualora la misura del canone mensile di locazione sia pari o superiore a Euro 10.000. Sono così superate le diverse interpretazioni succedutesi nel tempo, che avevano generato non poche incertezze. Quanto alla limitazione all’uso del contante ricordiamo che sussiste l’obbligo, per i soggetti tenuti all’applicazione della disciplina antiriciclaggio che nell'esercizio delle proprie funzioni o nell'espletamento della propria attività abbiano notizia di infrazioni alle disposizioni che regolano la limitazione dell’uso del contante, di riferirlo entro trenta giorni al Ministero dell'Economia e delle Finanze affinché quest’ultimo ente adotti i rispettivi provvedimenti (art. 51 D.Lgs. 231/2017). La violazione di quest’obbligo di comunicazione è pesantemente sanzionata dall’art. 63 del D.Lgs. 231/2017.
Oltre alle due modifiche sopra evidenziate il nuovo Decreto Legislativo 125 del 4.10.2019 introduce altre variazioni alla preesistente disciplina, che riguardano però aspetti a nostro avviso secondari relativamente alle vostre attività e che quindi vi illustreremo in un approfondimento tecnico che diffonderemo a breve.

Segreteria Consimm.
www.consimm.org Agenzie Immobiliari Consorziate // per l'Italia.

30/09/2019

La Rete Immobiliare Consimm dalle parole ai fatti

L’uomo ha bisogno di sentirsi parte di un gruppo, di stare insieme ad altre persone con cui confrontarsi e condividere idee ed esperienze. Questa è una necessità che si esprime in ogni ambito della sua vita, anche quella lavorativa. Ed è l’essenza del fare rete.

Ma perché fare rete?


E’ un metodo che esiste da sempre, ma che si è diffuso tra le aziende come conseguenza delle difficoltà economiche degli ultimi anni. Alcuni hanno deciso di cogliere il cambiamento e sfruttarlo per superare le avversità, creando nuove opportunità alle quali prima non c’era bisogno di pensare. E questo è stato il primo passo verso l’innovazione. Ma cosa significa effettivamente fare rete in Consimm? E’ davvero un’opportunità?


In effetti, sì ci dice il Presidente del Consorzio Consimm Pasquale Aiello. E’ una scelta che fanno oggi milioni di aziende, imprenditori e professionisti per migliorarsi, per crescere e per continuare a competere in nuovi mercati oltre che in quelli esistenti. La collaborazione tra queste figure rappresenta uno dei principali elementi per aumentare la capacità di innovazione e facilitare lo sviluppo di nuove idee. In questo modo, si stimola la crescita della propria attività.


Fare rete è sinonimo di condivisione. Di conoscenze, di competenze, di contatti. Lo scopo è raggiungere un obiettivo comune: attingere a nuove opportunità di business aumentando il portafoglio di potenziali clienti. Ma vuole anche dire ottimizzare le risorse e le competenze: condividendo servizi e specializzazioni si evita di aumentare le singole strutture e saturare le risorse esistenti.


Ma non rischio di mettermi in concorrenza con le aziende della mia rete?


Dipende. L’aggregazione aziendale è una formula che esiste da moltissimi anni – basti pensare per esempio al consorzio o all’associazione di categoria – ed è nata proprio con l’idea di creare dei gruppi aziendali dello stesso settore dai quali le singole imprese possano trarre dei vantaggi.


La rete fatta bene, non è scontato, si contraddistingue per la trasversalità tra i vari soggetti, garantendo così la non concorrenza tra i membri. Infatti il concetto è proprio quello di creare gruppi formati da imprese o professionisti che provengano da diverse esperienze, in modo che non incontrino ostacoli nell’aiutarsi e nello scambio di opportunità.


Che sia una rete di aziende, una rete di imprenditori, una rete di professionisti, o di tutte e tre le categorie messe insieme, il fondamento è sempre lo stesso: creare una rete di relazioni fatta di più persone, in cui si riceve e si dà reciprocamente. E questa è una grandissima opportunità per le aziende che vogliono incrementare il proprio know how e dare una marcia in più al loro business.


In fin dei conti, si tratta di un metodo strutturato del buon vecchio passaparola, il cosiddetto referral marketing, da sempre lo strumento pubblicitario più potente ed efficace.


E quindi perché non partire proprio dal principio? Dal mezzo che tra i secoli si è sempre rivelato il migliore? Facendone un vero e proprio metodo, definendoci una struttura precisa e funzionante. E’ da qui che nasce la moderna concezione del fare rete di Consimm.


Segreteria Consimm
www.consimm.org

05/08/2019

Buone vacanze 2019 - Consorzio Consimm Agenzie Immobiliari

Carissimi Soci, Partners e Collaboratori,
in occasione dei saluti per le prossime vacanze estive sentiamo di dover manifestare il nostro più sincero ringraziamento per la collaborazione ed il lavoro svolto durante il corso di quest’anno.
Il ringraziamento è doveroso nei confronti di Voi tutti, da chi ha scelto da anni di starci accanto a chi solo da poco ha deciso di mettersi in gioco con noi, di accettare la sfida di far bene insieme.
Grazie di scegliere quotidianamente il nostro Consorzio, i nostri servizi, il nostro lavoro. Abbiamo cercato anche in quest’anno di offrire dei servizi innovativi, che fossero al passo con i tempi, in modo da creare un sistema operativo funzionante e che sapesse rispondere a tutte le esigenze dei nostri clienti.
Abbiamo lavorato duramente per raggiungere gli obiettivi prefissati, ci siamo adeguati alle nuove normative, abbiamo instaurato importanti collaborazioni per poter fornire nuove opportunità, abbiamo saputo cogliere le occasioni lavorative che avrebbero potuto aprirci nuove strade, abbiamo creduto nel nostro lavoro.
Ma tutto questo da solo non poteva essere sufficiente, infatti è soprattutto grazie al vostro sostegno e alla vostra fiducia se siamo riusciti a raggiungere i risultati sperati e a realizzare i nostri/vostri obiettivi.
Proprio per i risultati ottenuti, il Consorzio Consimm ha deciso di fermarsi per qualche giorno nel mese di agosto ,i nostri uffici amministrativi rimarranno chiusi dal 12 al 22 agosto,mentre la Segreteria per la ricezione di richieste immobiliari continuera' ad essere attiva dalle ore 9.00 alle ore 19,30 come sempre, salvo che nei giorni pre-festivi e festivi, che attraverso la tecnologia artificiale, andremo a registrare il numero del chiamante per poi ricontattarlo successivamente.
Quello che invece vogliamo augurare a Voi per queste vacanze estive, è che sappiate mettere da parte il lavoro, anche solo per qualche giorno, e riusciate staccare la spina, così da recuperare le energie necessarie per poi rimettersi in moto in vista degli impegni autunnali.
Con Affetto e stima
Buone Vacanze
Pasquale Aiello
Presidente Consorzio Consimm

24/07/2019

Point Consimm City piu' opportunita' di Business per l'Agenzia

L’agenzia immobiliare cambierà così: tra Affitti brevi, Mutui e Manutenzione - dal IlSole 24ORE.

Mai come in questo 2019 la categoria si trova di fronte alla necessità di una rapida evoluzione, pressata da un mix di novità legislative e da una concorrenza delle agenzie online che sono destinate a crescere. «Tutto sta nella prospettiva con cui si guarda il mercato. Per noi le novità sono sinonimo di opportunità» ragiona così Pasquale Aiello Presidente della Consimm Agenzie immobiliari per l'Italia.

LE NUOVE NORME

La Legge Europea di recente approvazione (legge 3 maggio 2019, n. 37) ha aperto il mercato, facendo cadere molte delle incompatibilità che vincolavano l’accesso alla professione, ma che d’altro canto chiudevano anche molti spazi di manovra. Che cosa cambia, nella pratica? In sintesi, oggi si possono fornire tanti servizi accessori alla sola intermediazione, senza paura di cadere in conflitto d’interessi. Servizi che prima erano esternalizzati oppure venivano svolti (e retribuiti) in maniera poco trasparente. «Una delle più promettenti è la gestione delle locazioni, in tutte le loro forme, sia brevi sia a lungo termine» prosegue il Presidente di Consimm.

L’intelligenza artificiale rivoluziona il real estate. Nel proptech mondiale 4,5 mld di dollari nel 2020. «Manutenzione, piccoli interventi di ristrutturazione, check-in e check-out degli ospiti fino alle pulizie e al cambio biancheria, tutto può essere regolarmente fatturato senza bisogno di appaltarlo in esterno. Inoltre l’agente, a patto ovviamente di possederne i requisiti, può essere un consulente del credito, può offrire una polizza assicurativa. E ancora, svolgere l’attività di valutatore e certificatore in forma imprenditoriale e mettersi a disposizione delle banche nella concessione di mutui», aggiunge Pasquale Aiello.

NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO

Ma come si fa a fare tutto? «Non si può, infatti nessuno invita gli agenti a svolgere cinque o sei mestieri diversi. La strada giusta è quella dell’agenzia di servizi immobiliari integrati, uno spazio fisico in cui il cliente possa trovare tutte le figure di riferimento per la sua esigenza, che sono però dipendenti o collaboratori dell'agente».

Ci vuole organizzazione, ma noi siamo già in grado di farlo . I nostri Point Agency City avendo alle spalle il Consorzio Consimm vuol essere in Italia la prima Agenzia di Servizi Immobiliari Integrati Territoriale , appena approvata la legge abbiamo riorganizzato le Agenzie Point Consimm sul territorio creando una divisione per ogni settore. C'è un reparto tecnico, con un Geometra che si occupa di proporre soluzioni di ristrutturazione ai clienti che mettono in vendita l’immobile , verificando anche , che l'immobile che sia urbanisticamente commerciabile . L' agente Immobiliare per intermediare immobili , un reparto marketing per profilare clienti e valorizzare nel web le case gestite delle nostre Agenzie .
Ci stiamo attrezzando per la gestione delle locazioni brevi anche a distanza e Infine, grazie a un mediatore creditizio, il potenziale acquirente, quando viene da noi, può sapere subito se e quanto sia finanziabile, senza iniziare il giro delle banche. Tutti servizi che ora possono essere fatturati con la medesima partita Iva e che il cliente apprezza perché risparmia tempo.
Molti ci hanno definito "la rete dell'anno" ma noi con passione ,lealtà e spirito di collaborazione cerchiamo tutti i giorni di accompagnare il cliente all'acquisto della propria casa con serenita' e tranquillita' ,garantendo a loro un servizio impeccabile sotto tutti gli aspetti sia a livello di consulenza che operativo ,solo così possiamo realmente esser utili e fondamentali in questo mercato in quanto solo chi sapra' offrire un servizio di qualita'ricevera' soddisfazione dal mercato.

02/07/2019

ASSEMBLEA SOCI CONSIMM 28 GIUGNO 2019 LE NEWS

Il lavoro..i sacrifici,l'etica e la correttezza...con il tempo vengono ripagati....a dimostrazione che ....l'insieme è sempre più del valore di un singolo....
Con queste parole il Presidente Pasquale Aiello avvia il discorso ai Soci tenuti ad approvare la chiusura di bilancio 2018 ed approvazione preventivo anno 2019.
Prosegue quindi il progetto del Consorzio Consimm che all'Assemblea Annuale del 28 giugno scorso nella Sede di Prato ha illustrato cio' che è stato fatto sino ad oggi e qual'è la strada da percorrere nel prossimo biennio.
Siamo l'unico progetto immobiliare sul mercato italiano a lavorare per gli interessi delle Agenzie Immobiliari prosegue il Presidente Aiello perche' vogliamo che l'Agenzia Consorziata sia un punto di riferimento per tutti quei clienti che hanno un'esigenza immobiliare
42 Agenzie Immobiliari in Italia unite,compatte e coese pronte all'evoluzione di questo mercato che con la nuova normativa potranno divenire realmente delle Agenzie di servizi immobiliari integrati avendo a disposizione , come valore aggiunto , una Segreteria Centralizzata che lavora al fianco degli Agenti dando supporto ed assistenza in tempo reale sempre.
Nell'ottica della nuova normativa torneremo dal notaio per far modificare lo statuto consortile per far si che possiamo ampliare i servizi ed aprire le porte a nuovi soci , dunque piu' forti e piu' servizi al vantaggio delle Agenzie Consorziate.
Segreteria Amministrativa
CONSIMM

01/07/2019

Consimm - Agenzie Immobiliari Consorziate per l'Italia

L’agente del futuro sarà un consulente specializzato e iper tecnologico. E la sua agenzia, un “negozio” multi servizi dove esaudire ogni necessità legata agli immobili, acquistati come abitazione o come investimento. Mai come in questo 2019 la categoria si trova di fronte alla necessità di una rapida evoluzione, pressata da un mix di novità legislative e da una concorrenza delle agenzie online che sono destinate a crescere. «Tutto sta nella prospettiva con cui si guarda il mercato. Per noi le novità sono sinonimo di opportunità» ragiona Gian Battista Baccarini, presidente della Fiaip, una delle principali associazioni di categoria del settore.
Le nuove norme
La Legge Europea di recente approvazione (legge 3 maggio 2019, n. 37) ha aperto il mercato, facendo cadere molte delle incompatibilità che vincolavano l’accesso alla professione, ma che d’altro canto chiudevano anche molti spazi di manovra. Che cosa cambia, nella pratica? In sintesi, oggi si possono fornire tanti servizi accessori alla sola intermediazione, senza paura di cadere in conflitto d’interessi. Servizi che prima erano esternalizzati oppure venivano svolti (e retribuiti) in maniera poco trasparente. «Una delle più promettenti è la gestione delle locazioni, in tutte le loro forme, sia brevi sia a lungo termine» prosegue Baccarini.
«Manutenzione, piccoli interventi di ristrutturazione, check-in e check-out degli ospiti fino alle pulizie e al cambio biancheria, tutto può essere regolarmente fatturato senza bisogno di appaltarlo in esterno. Inoltre l’agente, a patto ovviamente di possederne i requisiti, può essere un consulente del credito, può offrire una polizza assicurativa. E ancora, svolgere l’attività di valutatore e certificatore in forma imprenditoriale e mettersi a disposizione delle banche nella concessione di mutui», aggiunge Baccarini.
Nuovo modello organizzativo
Ma come si fa a fare tutto? «Non si può, infatti nessuno invita gli agenti a svolgere cinque o sei mestieri diversi. La strada giusta è quella dell’agenzia multidisciplinare, uno spazio fisico in cui il cliente possa trovare tutte le figure di riferimento per la sua esigenza, che sono però dipendenti o collaboratori dell'agente». Ci vuole organizzazione, ma in tanti si stanno già attrezzando. Come testimonia ad esempio Stefano Nursi, 46 anni, titolare di un’agenzia a Trieste. «Partivo da una situazione piuttosto strutturata, con un team di 10 collaboratori, e appena approvata la legge ho riorganizzato l’agenzia accentuando la divisione per settori. C'è un reparto tecnico, con un architetto che si occupa di proporre soluzioni di ristrutturazione ai clienti che mettono in vendita l’immobile. Io, oltre che agente, sono iscritto come tecnico del Tribunale quindi posso eseguire vere e proprie perizie sull’immobile, non solo semplici verifiche ipocatastali. Ci stiamo attrezzando per la gestione delle locazioni, soprattutto quelle turistiche, e visto che in questa zona arrivano tanti austriaci e tedeschi ho dovuto predisporre una persona ad hoc, che conosca le lingue. Infine, grazie a un mediatore creditizio, il potenziale acquirente, quando viene da noi, può sapere subito se e quanto sia finanziabile, senza iniziare il giro delle banche. Tutti servizi che ora posso fatturare con la medesima partita Iva e che il cliente apprezza perché risparmia tempo».
Compatibilità in dubbio
Resta un nodo dibattuto, quello della possibilità di essere al contempo agente e amministratore di condominio, binomio al momento proibito, ma che dovrà essere chiarito presto, probabilmente con una circolare attuativa ad hoc. Un recente parere del Mise (documento non vincolante) aveva confermato l'incompatibilità attuale. Ma le associazioni di categoria, Fiaip in primis, in realtà si sono sempre dichiarate fiduciose sulla possibile rimozione di questo paletto, poiché considerano anche l'amministrazione condominiale come uno dei tanti servizi accessori che ora le agenzie possono svolgere. E in effetti, la posizione dell’esecutivo sul tema non è ancora chiara. Il sottosegretario allo Sviluppo economico Dario Galli, rispondendo a una recente interrogazione parlamentare sull’assetto della professione alla luce della nuova legge, ha evitato di entrare nel merito, evidenziando però come lo spirito della 37-2019 sia proprio quello di eliminare clausole di incompatibilità “ormai superate”.
Fonte :ilsole24ore
Segreteria Amministrativa Consimm
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17/06/2019

TRASFORMAZIONE DIGITALE: UNA NECESSITA’ PER LE AGENZIE

La trasformazione digitale è un cambiamento della cultura aziendale, non è una semplice opportunità e una sfida alla quale sono chiamate le Agenzie Immobiliari, ma è un imperativo per ogni realtà aziendale, grande, media e piccola che sia. Perché la trasformazione digitale non può più essere un’opzione.
La verità è che viviamo, subiamo e siamo inevitabilmente protagonisti dei continui e repentini mutamenti di un’epoca che viene considerata, ormai da tutti, come la quarta rivoluzione industriale.
L’interconnessione di persone, organizzazione, processi e oggetti sta infatti cambiando il modo di vivere delle persone, e di fare business, aprendo sempre più nuovi scenari. Per avere un’idea di quanto profondo sia il cambiamento, basti pensare che oltre due miliardi di persone possiedono oggi un sofisticato dispositivo mobile, che 2,5 miliardi di utenti saranno connessi tramite social network entro il 2020, e che ci saranno circa 75 miliardi di dispositivi intelligenti collegati nei prossimi cinque anni. Sono queste le basi della Digital Real Estate.
La trasformazione digitale è quel processo che consiste nell’utilizzare le tecnologie digitali, i nuovi media e canali di comunicazione per innovare e trasformare i processi di business, incrementando così la competitività delle Agenzie.
Il processo di trasformazione digitale al quale stiamo assistendo sta profondamente modificando i concetti e le strategie alle quali eravamo abituati. In particolare sempre più aziende scelgono di abbracciare l’innovazione per aprire nuove frontiere, migliorare il proprio brand ed affermarsi in maniera differente.
Nascono nuove professioni, si modificano i processi di acquisizione e fidelizzazione del cliente così come anche gli stessi prodotti e servizi sono pensati per essere acquistati direttamente online.
In un mondo che cambia velocemente, bisogna restare sempre aggiornati per non rischiare di uscire dal mercato,ecco perche' il Consorzio Consimm da anni supporta la digitalizzazione delle Agenzie Immobiliari proiettando l'Agente Immobiliare all'utilizzo della teconologia artificiale per migliorarne l'immagine ed aumentare le vendite.
Maggiori info su www.consimm.org

30/04/2019

AGENTI IMMOBILIARI : NOVITA' IN VISTA

Nei giorni scorsi la Camera e Senato ha approvato la Legge Europea 2018 (C. 1432-A) che riguarda la riforma della professione di agente immobiliare. Potrebbe trattarsi di una svolta storica? Forse si.
Finalmente le Agenzie Immobiliari diventano multiservizi immobiliari integrati

Cerchiamo piuttosto di capire cosa è emerso finora, tenendo presente che la riforma e' ormai legge.
IN COSA CONSISTE
La disposizione approvata all’art. 2 mira ha sbloccare i divieti che impedivano, fino ad oggi, agli agenti immobiliari di svolgere attività imprenditoriali.
Secondo la norma attuale, infatti, un agente immobiliare non può essere allo stesso tempo un lavoratore dipendente, un imprenditore o un professionista operante in altri settori. Queste regole sono state giudicate eccessive e non necessarie dall’Unione Europea, che ha invitato l’italia a rivedere la normativa in materia.
Si parla non a casso di “caduta delle incompatibilità“, ovvero la possibilità, per le agenzie immobiliari, di trasformarsi in agenzie multiservizi: in questo modo gli agenti immobiliari non sarebbero più dei puri intermediari, ma dei veri e propri fornitori di servizi, in grado di soddisfare ogni necessità di coloro che oggi assistono in investimenti immobiliari o nell’iter di acquisto o affitto di una casa….e dunque anche di una casa vacanze o appartamento per affitti brevi.
L’emendamento al disegno di Legge Europea proposto dal governo e appoggiato dalle opposizioni, cancella di fatto le incompatibilità per queste figure professionali e si pone l’obiettivo di ridefinirne il ruolo. Ecco allora che anche chi opera in settori che sono a stretto contatto con quello immobiliare, potrebbe abbinarvi l’attività di agente.
COSA C’È DI NUOVO PER GLI AGENTI IMMOBILIARI
Gli agenti immobiliari potranno svolgere attività fino ad oggi vietate, nonostante esse debbano essere in ogni caso legate alla gestione di un immobile. Di fatti, rispetto alla versione iniziale del testo di legge in cui la fornitura di servizi veniva espressamente negata, in quella oggetto discussione non si fa più riferimento esplicito a questo aspetto, ovvero all’erogazione di servizi inerenti allo stesso settore, che quindi si ritengono ammessi (amministrazione, gestione della locazione, pulizia, home staging, accoglienza ospiti e consulenti del credito)
L’emendamento, inoltre, vieta l’incrocio tra mediazione immobiliare e attività imprenditoriale e sancisce l’incompatibilità delle professioni diverse da quella di agente immobiliare afferenti allo stesso settore merceologico
Letta in altro modo, questa norma esclude dall’esercizio della mediazione immobiliare i dipendenti di istituti bancari, finanziari, assicurativi, di enti pubblici o privati, ingegneri, architetti, avvocati, commercialisti specializzati nel ramo immobiliare e ogni professione intellettuali in situazioni di conflitto di interesse.
Dunque nuove opportunita' e nuovi business per gli Agenti Immobiliari che vorranno cogliere i vantaggi di tale modifica che onestamente era priva di ogni logica Professionale .
Pasquale Aiello Presidente del Consorzio Consimm si ritiene soddisfatto di tale modifica in quanto la partecipazione al nostro Consorzio diventa realmente un'opportunita' per tutte quelle Agenzie che vogliono aumentare i servizi/profitti da offrire alla propria clientela avendo convenzioni esclusive con i maggiori gruppi immobiliari presenti sul territorio nazionale ed europeo.

Segreteria Centralizzata Consimm
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08/04/2019

Esistono 3 livelli su cui si basa il successo di una Agenzia

Chiunque gestisca la propria attività, il proprio business e il proprio lavoro sa che i clienti sono la colonna portante di tutto. So un po’ come la nostra spina dorsale, perché sorreggono il successo dell'Agenzia e dell’imprenditore.

Esistono 3 livelli su cui si basa il successo di un’attività e sono:

1° Livello - Acquisizione del cliente
2° Livello - Soddisfazione del cliente
3° Livello - Felicità del cliente

Ora senza soffermarci troppo sul 2° e 3° livello che sono semplicemente la conseguenza di un lavoro ben fatto e che abbia portato il tuo cliente dalla situazione attuale a quella desiderata, il difficile al giorno d’oggi risiede proprio al primo livello…perché ovviamente, No Clienti no Business.
Il problema principale risiede nel fatto che ogni tipologia di Azienda, attività ecc ha bisogno di allearsi con le nuove tecnologie di questa era informatica se vuole realmente mettere il turbo a ciò che svolge ogni singolo giorno, ma ovviamente tutto ciò viene ignorato.
Radicati in “metodologie obsolete e antiche come la città di Roma” si preferisce continuare a fare le stesse azioni di sempre piuttosto che accettare il fatto che sia arrivato il momento di evolversi.
Fortunatamente oggi riuscire a creare questa alleanza informatica/tecnologica sta diventando sempre più accessibile e facile da implementare (se si sa cosa fare ovviamente) tanto che piccole agenzie e imprenditori stanno realizzando quanto sia preziosa la tecnologia.
Non sto parlando solo di creare un Metodo che ti permetta di acquisire clienti ogni giorno (che dovrebbe essere la normalità), ma sto ragionando a 360°, proprio perché ciò che spesso viene dimenticato o ignorato è il fatto che le tecnologie di oggi ti permettono un coinvolgimento 24/7 con dei clienti di qualità e alto-spendenti.
Quello che devi capire è che se realmente vuoi raggiungere il successo con la tua agenzia , hai bisogno di una presenza radicata nel Mondo del Web affinché il tuo potenziale cliente possa trovarti in qualsiasi momento per informazioni e ovviamente per acquistare il tuo prodotto/servizio.
E' inutile girarci attorno, questa era informatica se sfruttata al meglio può realmente permetterti di diventare leader del tuo settore, raggiungendo il successo che meriti.
Ecco perche' la segreteria del Consorzio Consimm diventa essenziale per aiutarti e supportare la tua crescita , svariati professionisti ,ognuno con le proprie competenze, fanno si che ogni Agenzia Aderente sia ben visibile nei Social ed utilizzi al meglio le tecnologie artificiali del settore ,studiando ed attuando la migliore strategia commerciale per la tua Agenzia, cercando di garantire SEMPRE una diminuzione dei costi vivi di agenzie ed un'aumento delle vendite di almeno del 20% gia' dal primo anno di adesione.
Maggiori info su www.consimm.org

02/04/2019

Decreto crescita 2019, le misure in arrivo per il settore

Il governo è al lavoro sul cosiddetto "decreto crescita" che tra le diverse misure, contiene alcune che riguardano da vicino il settore immobiliare.
Vediamo quali sono, secondo le ultime anticipazioni fornite dai nostri collaboratori di condominioweb

Nuove risorse per il Fondo di garanzia per la prima casa.Il rifinanziamento ammonta a 200 milioni nel 2019.
La norma prevede la riduzione degli accantonamenti a copertura del rischio passando dal 10% all'8% dell'importo garantito.
Bonus per la valorizzazione dell'edilizia. Le imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che acquistano e, entro i successivi 10 anni, demoliscono e ricostruiscono l'edificio potranno beneficiare di diversi incentivi: una tantum di 200 euro per l'imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale; possibilità di variazione volumetrica e alienazione rispetto al fabbricato preesistente. Dunque, saranno agevolati con l'applicazione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna, i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, provvedano alla loro demolizione e ricostruzione, anche con variazione della volumetria, e alla loro alienazione.
Semplificazioni per l'edilizia privata. Da quanto appreso, in linea generale, saranno velocizzate le autorizzazioni della Soprintendenza per gli interventi sui beni culturali di proprietà privata.Previsti anche rimedi alla giurisprudenza "taglia-palazzi" e l'adeguamento del vincolo storico su palazzi con più di 50 anni.
Sismabonus. La bozza propone "l'estensione alle zone 2 e 3 del bonus previsto solo per gli edifici in zona 1".In mancanza di chiare specificazioni, probabilmente, dovrebbe trattarsi dell'agevolazione per l'acquisto di case antisismiche, non di quello per la realizzazione dei lavori di adeguamento o miglioramento antisismico. Quest'ultimo è già attivo per le zone classificate a rischio 1, 2 e 3.
Bonus efficienza energetica. Il decreto prevede l'equiparazione delle ESCo (impresa in grado di fornire tutti i servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare un intervento di efficienza energetica) ai proprietari degli immobili. Le ESCo, secondo le intenzioni della norma, potrebbero diventare direttamente titolari della detrazione.
Imu sui capannoni. Aumenterà la deducibilità dell'Imu sugli immobili strumentali delle imprese, attualmente fissata al 40%. La bozza non indica però la misura dell'aumento.


Fonte: https://www.condominioweb.com/decreto-crescita.15727

09/01/2019

L'acquisto programmato vediamo di cosa si tratta

L'acquisto programmato: una valida alternativa al mutuo Acquistare casa, con una valida alternativa, all'ormai impossibile ed irraggiungibile mutuo? È possibile. Esiste infatti un particolare espediente che permette di abitare da subito l'appartamento che ci piace ed il cui acconto iniziale varierebbe dal 6 al 10% del prezzo dell'immobile.

Ma di cosa si tratta?

Oggi vi parliamo dell'acquisto programmato.
Di cosa si tratta
Visto che gli Istituti di credito non concedono mutui al 100% del valore della casa, è difficile che il mutuatario riesca ad acquistare casa. Occorrerebbe mettere da parte almeno un 30% del suo valore. Una formula alternativa potrebbe essere l'acquisto programmato.
L'Acquisto Programmato consente, dopo aver dato un acconto iniziale compreso generalmente fra il 6% e il 10% del prezzo dell'immobile, di dilazionare il pagamento di un ulteriore acconto in un massimo di 36 mesi, con delle “rate” mensili da pagare al venditore.
Facciamo un esempio: Ipotizzando una rata mensile di 600,00 euro per 36 mesi, l'acconto dilazionato corrisponde a 21.600,00 euro.
Su l'acquisto di un appartamento da 150.000,00 euro, con un acconto iniziale di 9.000,00 euro (corrispondenti al 6% del prezzo), ciò consentirebbe di arrivare alla stipula del rogito notarile, dopo tre anni, avendo già pagato al venditore 30.600,00 euro.
L'importo restante, 119.400,00 euro, corrisponde circa all'80% di 150.000,00.
Diminuire l'importo di mutuo da richiedere alla banca e rientrare nell'80% non vuol dire solo poter materialmente ottenere un finanziamento, significa anche abbassare notevolmente la rata mensile e risparmiare parecchio in termini di interessi.
D'altra parte, per chi vende, significa potersi inserire in quella “fetta di mercato” di persone che pur avendo qualche risparmio da parte, pur avendo la volontà di acquistare, non possono a causa delle condizioni imposte dalle banche e sono costretti a cercare una casa in affitto.
Come funziona
Nel preliminare viene bloccato il prezzo dell'immobile, che non potrà subire alcuna variazione per l'intera validità del contratto, viene stabilito l'importo delle rate mensili che verranno versate al Venditore a titolo di caparra confirmatoria e vengono stabiliti i tempi entro cui effettuare il Rogito Notarile. Contestualmente alla firma del preliminare l'Acquirente versa un primo acconto corrispondente in genere al 10% del prezzo dell'immobile.
Tale acconto verrà in parte imputato a titolo di caparra confirmatoria e in parte imputato a titolo di acconto prezzo, secondo le percentuali stabilite col Venditore all'interno del preliminare stesso (generalmente la suddivisione è al 50%).
La suddivisione consente all'Acquirente di recuperare la percentuale di acconto versata a titolo di acconto prezzo, nel caso in cui alla scadenza del preliminare non si possa procedere al rogito definitivo. Il Venditore in questo caso sarà autorizzato a trattenere tutte le somme versate a titolo di caparra confirmatoria (oltre alla percentuale di acconto iniziale, anche tutte le rate mensili).
Il preliminare di compravendita viene trascritto dal Notaio.
La trascrizione, dalla durata massima di 36 mesi, è una tutela fondamentale in favore di entrambe le Parti.
Contestualmente alla firma del preliminare di compravendita, il Venditore consegna le chiavi dell'immobile all'Acquirente.
Il vantaggio principale dell'Acquisto Programmato consiste nella possibilità di abitare l'immobile a partire dalla firma del Preliminare di Compravendita.
In questo modo l'acquirente ha la possibilità di evitare lo spreco di denaro derivante dall'affitto.
Le spese di gestione ordinarie dell'immobile ricadono sull'acquirente (spese condominiali, TARES, fornitura elettrica, idrica, gas, etc.) consentendo al venditore un notevole risparmio sui costi di gestione.
Il preliminare di compravendita non produce effetti traslativi della proprietà: fino al Rogito Notarile il proprietario dell'immobile è il venditore.
Il venditore dovrà comunicare alle autorità competenti la cessione del fabbricato.
Per l'intera durata del preliminare, secondo gli accordi stabiliti, l'acquirente versa al venditore (e a nessun altro!) le rate mensili stabilite che andranno a costituire caparra confirmatoria e a scorporarsi interamente dal prezzo dell'immobile.
Tutte le rate versate devono essere tracciabili: il Notaio dovrà essere in grado, nel Rogito Notarile, di avere gli estremi di pagamento di ciascuna rata versata.
Le rate devono quindi essere versate attraverso bonifico bancario o assegno e l'acquirente deve avere cura di conservare meticolosamente una copia di tutti i versamenti effettuati. Non sono ammessi pagamenti in contanti.
Le rate mensili sono una caparra confirmatoria: non devono essere assolutamente confuse con un canone di affitto.
L'Acquisto Programmato non ha nulla a che vedere con l'affitto: si tratta di una vera e propria compravendita.
Affinché l'Acquisto Programmato sia efficace, l'importo versato complessivamente attraverso le rate mensili deve essere pari ad almeno il 10% del prezzo dell'immobile (o comunque la somma di acconto iniziale e rate deve essere almeno pari al 20% del prezzo dell'immobile, perché il saldo sia pari o inferiore all'80%).
Ciò è necessario per rientrare, al termine del periodo di versamento delle rate, in un importo rimanente che deve essere al massimo pari all'80% del prezzo (e dunque finanziabile attraverso l'intervento di un istituto bancario).
Circa 12 mesi prima della scadenza del preliminare, l'acquirente deve iniziare a "sondare il terreno" presso gli istituti bancari, nel caso per procedere al saldo del prezzo intenda avvalersi di un mutuo.
L'importo da finanziare corrisponderà a un massimo dell'80% del prezzo dell'immobile, con un notevole risparmio in termini di rata mensile e interessi da versare all'istituto mutuante.
È importante muoversi per tempo ed evitare di rimandare il tutto a pochi mesi dalla scadenza: i tempi di erogazione di un mutuo variano a seconda dell'istituto a cui si rivolge e inoltre in caso di problemi di qualsiasi natura si avrà il tempo necessario per correre ai ripari.
Entro i termini stabiliti si procede quindi al saldo del prezzo contestualmente alla stipula del Rogito Notarile: da quel momento l'acquirente diventerà proprietario dell'immobile e il venditore incasserà le somme rimanenti concludendo l'operazione.
Alla stipula del Rogito Notarile verranno corrisposti al Notaio gli importi delle spese rimanenti relative all'acquisto dell'immobile. Vantaggi per chi compra L'Acquisto Programmato è un vero e proprio acquisto e come tale va trattato. Chi decide di avvalersi di questa formula, se per il saldo finale ha intenzione di avvalersi di un mutuo ipotecario, deve essere in grado di poter accedere a un mutuo. A tal proposito è indispensabile effettuare delle consulenze con gli istituti bancari prima di avvalersi dell'Acquisto Programmato.
L'acquirente che utilizza questo metodo deve essere in possesso di tutte le caratteristiche richieste dalle banche per la concessione di un mutuo.
Ciò in cui interviene l'Acquisto Programmato è l'importo di mutuo da richiedere e, nello specifico, l'LTV (Loan to Value, ossia il rapporto tra il valore dell'immobile e l'importo di mutuo richiesto).
La maggior parte degli istituti bancari sono disposti a finanziare fino all'80% del valore dell'immobile.
Per questo motivo, per poter procedere a un acquisto convenzionale, l'acquirente deve possedere il 20% restante oltre alle somme necessarie per far fronte alle spese (in genere attorno al 10% del prezzo).
L'Acquisto Programmato interviene nel caso in cui il problema sia l'importo di mutuo che la banca è disposto a concedere in rapporto al prezzo dell'immobile.
Le rate mensili consentono di abbattere notevolmente l'importo di mutuo da richiedere e rientrare nei parametri per i quali la banca è disposta a concedere un mutuo.
Per poter usufruire dell'Acquisto Programmato è necessario possedere, oltre ai requisiti per l'accesso a un mutuo, una somma iniziale che in genere varia, includendo le spese iniziali, fra il 14% e il 16% del prezzo dell'immobile.
Un notevole passo avanti rispetto al 30% circa necessario con l'acquisto convenzionale.
Inoltre richiedere un importo di mutuo inferiore significa abbattere notevolmente gli interessi versati e pagare una rata mensile più bassa per l'intera durata del mutuo stesso.
Vendere un immobile, in questo periodo, richiede molta pazienza e tempi più o meno lunghi a seconda della tipologia e della fascia di prezzo in cui l'immobile si colloca.
Per questo motivo, oggi più che mai, è fortemente sconsigliato "bloccare" un immobile prima di aver venduto il proprio.
L'Acquisto Programmato è una soluzione a questo problema: i 36 mesi che intercorrono fra la firma del preliminare e il rogito notarile consentono di vendere il proprio immobile con calma e alle migliori condizioni possibili.
Avere da parte una somma di denaro che consenta di far fronte alle piccole o grandi emergenze che la vita quotidiana mette davanti è, per molte persone, un punto fermo nella politica di conduzione familiare.
Le somme iniziali necessarie per acquistare un immobile attraverso l'Acquisto Programmato sono circa la metà di quelle necessarie con un acquisto convenzionale.
Questo permette di investire una quantità limitata di risparmi, senza dovere necessariamente dare fondo alle proprie riserve economiche.
Semplicità, tranquillità e trasparenza sono i punti cardine su cui si basa l'Acquisto Programmato.


Segreteria Consimm

07/12/2018

Lo spirito di squadra:quando lavorare in team risulta vincente

Uno stormo di uccelli è efficientissimo. Grazie alla struttura a V ogni volatile che non sta in testa riceve una spinta aerodinamica che riduce la sua fatica di circa l’80%.

Durante il volo gli uccelli si alternano nel ruolo di “punta” che fende l’aria; quando uno è stanco un altro prende il suo posto nel giro di qualche istante. Se per caso uno di loro si sente male, altri due uccelli scendono a terra con lui e non lo lasciano solo.

Il nostro CONSORZIO spinge moltissimo allo spirito di squadra e al lavoro in team. Non solo per l’efficienza che ne deriva, ma soprattutto per l’efficacia. Lavorare insieme consente a ogni individuo del gruppo di partecipare e collaborare, portando idee, opinioni, nuovi punti di vista.

L’aggregazione è il futuro degli studi IMMOBILIARI professionali; solo chi saprà creare struttura uscirà vincente e riuscirà a rispondere adeguatamente alle nuove esigenze che il mercato chiede giorno dopo giorno.

Si badi bene che l’aggregazione non deve essere solo un modo per dividere costi e ricavi. C’è sicuramente anche questo aspetto da considerare, ma non è il più importante.

L’unione delle competenze, specie se attuata in modo trasversale, offre al cliente un interlocutore unico, compatto e autorevole.

Questo è quello che il cliente moderno vuole; per far fronte alle nuove esigenze territoriali, dimensionali e di specializzazione è necessario collaborare ed aggregarsi.

Il CONSORZIO CONSIMM sta spingendo moltissimo in questa direzione e le partnership instaurate consentono alle Agenzie Immobiliari di essere – già da oggi – pronte per le sfide che il futuro ci prospetterà.

07/12/2018

Lo spirito di squadra:quando lavorare in team risulta vincente

Uno stormo di uccelli è efficientissimo. Grazie alla struttura a V ogni volatile che non sta in testa riceve una spinta aerodinamica che riduce la sua fatica di circa l’80%.

Durante il volo gli uccelli si alternano nel ruolo di “punta” che fende l’aria; quando uno è stanco un altro prende il suo posto nel giro di qualche istante. Se per caso uno di loro si sente male, altri due uccelli scendono a terra con lui e non lo lasciano solo.

Il nostro CONSORZIO spinge moltissimo allo spirito di squadra e al lavoro in team. Non solo per l’efficienza che ne deriva, ma soprattutto per l’efficacia. Lavorare insieme consente a ogni individuo del gruppo di partecipare e collaborare, portando idee, opinioni, nuovi punti di vista.

L’aggregazione è il futuro degli studi IMMOBILIARI professionali; solo chi saprà creare struttura uscirà vincente e riuscirà a rispondere adeguatamente alle nuove esigenze che il mercato chiede giorno dopo giorno.

Si badi bene che l’aggregazione non deve essere solo un modo per dividere costi e ricavi. C’è sicuramente anche questo aspetto da considerare, ma non è il più importante.

L’unione delle competenze, specie se attuata in modo trasversale, offre al cliente un interlocutore unico, compatto e autorevole.

Questo è quello che il cliente moderno vuole; per far fronte alle nuove esigenze territoriali, dimensionali e di specializzazione è necessario collaborare ed aggregarsi.

Il CONSORZIO CONSIMM sta spingendo moltissimo in questa direzione e le partnership instaurate consentono alle Agenzie Immobiliari di essere – già da oggi – pronte per le sfide che il futuro ci prospetterà.

20/11/2018

RESTO AL SUD 2019: FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER AGENTI IMM.

Resto al Sud 2019 è finalmente partito!
Tante le novità previste da questo nuovo bando che prevede anche una quota di fondo perduto molto elevata. Vediamo insieme in cosa consiste questa nuova grande opportunità per i giovani del meridione che vogliono fare impresa.

COS’È RESTO AL SUD 2019 E A CHI SI RIVOLGE

Secondo il rapporto Italiani nel Mondo 2017, negli ultimi anni è aumentato drammaticamente il flusso degli italiani che decidono di andare via. Più della metà di quelli che decidono di lasciare lo stivale sono meridionali e per circa il 40% si è trattato di giovani di età compresa tra 18 e 46 anni non compiuti (dal 2019 l’eta massima è stata infatti portata da 35 a 45 anni).
Per cercare di arginare questo fenomeno preoccupante, il Ministero per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno ha istituito un nuovo incentivo volto a favorire lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nel meridione: Resto al Sud 2019.
Grazie a questo nuovo bando, i giovani meridionali che desiderano intraprendere una nuova iniziativa imprenditoriale e sognano di poter restare al sud hanno una nuova grande opportunità da poter sfruttare..

Dai 50.000€ ai 200.000€ per aprire una nuova attività imprenditoriale!


REQUISITI PER PARTECIPARE AL BANDO RESTO AL SUD 2019

Per poter partecipare al bando è necessario avere i seguenti requisiti:
Età compresa tra i 18 e i 46 anni (non compiuti). Residenza in una delle regioni del sud italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
NON essere titolari di una p.iva “attiva” prima del 21 giugno 2017;
NON risultare beneficiario di altre agevolazioni nazionali per l’auto-imprenditorialità nell’ultimo triennio.
La domanda può essere effettuata da un soggetto singolo che da più individui (che abbiano già costituito una società successivamente alla data del 21 giugno 2017 o che siano in procinto di farlo). Possono quindi accedervi sia le imprese individuali che le società (cooperative incluse). Ovviamente, i beneficiari del finanziamento dovranno mantenere la residenza o la sede legale nella regione indicata nella domanda stessa.

LE AGEVOLAZIONI A FONDO PERDUTO E A TASSO AGEVOLATO PREVISTE

I finanziamenti possono arrivare ad un massimo di 50.000 euro a soggetto, il tetto massimo può salire fino a 200.000 euro se la domanda viene presentata da più soggetti facenti riferimento al medesimo progetto.
Agevolazioni previste

Le agevolazioni consistono in un finanziamento a copertura del 100% delle spese, articolato in:
un contributo a fondo perduto fino al 35% del programma di spesa;
un finanziamento bancario, del 65%, concesso da un istituto di credito aderente alla convenzione tra Invitalia e ABI.
Il finanziamento bancario deve essere restituito in 8 anni e beneficia di un contributo in conto interessi che copre integralmente gli interessi del finanziamento.

Spese che possono essere finanziate
Interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili per un massimo del 30% del programma di spesa;
macchinari, impianti, attrezzature nuove e arredamenti;
software gestionali (anche in cloud) e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione (TIC); altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, garanzie assicurative, ecc.) per un massimo del 20% del programma di spesa.

Spese che NON possono essere finanziate
NON possono essere acquistati Immobili (Case, terreni, ecc.);
NON possono essere acquistate automobili, furgoni, ecc. (tranne alcune rare eccezioni da verificare);
Simulazione fondo perduto

Segue una simulazione dell’importo a fondo perduto che è possibile ottenere con il bando resto al sud.
SIMULAZIONE

Importo richiesto a finanziamento 50.000€
Importo a fondo perduto 17.500€
Importo da restituire 32.500€
QUALI SONO LE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI FINANZIABILI CON RESTO AL SUD 2019? E QUELLE NON FINANZIABILI?

Attività finanziabili
Grazie al bando resto al sud 2019 è possibile avviare iniziative imprenditoriali per:
la produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
la fornitura di servizi alle imprese e alle persone (es. assistenza agli anziani);
il turismo (es. B&B, Affittacamere, Lidi, ecc.). erogazione di servizi professionali (si, ora anche i liberi professionisti possono partecipare);
* Sono escluse dal finanziamento le attività di solo commercio al dettaglio o all’ingrosso.

Attività non finanziabili
Così come previsto dalla circolare 22 dicembre 2017 n. 33 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le attività non sono quelle:
Commerciali: sia al dettaglio che all’ingrosso (semplice compra-vendita);
Immobiliare ed Edilizia: tutte le attività legate all’immobiliare e all’edilizia (ad esclusione dell’affitto e gestione degli stessi), si ricorda che non è possibile acquistare immobili;
Agricole: Coltivazioni agricole, Silvicoltura, Allevamento di animali.
Se stai pensando di aprire una pizzeria, un pub, un bar, una paninoteca o altro, è bene sapere che alcune di queste attività sono finanziabili! Sono infatti presenti delle eccezioni.

QUALI SOLO LE “SPESE” ESCLUSE DALLE AGEVOLAZIONI?

E’ bene sapere che le agevolazioni non coprono tutte le spese, in particolare non coprono:
è assolutamente escluso l’acquisto di beni immobili (case, terreni, ecc.);
i beni di proprietà di uno o più soci del beneficiario e dei parenti o affini dei soci entro il terzo grado;
la “sostituzione” di impianti, macchinari e attrezzature; beni usati;
i “contratto chiavi in mano”;
le spese notarili, le imposte e le tasse;
l’acquisto di automezzi, ad eccezioni di quelli strettamente necessari al tipo di attività;
la progettazione e le consulenze per la realizzazione e presentazione del progetto;
la retribuzione dei dipendenti o dei soci;
Segreteria Centralizzata Consimm rimane a disposizione per ogni tipo di consulenza a riguardo.
www.consimm.org
Agenzie Immobiliari Consorziate per l'Italia

27/09/2018

COME COMPORTARSI IN UN AGENZIA IMMOBILIARE "RIDIAMO UN PO'"

COME COMPORTARSI IN UN AGENZIA IMMOBILIARE

Se siete potenziali acquirenti:

1) Non entrate MAI in un’agenzia immobiliare per chiedere il numero di telefono dei proprietari “così li contattate da soli!”, sarebbe come chiedere al pizzaiolo la pasta della pizza per mangiarla a casa GRATIS.
2) Non chiedete di andare in visita prima con la sorella, poi con la figlia e infine con i genitori, chiamate a rapporto tutti risparmierete tempo e benzina.
3) Non cercate di scavalcare l’agente immobiliare aspettando sotto casa il proprietario dopo aver fatto regolare visita, oltre a risponderne nei confronti dell’agente stesso potreste essere accusati di stalking dai proprietari
4) Non chiamate l’agente immobiliare dopo l’orario d’ufficio perché non riuscite a dormire e vi è sorto un dubbio su qualche dettaglio, vi assicuro che spesso è difficile crederlo ma ha anche lui una vita privata!


Se siete proprietari:

1) Non cercate di spacciare l’arredamento della nonna, recentemente defunta (buonanima), per un ricercato stile antico
2) Se non resistete alla tentazione di dare il vostro immobile a più agenzie, evitate di invitarle tutte insieme a vedere l’immobile, tra colleghi si collabora ma, spesso, meno ci vediamo meglio è!
3) Evitate, se non è indispensabile, di presenziare le visite dei potenziali inquilini: mai far notare le cose che piacciono a voi della casa e che voi ritenete le migliori, magari sono proprio quelle che faranno scegliere per il no.
4) Arrendetevi al fatto che l’agente immobiliare sa valutare l’immobile meglio di voi. Se insistete per mantenere il prezzo di 6 anni fa e senza qualche indispensabile ritocco non c’è agente immobilare che tenga!

Segreteria Centralizzata Consimm
www.consimm.org

11/09/2018

Fattura elettronica anche per gli Agenti Immobiliari

Dopo la diffusione della fattura elettronica PA, cioè della fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione, il prossimo grande passo che attende i professionisti e le aziende è l’avvio della fattura elettronica tra soggetti privati, noto come B2B. Dal 2015 è scattato l’obbligo di emettere la fattura elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione (ad esempio ministeri, comuni, regioni, province, forze dell'ordine, università, ecc..):
la Pubblica Amministrazione non può infatti più accettare, e di conseguenza pagare, le fatture cartacee. Inoltre, già dal 1 gennaio 2017 emettere fatture elettroniche è possibile in via del tutto facoltativa anche per i privati. Dal 1° Gennaio 2019 la fattura elettronica diventerà un obbligo esteso anche alle fatture tra privati. Ma la data del 1° gennaio 2019 è stata anticipata in alcune casistiche:
l’obbligo di fattura elettronica è scattato il 1° luglio 2018 per le prestazioni offerte da subappaltatori nei casi di appalto di lavori stipulati con la Pubblica Amministrazione.
Ad esempio, un’impresa di pulizie svolge dei servizi di pulizia dei locali mensa per un’azienda appaltatrice del servizio di refezione scolastica.
L’impresa di pulizie dovrà emettere una fattura elettronica all’azienda di ristorazione, perché si tratta di servizi offerti all’interno di un appalto stipulato con la Pubblica Amministrazione;
l’obbligo di emissione di fattura elettronica è scattato il 1° settembre 2018 nei confronti di viaggiatori stranieri non residenti all’interno dell’Unione Europea per le fatture emesse in ambito tax free shopping. Ad esempio, una turista giapponese in vacanza a Milano acquista una borsa al prezzo di 200 euro.
Per gli acquisti di beni con valore superiore a 155 euro (al lordo dell'IVA) e destinati all'uso personale o familiare, il venditore dovrà emettere la fattura elettronica tax free.
Per tutte le operazioni tra privati, persone fisiche e giuridiche, l’emissione della fattura elettronica obbligatoria scatterà, come già detto, dal 1° gennaio 2019. Tale data varrà anche per la cessione di benzina o gasolio verso imprese private e professionisti, con una proroga quindi di 6 mesi rispetto a quanto era stato inizialmente previsto nella legge di Bilancio 2018.
Sono esenti dall’obbligo solamente i possessori di partita IVA con regime dei minimi o con regime forfettario. Per tutti gli altri soggetti l’unica modalità per poter trasmettere le fatture sarà utilizzare un servizio di fatturazione elettronica che risponda ai requisiti della normativa di riferimento.
Fattura elettronica: come funziona
Con la fattura elettronica le aziende e i professionisti potranno cogliere l’occasione per innovare le proprie procedure di fatturazione. Ma che cos’è la fattura elettronica? Con fattura elettronica si intende un sistema digitale di creazione e trasmissione delle fatture al Sistema di Interscambio.
La fattura elettronica sarà prodotta, trasmessa e conservata secondo il linguaggio standard XML, un linguaggio informatico che permette di gestire in forma elettronica l'intero ciclo di fatturazione. Non resta che scoprire come crearne una: creare una fattura elettronica in autonomia potrebbe risultare complesso, ma affidandosi a un intermediario tutte le operazioni risulteranno semplificate, perché effettuate in automatico dal software, e del tutto trasparenti per il cliente.
Appoggiandosi a un intermediario la compilazione di una fattura elettronica sarà molto simile a quella di una normale fattura cartacea o digitale. Una volta inseriti tutti i dati relativi al cliente e ai prodotti o servizi da fatturare, la fattura elettronica è creata e pronta per essere inviata.
La fattura transita quindi dal Sistema di Interscambio, il punto di passaggio obbligato per tutte le fatture elettroniche e già utilizzato per il recapito delle fatture elettroniche verso la PA. Il Sistema di Interscambio è un sistema informatico, gestito dall'Agenzia delle Entrate, con il compito di:
ricevere le fatture sotto forma di file XML; verificare che il formato del documento ricevuto sia corretto e che i dati inseriti siano completi; inoltrare la fattura elettronica al destinatario.
Affidandoti ai software per la compilazione della fattura, molti passaggi saranno semplificati ulteriormente, poiché, nella maggior parte dei casi, sarà il software stesso a occuparsi di:
Calcolare automaticamente il totale della fattura; Generare il file della fattura nel formato XML (linguaggio complesso e non di uso comune);
Eseguire controlli preventivi affinché l'invio e la ricezione delle fatture vadano a buon fine;
Trasmettere il file generato al Sistema di Interscambio e gestirne le notifiche.
Fattura elettronica: vantaggi per aziende e professionisti Sono molti i vantaggi che aziende e professionisti potranno riscontrare già pochi mesi dopo il passaggio alla fattura elettronica.
Ad esempio, le comunicazioni con gli enti della Pubblica Amministrazione diminuiranno notevolmente. Infatti, alcuni dei vantaggi per chi emette fattura elettronica riguardano:
l’esonero dallo spesometro (proprio come il regime forfettario e dei minimi, chi emette la fattura elettronica sarà esonerato dalla trasmissione delle comunicazioni delle fatture emesse e ricevute);
l’esonero dall'obbligo di comunicare gli acquisti effettuati da operatori di San Marino;
l’esonero dal Modello Intrastat, che consente il monitoraggio da parte dell’Agenzia delle Dogane di tutte le operazioni commerciali di scambio intrattenute tra i soggetti di diversi Stati membri dell'Unione Europea;
l’esonero dalla comunicazione dei dati relativi ai contratti stipulati dalle società di leasing.
Come potrai ben capire, passare alla fattura elettronica renderà superflue molte comunicazioni fino ad ora obbligatorie e vissute con la paura di sbagliare.
Ma i vantaggi non sono finiti: chi emette fattura elettronica avrà il diritto al rimborso IVA in via prioritaria, vale a dire entro solo tre mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale.
Un’altra buona notizia riguarda gli accertamenti fiscali in materia di IVA e di imposte dirette, che saranno ridotti da cinque a quattro anni. Il passaggio alla fattura elettronica ti permetterà inoltre di risparmiare il tempo dedicato a creazione, invio e conservazione di una fattura che, di fatto, diminuirà considerevolmente.
Risparmierai anche spazio, poiché utilizzando un sistema di conservazione digitale non dovrai più stampare e custodire le fatture in grossi faldoni che esigono spazio e il dispiego di enormi quantità di carta: la legge prevede infatti che, proprio come per le fatture cartacee, anche per le fatture elettroniche i documenti siano conservati a norma per 10 anni.
Fattura elettronica:
doveri per aziende e professionisti Il principale dovere per i soggetti IVA (ad esclusione di chi applica il regime dei minimi o il regime forfettario) sarà quello di emettere, gestire e conservare le fatture esclusivamente in formato elettronico.
Oltre al dovere di emettere una fattura elettronica, l’utente ha quindi l’obbligo di conservazione sostitutiva della fattura.
La conservazione sostitutiva è una procedura che garantisce nel tempo la validità legale dei documenti informatici.
Per legge è infatti obbligatoria la conservazione della fattura elettronica per un periodo di 10 anni per permettere di svolgere controlli a distanza di tempo.
Affidandosi a dei servizi di fatturazione elettronica e di conservazione sostitutiva, l’utente non dovrà pensare a come mettersi in regola con l’obbligo di conservazione delle fatture elettroniche.
Ma cosa succede in caso di mancata emissione di una fattura elettronica? Non emettere una fattura elettronica dove invece è necessario comporta una sanzione. Tuttavia, affidandoti ad un software o a un intermediario, le possibilità di errore saranno notevolmente ridotte e, grazie alle notifiche provenienti dal Sistema di Interscambio, potrai accertarti della correttezza della tua fattura elettronica e del fatto che questa sia stata consegnata.
Affidarsi ad un software o a un intermediario ti consentirà quindi di agire in tutta tranquillità e nel rispetto della normativa, senza avere dubbi sulla correttezza delle operazioni e sull’effettiva ricezione delle fatture.

29/08/2018

COSA SONO E COME FUNZIONANO LE CAMPAGNE GOOGLE DSA

Cosa sono le campagne DSA?
Da definizione della Guida di AdWords “con gli annunci DSA – Dinamic Search Ads – della rete di ricerca di Google, gli annunci e le parole chiave vengono generati automaticamente, in base ai contenuti della pagina di destinazione”. In altre parole, si tratta di campagne in cui annunci e keywords non devono essere impostati manualmente dall’inserzionista, ma vengono generati in maniera automatica dall’intelligenza artificiale di Google. Allo stesso modo, l’inserzionista non deve nemmeno preoccuparsi di associare a ciascun annuncio una specifica pagina del proprio sito o una singola scheda prodotto – come è invece tenuto a fare nelle campagne tradizionali – perché anche questa associazione è eseguita in automatico da Google . Quali sono i vantaggi di una campagna DSA?
Aggiornamenti automatici frequenti degli annunci Pubblicazione negli annunci di titoli pertinenti, generati dinamicamente.


Come realizzare una campagna DSA?

Per creare una campagna DSA, bisogna creare una campagna solo rete di ricerca ed abilitare l’opzione “Annunci dinamici della rete di ricerca”. Le opzioni da selezionare manualmente sono poche e riguardano principalmente la località, la lingua e il dominio del proprio sito web.



Targeting

Un altro indizio da dare a Google per la realizzazione dinamica delle campagne riguarda la scelta del target a cui mostrare l’inserzione. Il target viene scelto in base alla potenziale query di ricerca dell’utente. Come detto sopra, Google analizza e indicizza il tuo sito e organizza i contenuti in categorie, che ti verranno proposte per il targeting degli annunci.

Il targeting può essere effettuato a scelta su tutte le pagine del sito o su alcune pagine del sito. In quest’ultimo caso, la copertura della campagna viene definita a partire dalle caratteristiche delle pagine. Le pagine da utilizzare verranno selezionate utilizzando 3 criteri:


URL: utilizza solo pagine del sito con URL che contengono determinate parole
Contenuti della pagina: utilizza solo pagine del sito il cui testo contenga determinate parole
Titolo della pagina: utilizza solo pagine del sito in cui il tag ‘title’ contenga determinate parole
Attraverso questi 3 criteri è possibile anche operare per esclusione, escludendo determinati URL, contenuti e titoli.


Accorgimenti da seguire per realizzare campagne DSA efficaci

Il prerequisito base per delle campagne DSA performanti è quello di disporre di un sito web di qualità e quindi assicurarsi che non ci siano problemi a livello di indicizzazione degli URL del sito. Bisogna poi monitorare con costanza i risultati della campagna, per valutarne l’efficacia ed effettuare eventualmente aggiustamenti in itinere.

03/08/2018

Mutuo o Affitto : perche' conviene comprare casa

Comprare o non comprare? Liberati del padrone di casa, scopri i nostri mutui». La frase è d’impatto e si trova nei cartelloni che pubblicizzano i finanziamenti immobiliari di una banca. Ma, al di là dell’immagine, che presenta un attempato signore intento a contare soldi (in realtà spesso la maggior parte la incassa il Fisco), si tratta di un consiglio fondato? E’ quello che cerchiamo di scoprire provando a mettere a confronto canoni e rate mensili dei mutui. Non c’è mai stato un momento così favorevole per chi vuole comprare casa, grazie all’allineamento fausto di quattro fattori. Primo: i prezzi sono scesi e solo negli ultimi mesi hanno cominciato a dare segnali di lieve risalita. Secondo: a differenza di quanto sta succedendo ai prezzi i canoni di locazione sono in rialzo ovunque e anche dove i valori sono in aumento gli affitti crescono di più. Terzo: i tassi dei mutui sono al minimo storico. Quarto: la remunerazione degli investimenti mobiliari è, in modo del tutto speculare ai finanziamenti, al minimo. Come si fanno i conti in tasca Meno vale la casa, meno conviene andare in affitto. Per sei grandi città sono state selezionate tre tipologie di appartamenti (trilocale signorile in centro, trilocale in medio stato di conservazione nel semicentro, bilocale economico in periferia) mettendo a confronto canoni mensili e prezzo di acquisto. Abbiamo poi calcolato quanto si otterrebbe con un mutuo a 15, 20 e 30 anni scegliendo di pagare una cifra equivalente all’affitto e ricavando per differenza la somma da dare in anticipo. Siccome per un mutuo fondiario la legge prevede che la somma prestata non possa superare l’80% del valore delle garanzie abbiamo indicato un anticipo pari al 20% in tutti quei casi in cui il mutuo coprirebbe più dell’80% del prezzo dell’immobile. Abbiamo infine provato a fare un bilancio per chi sceglie l’acquisto. I mutui sono a tasso fisso; con il variabile si registrerebbe nell’immediato una convenienza maggiore ma con l’incognita dell’andamento dei tassi. Anche i canoni sono fissi: si ipotizza un contratto a cedolare secca per cui non è possibile l’aggiornamento annuale degli importi. Dal centro alla periferia Partendo dalla casa signorile il rapporto meno favorevole tra canone e mutuo è a Posillipo: in via Petrarca a Napoli infatti la rata di un mutuo a 15 anni non arriva a coprire il 30% del canone e per arrivare al 50% bisogna indebitarsi a 30 anni. A Milano con un mutuo a 15 anni si copre il 43% del canone, con un finanziamento a 30 anni alla Crocetta si supera l’80%. Minore la convenienza del mutuo nella Capitale, dove si va dal 37% al 63%. Il bilancio a otto anni dall’acquisto, ipotizzando prezzi stabili e un mutuo a 20 anni, è positivo per l’acquirente: il risparmio ottenuto non pagando i canoni è superiore di 19mila euro alla somma tra le spese fiscali di istruttoria e notarili (10%), il costo del mutuo e il mancato incasso di interessi. . Il bilancio Nell’ipotesi del semicentro con la rata di un mutuo equivalente al canone si finanzia a 20 anni un minimo del 43% dell’acquisto a Cit Turin, per arrivare a superare l’80% a Bologna San Donato. A 30 anni sia a Milano sia a Roma la rata supera l’80% del canone. Il confronto evidenzia che chi compra dopo otto anni registra un bilancio positivo per 30 mila euro. E infine il bilocale in periferia: qui non c’è gara, perché a 20 e a 30 anni il mutuo supera sempre l’80% del costo del canone ( ai Quartieri Spagnoli di Napoli arriva al 78%). Il bilancio per l’acquirente in media è positivo per oltre 28mila euro, quasi il 30% del valore della casa Se la casa è di lusso il canone si prende la rivincita Se si è intenzionati a occupare l’immobile per un lasso di tempo medio breve (diciamo meno degli otto anni utilizzati in questa occasione) non vale la pena comprare, perché se la casa non registra un incremento di valore non si riescono ad ammortizzare i costi legati all’acquisto. Bisogna poi ricordare che i prezzi delle case sono grosso modo proporzionali alla metratura dell’immobile (più piccole costano leggermente di più). I canoni invece tendono proporzionalmente a diminuire con il crescere delle dimensioni della casa e quindi se si cerca una residenza di pregio può essere opportuno puntare sull’affitto. Nella tabella si nota infatti come nelle zone più pregiate i quadrati rossi (che segnalano la vittoria del mutuo sull’affitto) siano molto meno numerosi. Effetto Airbnb: prezzi alle stelle, ma le spese.... Chi cerca una casa in affitto per risiedervi almeno gli otto anni della durata standard di un contratto di locazione nelle grandi città e nelle località turistiche oggi deve fare i conti anche con l’effetto Airbnb. Il boom delle locazioni brevi a turisti, businessman in trasferta, studenti sta infatti togliendo dal mercato molte abitazioni originariamente destinate all’affitto tradizionale. I proprietari preferiscono gli affitti brevi perché di fatto si annulla il rischio di insolvenza dell’inquilino e questo è un vantaggio indubbio. Ma ad attirare sono anche i rendimenti teorici: i bilocali nella settimana del Fuorisalone a Milano sono stati affittati per cifre superiori a quelle che si prendono con un mese di affitto tradizionale. Nella pratica però si scopre che non è tutto oro quel che luccica: se si opera in regola con il Fisco e soprattutto se si sceglie di dare la casa in gestione il carico di spese, commissioni e tasse riduce drasticamente il rendimento reale dell’operazione. (in collaborazione con Massimo GABELLI)Centro Studi Consorzio Consimm Agenzie Immobiliari Consorziate www.consimm.org

13/06/2018

Aumentare il valore della casa con 5 consigli pratici

Perché a parità di metri quadri una casa può valere molto più di un’altra? A fare la differenza concorrono molti fattori diversi: sono i coefficienti di valutazione immobili che modificano il prezzo, aumentandolo o riducendolo rispetto alla media, in relazione alle caratteristiche specifiche di quell’immobile. Per esempio incidono sul valore la presenza o meno di spazi esterni come un giardino, balconi o terrazze abitabili; l’esposizione (penalizzante quella a nord), la vista panoramica, l’assenza dell’ascensore, che può far scendere il valore di un appartamento del 30% se collocato ai piani più alti; la disponibilità di box e di cantine; l’essere protetto da rumori esterni. Questi fattori, però, non sono gli unici a incidere sul prezzo di un immobile: per migliorarne il comfort e, allo stesso tempo, aumentarne il valore di mercato in caso di vendita o di affitto si possono effettuare pochi, e semplici, interventi. Ecco i nostri consigli pratici su quali conviene realizzare. 1 – Prima di tutto: la riqualificazione energetica Uno degli elementi fondamentali per stabilire il valore di un immobile è l’entità dei suoi consumi di energia, termica ed elettrica. Ad attestare le prestazioni energetiche degli immobili è la certificazione energetica APE. Obbligatorio in caso di compravendita o affitto dell’immobile, l’Attestato di Prestazione Energetica è una sorta di etichetta che valuta l’efficienza dell’involucro e degli impianti. A ogni immobile, a seconda del fabbisogno di energia primaria necessario per riscaldare un metro quadro di superficie, viene assegnata una classe energetica (da A+, la più performante, scendendo fino alla G). Una casa efficiente dal punto di vista energetico costa meno ed è più appetibile sul mercato. Per ottenerla, occorre ridurne le dispersioni termiche, realizzando interventi di coibentazione. Ovvero, isolare pareti e solai, ridurre le zone di forte dispersione termica legate a discontinuità geometriche o costruttive dell’edificio, sostituire gli infissi. Gli interventi di efficientamento godono di alcuni vantaggi fiscali. Gli Ecobonus consentono di detrarre al 65% le spese sostenute per l’installazione di pannelli solari per produrre acqua calda e per la sostituzione degli impianti di climatizzazione e dei vecchi infissi. Mentre sono del 50% le detrazioni previste per chi dota la propria casa di un impianto fotovoltaico per auto-produrre energia elettrica. 2 – Cambiano i tempi, cambiamo la casa Secondo alcuni studi una casa ristrutturata, chiavi in mano, aumenta il proprio valore fino al 14% e si affitta a un canone più alto del 20% circa. Gli interventi di ristrutturazione non riguardano solo le finiture (pavimenti, pareti, soffitti) ma prevedono un profondo adeguamento degli impianti e la riprogettazione degli spazi e della loro articolazione in modo che siano più funzionali e flessibili e possano rispondere alle varie esigenze di chi li abita. Anche per questi interventi sono previste detrazioni fiscali, nella misura del 50% con un massimo di 96.000 euro, che possono riguardare, in alcuni casi, anche l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per un importo massimo di 10.000 euro. 3 – La domotica migliora la qualità della vita Oltre ad aumentare il benessere tra le mura di casa e semplificarci la vita, la domotica può aumentare il valore dell’abitazione dall’8 al 12%. I sistemi di Home Automation rendono possibile programmare l’accensione dei diversi elettrodomestici, regolare l’apertura e la chiusura delle tapparelle, controllare gli impianti di termoregolazione degli ambienti e quelli di illuminazione. Tra i vantaggi: controllo dei consumi energetici, monitoraggio delle condizioni ambientali, regolazione degli impianti. Il tutto interfacciandosi con un solo sistema di controllo, anche a distanza. Gli interventi di domotica beneficiano degli sgravi fiscali al 65%. 4 – Rendere la casa antisismica Adeguare dal punto di vista antisismico la propria abitazione è una scelta di responsabilità, considerata l’alta sismicità del territorio italiano. Si tratta di interventi edilizi rilevanti che interessano la struttura portante dell’edificio e che, oltre a mettere al sicuro la nostra casa, ne incrementano il valore: oltre il 70% degli intervistati in un recente sondaggio si è detto disponibile a spendere di più per un’abitazione in grado di resistere a un sisma. Per questi interventi si può usufruire del SismaBonus: un’agevolazione che consente di detrarre – in misura variabile dal 50 all’80% a seconda dei casi e con un massimo di 96.000 euro – le spese sostenute per i lavori di adeguamento di case, immobili per attività produttive e condomini. 5 – Curare gli spazi comuni Anche la qualità degli spazi comuni condominiali contribuisce a far aumentare il valore del nostro appartamento. Per questo è importante affrontare per tempo gli interventi più impegnativi come il rifacimento della facciata o delle scale, ma anche quelli più semplici, come la manutenzione degli spazi verdi di cortili e chiostrine. In questo ultimo caso avvalendosi del Bonus verde che prevede anche per i condomìni, non solo per i privati, la possibilità di detrarre al 36% le spese sostenute nel 2018 per la sistemazione del verde con un massimo di 5.000 euro. Infine, non dimentichiamo una cosa: dare valore alla propria casa vuol dire anche metterla al riparo dagli imprevisti, proteggendo la nostra vita e la tranquillità dei nostri cari.

11/06/2018

Una guida per chi vuole comprare casa By Consimm

In Italia l’acquisto di un’abitazione rappresenta, ancora oggi, una delle principali forme di investimento. A tale risultato contribuisce anche la normativa fiscale, che prevede numerose e importanti agevolazioni per l’acquisto di una casa: questo, almeno, secondo l’Agenzia delle Entrate che, per aiutare gli acquirenti, ha pubblicato, in aprile, la “Guida per acquisto della casa: le imposte e le agevolazioni fiscali”. Una parte di questa guida è dedicata alle domande più frequenti che l’Agenzia delle Entrate si sente rivolgere riguardo a questo argomento. Eccone alcune. Ho acquistato casa, richiedendo l’applicazione della regola del prezzo-valore. L’Agenzia delle Entrate può accertare un valore dell’immobile diverso da quello indicato nell’atto? La regola del prezzo-valore prevede la tassazione del trasferimento degli immobili sulla base del loro valore catastale, indipendentemente dal corrispettivo effettivamente pattuito e indicato nell’atto. La sua applicazione limita il potere di accertamento dell’Agenzia delle Entrate, che non può accertare un maggior valore ai fini dell’imposta di registro. Questa regola è ammessa, però, solo per le cessioni di immobili a uso abitativo (e relative pertinenze) acquistate da persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali. Quali criteri utilizza l’Agenzia delle Entrate per rettificare il valore dell’immobile acquistato se non è stato richiesto il prezzo-valore? Se, all’atto della compravendita, non è stata richiesta l’applicazione della regola del prezzo-valore, o quando, per legge, non è applicabile, l’Agenzia delle Entrate può procedere ad “accertamento di valore”, rideterminando la base imponile su cui calcolare le imposte dovute. L’ufficio, per procedere all’eventuale rettifica, deve utilizzare i criteri indicati dalla legge, mettendo a confronto il valore indicato nell’atto con i seguenti parametri: ➜ i trasferimenti a qualsiasi titolo e le divisioni e perizie giudiziarie, anteriori di non oltre tre anni alla data dell’atto (o a quella in cui se ne produce l’effetto traslativo o costitutivo), che abbiano avuto per oggetto gli stessi immobili o altri di analoghe caratteristiche e condizioni (criterio comparativo); ➜ il reddito netto di cui l’immobile è suscettibile, capitalizzato al tasso mediamente applicato a detta data e nella stessa località per gli investimenti immobiliari, per esempio, il valore del canone di locazione (criterio della capitalizzazione); ➜ ogni altro elemento di valutazione, anche sulla base di indicazioni eventualmente fornite dai comuni. Tenendo conto di questi criteri, se ritiene che l’immobile acquistato ha un valore venale (valore di mercato) superiore a quello dichiarato o al corrispettivo pattuito, l’ufficio rettifica e liquida la maggiore imposta, con gli interessi e le sanzioni. Ho ricevuto un avviso di rettifica e liquidazione dell’imposta di registro su una compravendita immobiliare. Come mi devo comportare? La legge offre diversi strumenti al contribuente che riceve un avviso di rettifica e liquidazione e che ritiene l’accertamento non corretto. Se ci sono i presupposti, si può giungere anche all’annullamento totale o parziale dell’accertamento o alla rideterminazione del valore accertato. In ogni caso è necessario attivarsi entro 60 giorni dalla data in cui l’avviso è stato notificato. Nella parte finale dell’avviso sono comunque indicate tutte le informazioni utili per far valere le proprie ragioni. A seconda dei casi, il contribuente può: ➜ presentare ricorso alla Commissione tributaria provinciale competente (cioè quella del capoluogo della provincia in cui ha sede l’ufficio che ha emesso l’atto). Se il valore dell’avviso non è superiore a 20.000 euro, il ricorso produce anche gli effetti di un reclamo e può contenere una proposta di mediazione (in tal modo, si avvia una fase amministrativa, della durata di 90 giorni, entro cui deve svolgersi e concludersi il procedimento finalizzato al riesame dell’atto impugnato e alla valutazione, da parte dell’amministrazione, dell’eventuale proposta di mediazione. Se non si raggiunge un accordo con l’ufficio, il giudizio prosegue dinanzi alla Commissione tributaria provinciale); ➜ presentare istanza di accertamento con adesione all’ufficio che ha emesso l’atto. In questo modo è possibile dialogare in contraddittorio con l’amministrazione, fornendo tutti gli elementi utili alla rideterminazione del valore accertato. L’istanza di accertamento con adesione sospende il termine per la presentazione del ricorso per un periodo di 90 giorni; ➜ presentare istanza di annullamento in autotutela all’ufficio che ha emesso l’atto. L’istanza non sospende i termini per la presentazione del ricorso. Pertanto, il contribuente può valutare di presentare l’istanza di accertamento con adesione o il ricorso qualora, prima dello scadere dei termini previsti per questi istituti, non sia pervenuta risposta favorevole all’istanza di annullamento in autotutela. Sono proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni “prima casa” e vorrei acquistarne un secondo. Posso richiedere le stesse agevolazioni anche sul secondo acquisto? Dal 1° gennaio 2016, chi ha già acquistato un’abitazione con i benefici “prima casa” può acquistare, sia a titolo oneroso sia gratuito (successione o donazione), un altro immobile abitativo e beneficiare, anche sul secondo acquisto, dell’agevolazione, a condizione, però, che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto. Nell’atto di trasferimento del secondo immobile deve risultare l’impegno a vendere l’immobile già posseduto entro un anno. Ho la dimora, ma non la residenza, nel comune in cui intendo acquistare casa. Posso usufruire ugualmente delle agevolazioni “prima casa” senza dover trasferire la residenza? No. Infatti, la legge prevede che per beneficiare delle agevolazioni “prima casa” l’immobile che si acquista deve trovarsi nel comune in cui l’acquirente ha stabilito o stabilirà, entro 18 mesi dall’acquisto, la propria residenza. Se concedo in locazione l’abitazione che ho acquistato con le agevolazioni “prima casa”, perdo i benefici? No, la locazione non implica la decadenza dai benefici. Posso usufruire delle imposte agevolate sull’acquisto di una casa che si trova nello stesso comune in cui già possiedo la nuda proprietà su un’altra abitazione? Sì. Infatti, al ricorrere di tutte le altre condizioni previste dalla legge, l’agevolazione “prima casa” spetta anche nel caso in cui l’acquirente sia titolare della sola nuda proprietà su un’abitazione situata nello stesso comune in cui si trova l’immobile che si intende acquistare con i benefici. Il nudo proprietario, infatti, non ha il possesso dell’immobile, che fa capo all’usufruttuario. L’agevolazione spetta purché la nuda proprietà non sia stata acquistata usufruendo delle agevolazioni “prima casa”. Infine, si ha sempre diritto all’agevolazione nel caso in cui si proceda alla ricongiunzione della proprietà. Se acquisto due appartamenti contigui posso beneficiare delle agevolazioni “prima casa”? Nel caso di acquisto di unità immobiliari contigue, l’agevolazione spetta se l’abitazione risultante presenta, dopo la fusione degli immobili, le caratteristiche catastali indicate dalla normativa di favore e in presenza di tutte le altre condizione previste. Si ha diritto all’agevolazione sia nel caso di acquisto contemporaneo delle unità immobiliari contigue sia nel caso in cui venga acquistata un’unità immobiliare confinante alla casa già posseduta, allo scopo di creare un’unica unità abitativa. Inoltre, il beneficio spetta a prescindere dalla circostanza che l’immobile già posseduto sia stato acquistato con le agevolazioni “prima casa” o senza averne usufruito. Si può beneficiare delle agevolazioni “prima casa” quando si è titolari in comunione, con persone diverse dal coniuge, di un’altra abitazione? Sì, a condizione che l’abitazione di cui si è comproprietari non sia stata acquistata con i benefici “prima casa”. L’agevolazione spetta anche se l’abitazione già posseduta si trova nello stesso comune in cui si vuole effettuare il nuovo acquisto. Quali controlli effettua l’Agenzia sulle compravendite effettuate con l’agevolazione “prima casa”? Gli uffici dell’Agenzia delle Entrate controllano gli atti per i quali è stata richiesta l’applicazione dei benefici “prima casa” per verificare la presenza di tutti i requisiti e il rispetto delle condizioni previste dalla legge. Per effettuare questo controllo, gli uffici devono rispettare precise scadenze. In particolare, la verifica va fatta, entro i seguenti termini: ➜ tre anni dalla data di registrazione dell’atto; ➜ tre anni dalla scadenza dei 18 mesi a disposizione dell’acquirente per il trasferimento della residenza nel comune dove si trova l’immobile; ➜ tre anni dalla scadenza dei 12 mesi a disposizione del contribuente per acquistare un nuovo immobile, nel caso di cessione prima dei 5 anni della casa in precedenza comprata con i benefi

09/05/2018

Nasce il VirtualTour 360 di Consimm per l'Agenzia Immobiliare

Ottimizzare i tempi, diminuire i costi e aumentare i ricavi. Se la rete ha reso più semplice e immediata la compravendita di un immobile, è altrettanto vero che il mercato immobiliare, a causa di fattori interni ed esterni, fatica a risollevarsi. In soccorso degli operatori del settore giungono però le nuove tecnologie di realtà virtuale , che forniscono ad agenti e acquirenti strumenti sempre più efficaci. Arriva sul mercato, proprio in questo mese, Virtual Tour del Consorzio Immobiliare Consimm, servizio che permetterà ai clienti di compiere visite virtuali sul proprio smartphone negli appartamenti desiderati gestiti dalle Agenzie Consorziate Consimm LA CASA IN UNO SMARTPHONE L’idea è la realizzazione del sofisticato Software Virtual Tuor di CONSIMM nasce dopo mesi e mesi di analisi e righe di codice scritte dal nostro reparto IT, che assemblando ed elaborando delle foto a 360 sara' in grado di realizzare un Virtual Tour in alta definizione. Permettera' dunque ai clienti acquirenti di compiere visite virtuali sugli immobili in vendita, e solo dopo, qualora fosse di suo gradimento , organizzare con l'Agenzia la visita sull'immobile. Ottimizzazione dei tempi e dimunuzione dei costi fanno si che porteremo in appuntamento solo persone fortemente interessate,eliminando tutti quei appuntamenti di clienti incerti ed ambigui nella ricerca .Il Nostro Consulente in fase di acquisizione scattera' delle foto/video a 360 che poi con una procedura ben precisa verranno elaborati attraverso il Software di Consimm . Una volta fatto ciò, i dati vengono processati e salvati sul cloud del Consorzio . Il giorno seguente, il cliente può visionare il Virtual Tour dell’immobile senza il bisogno di scaricare nessuna app/software per immergersi nel tour, Dopo questa procedura, il modello sarà depositato sul sito dell'agenzia e sara' visibile in ogni scheda immobiliare, da questo momento chiunque, attraverso un semplice link, potrà iniziare il tour della casa. Con una piccola particolarità: potrà farlo da qualunque device e dovunque si trovi, necessitando solamente di una connessione alla rete. Il presidente del Consorzio Consimm Pasquale Aiello si ritiene soddisfatto del lavoro svolto dal reparto IT Consimm , ribadendo che il Consorzio lavora in maniera esclusiva per i suoi consorziati dando a loro strumenti evoluti per differenziarsi sul proprio mercato operativo. Ovviamento questo Software sara'messo a disposizione alle sole Agenzie Immobiliari aderenti al Consorzio in quanto il Consorzio lavora al fianco delle sue Agenzie studiando e realizzando sistemi informatici specifici al settore immobiliare in grado di migliorare l'operativita' e di conseguenza incrementando il fatturato della singola Agenzia Immobiliare . Segreteria Consimm www.consimm.org

24/04/2018

Trasferimento di immobile tra coniugi senza tasse

Agevolazione fiscale: in caso di separazione o divorzio, l’atto di cessione della proprietà sull’intero immobile o solo su una parte non è soggetto a imposta di registro e di bollo. Se, all’atto di separazione o del divorzio, il marito vuol cedere alla moglie (o viceversa) la sua proprietà su un immobile, non dovrà più pagare l’imposta di registro e di bollo. È questo il frutto di un nuovo orientamento sposato dalla Cassazione già dieci giorni fa (leggi “Niente tasse per l’immobile trasferito con separazione o divorzio”) e ribadito nuovamente stamattina [1]. Il vantaggio è netto: in questo modo, nel caso di una coppia in regime di comunione dei beni, il coniuge potrà cedere all’altro il proprio 50% senza doversi svenare per via delle tasse. Tali trasferimento sono infatti tutti esenti. Se, poi, ci si vuole separare o divorziare senza neanche passare dal tribunale, il tutto potrà essere effettuato presso lo studio dell’avvocato, con il procedimento di negoziazione assistita, con cui, da poco tempo, è possibile porre fine al matrimonio in via consensuale. Niente imposta di registro e di bollo Non scontano dunque l’imposta di registro e di bollo tutti gli atti posti in essere dai coniugi con gli accordi di separazione, anche con il trasferimento di beni immobili e mobili, destinati a sfociare di lì a poco nella fine del matrimonio voluta dalle parti. Il beneficio fiscale in commento, previsto dalla legge del 1987 [2], non spetta più solo per gli atti posti in essere in attuazione degli obblighi connessi all’affidamento dei figli, al loro mantenimento e a quello del coniuge oltre al godimento della casa familiare. E ciò perché nel frattempo è cambiato il contesto normativo: da una parte la negoziazione assistita dagli avvocati per separazione consensuale, divorzio e modifica delle condizioni, dall’altra la legge sul divorzio breve attribuiscono di fatto al consenso dei coniugi un valore ben più pregnante rispetto a quello che aveva in passato. I recenti interventi di “degiurisdizionalizzazione”, si legge in sentenza, hanno ridotto di molto l’intervento del giudice in materia di diritto di famiglia, in procedimenti segnati da una vasta area di diritti legati allo status di coniuge e alla tutela della prole. Pertanto deve riconoscersi il carattere di negoziazione globale a tutti gli accordi di separazione. L’unico appiglio che ha il fisco per recuperare l’imposta è quello di dimostrare che la separazione o il divorzio non è effettivo, ma siglato solo per una finalità elusiva: una prova estremamente difficile che potrebbe essere fornita, per esempio, se i due coniugi continuano a risiedere nello stesso immobile e uno dei due continua a percepire gli assegni per il nucleo familiare. Nulli gli avvisi di liquidazione dell’Agenzia delle Entrate È quindi nullo l’avviso di liquidazione, notificato dall’Agenzia delle Entrate, relativo alla registrazione del trasferimento della proprietà sull’immobile avvenuto in attuazione degli accordi di separazione. Quale che sia la forma che i negozi assumano, tutti gli atti frutto di accordi relativi al procedimento di separazione o divorzio possono allora godere dell’esenzione di imposta. Fonte: laleggepertutti.it Segreteria Centralizzata Consimm www.consimm.org

11/04/2018

Cresce l'interesse di acquirenti esteri al mercato Italiano

Il mondo è bello perché è vario dicono, ma i sogni sono gli stessi per tutti, anche se soltanto i più fortunati hanno la certezza di poterli realizzare. Chi non vorrebbe essere un milionario per poter possedere ville di lusso e vivere la vita senza dover fare i salti mortali per arrivare a fine mese? La crisi economica globale ha portato ad un divario ancora più netto tra chi vive tra agi e comfort di ogni genere e chi è in cerca di un lavoro per sbarcare lunario e se il settore immobiliare di sicuro non vive una felice primavera, lo stesso non si può dire per il mercato degli immobili di lusso. In Italia come all’estero. Certo in proporzione prima potevano esserci più clienti, ma l’argomento riesce a catturare l’attenzione e chi può investe, pure in un periodo di grandi incertezze. L’Italia, in questo senso, continua a farsi notare: del resto di fronte a paesaggi mozzafiato, monumenti dall’alto valore storico e spiagge da cartolina ha tutte le caratteristiche per conquistare soprattutto gli stranieri e non solo le star hollywoodiane. L’acquirente tipo spesso arriva dall’estero, parliamo soprattutto di arabi, russi e cinesi. In questo caso, l’età è sorprendentemente bassa: le richieste che arrivano sono quasi tutte di giovanissimi manager o figli di imprenditori, sui 25 anni, che possono permettersi ville di lusso. In Italia l’età sale, ma potrebbe trattarsi di una tendenza momentanea. I luoghi più ricercati sono molti, ma sono ancora richiestissime le ville nei dintorni del Lago di Como, area apprezzata soprattutto per la sua tranquillità. Non passano mai di moda, poi, i paesaggi della Toscana e la bellezza disarmante della Sardegna. Non dimentichiamo Capri con Posillipo, Vomero e Chiaia e la Costiera Amalfitana. Milano vanta le sue strutture mozzafiato e per chi attende di trovare la casa di lusso dei propri sogni, si possono anche richiedere soluzioni in affitto. Uno dei siti più accreditati in questo senso è quello del Gruppo CONSIMM , con professionisti pronti a consigliare l’immobile giusto per un investimento definitivo o solo per alcuni mesi. Molto richieste pure le dimore storiche, possibilmente quelle dove praticare dei corsi a tema di pittura, giardinaggio o escursioni culturali e naturalistiche. Questo senza dimenticare che si tratta di luoghi con una forte presenza storica e dove hanno soggiornato nel tempo personaggi di fama mondiale. Insomma, per chi ha la possibilità di migliorare la propria vita con l’acquisto di una proprietà da sogno, la rosa di alternative è infinita per accontentare ogni desiderio, anche quello al limite dell’impossibile. Segreteria Consimm www.consimm.org

30/03/2018

Come vendere la propria casa al prezzo giusto!

Tanti sono i fattori che si devono prendere in considerazione quando si decide di mettere in vendita la propria casa. In particolar modo, in un momento in cui il mercato non attraversa uno dei suoi periodi più floridi. Le compravendite sono in aumento, ma i prezzi rimangono contenuti. E proprio su questo fronte, è doveroso domandarsi: in che modo è possibile dare il giusto valore al proprio immobile e quindi assicurarsi la riuscita dell’operazione in tempi relativamente brevi, così da non dover fronteggiare ulteriori costi? Dare il giusto prezzo alla propria casa in vendita è tutt’altro che semplice. Le variabili che entrano in gioco sono molteplici e non sempre si riesce ad essere così distaccati da riuscire a fare un’analisi oggetiva e obiettiva. Vediamo, dunque, come poter dare il valore adeguato al proprio immobile ed evitare di andare incontro a inutili sprechi. Il servizio dell’Agenzia delle Entrate L’Agenzia delle Entrate offre le quotazioni immobiliari, che individuano un intervallo minimo/massimo, per unità di superficie in euro al metro quadrato, dei valori di mercato e locazione, per tipologia immobiliare e stato di conservazione. Il servizio di navigazione territoriale Geopoi dell’Agenzia delle Entrate permette di verificare le quotazioni medie degli immobili per ogni comune e città d’Italia e di conseguenza determinare il valore a metro quadrato di un fabbricato in qualsiasi località italiana. In generale, per stabilire il prezzo base di un immobile si moltiplica la superficie commerciale in metri quadrati dell’immobile in questione per il valore al metro quadrato di zona per immobili della tipologia e della misura presa in considerazione. La superficie commerciale è data dalla superficie totale dell’unità immobiliare comprensiva di tutti i muri interni, dei muri perimetrali, degli eventuali balconi e terrazze/giardini. Una volta fatta una media aritmetica del valore minimo e massimo al metro quadrato e moltiplicando il risultato per la superficie commerciale si può avere il prezzo base. Ma quest’ultimo non è sufficiente. Le variabili in gioco Fare una stima oggettiva del proprio immobile è compito arduo. Per tale ragione, è bene richiedere la consulenza di un professionista, in grado di valutare in modo obiettivo e consapevole il reale valore dell’immobile. Sono tanti gli aspetti da valutare e prendere in considerazione nel momento in cui si deve dare il giusto prezzo alla propria casa. E' opportuno, innanzitutto, effettuare un'analisi del mercato di zona e degli immobili con caratteristiche simili. E' poi necessario prestare attenzione a: ubicazione: zona, quartiere, posizione, servizi circostanti, aree verdi... caratteristiche principali dell’immobile: piano, grandezza, disposizione interna, luminosità, esposizione, vista, tipo di riscaldamento... stato dell’immobile: necessità di ristrutturazione o meno, rifiniture interne... caratteristiche dello stabile: atrio, giardino, posti auto/garage, presenza di ascensore o meno... Con un mercato fluttuante è di estrema importanza mettere sul mercato la propria casa al prezzo più giusto, riuscendo così a vendere in tempi brevi. In caso contrario, il rischio è quello di veder fermo per mesi il proprio immobile, dovendo affrontare nel frattempo le varie spese e trovandosi poi costretti a dover tagliare il prezzo, in un momento in cui magari i valori si sono ulteriormente ridotti. E' bene ricordarsi che un’operazione di compravendita non prevede solo valutazioni oggettive. Ci sono infatti anche elementi soggettivi da non trascurare e che possono influenzare la transazione. Si prenda, ad esempio, il caso di un proprietario di un immobile che ha urgenza di vendere: sarà disposto a stabilire e ad accettare un prezzo più contenuto per guadagnare in velocità, riuscendo a concludere la compravendita in tempi brevi. Il contrario farà un proprietario che non ha urgenza di vendere. Il prezzo giusto di una casa, dunque, si ottiene con la valutazione e combinazione di molteplici fattori, oggettivi e soggettivi, tutti di estrema importanza. Segreteria Consimm www.consimm.org

02/03/2018

Prezzi Compravendite e Mutui 2018

 

Prezzi, compravendite e mutui: cosa sta accadendo e le prospettive per il 2018

I segnali di ripresa registrati nel mercato immobiliare italiano lasciano ben sperare per l’anno in corso. A sottolinearlo l’Ufficio Studi del Gruppo Consimm - Consorzio Agenzie Immobiliari. Vediamo cosa sta succedendo sul fronte dei prezzi, delle compravendite e dei mutui e quali sono le prospettive per il 2018.

Compravendite
I primi dati positivi sono quelli diffusi dall’Agenzia delle Entrate che, nei primi nove mesi dello scorso anno, hanno registrato un aumento del 4,5% delle compravendite immobiliari a livello italiano. Un particolare dinamismo ha interessato soprattutto le grandi città, dove la ripresa sembra avviata in maniera più decisa a tal punto che in alcune realtà i prezzi sono già tornati in territorio positivo, come ad esempio: Milano, Bologna e Firenze.

Tempi di vendita
Altro indicatore positivo dello stato di salute del mercato arriva dai tempi di vendita che sono diminuiti portandosi mediamente intorno a 140 giorni, contraendosi di circa 20 giorni rispetto ad un anno fa. Questo è dovuto in particolare all’allineamento delle aspettative dei potenziali venditori rispetto agli attuali valori di mercato degli immobili, elemento che facilita l’incontro tra domanda ed offerta.

Prezzi e mutui
I fattori determinanti per la ripresa sono da ascriversi soprattutto al ribasso dei valori (diminuiti mediamente del 40% dall’inizio della crisi immobiliare) e ai mutui ora decisamente convenienti grazie ai tassi favorevoli.

Investimenti
A questi elementi occorre aggiungere anche il ritorno degli investitori che, attratti dai prezzi e dai rendimenti interessanti (4,9% annuo lordo) grazie alla ripresa dei canoni di locazione, stanno tornando ad investire sull’asset mattone.

Prospettive
Prospettive rosee per il 2018, anno in cui la ripresa dovrebbe essere effettiva con transazioni intorno a 570mila e una ripresa dei prezzi compresa tra 0% e +2%. Il traino positivo delle grandi città dovrebbe far sentire i suoi effetti anche sulle altre realtà, come i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle metropoli, dove si ritiene che i prezzi possano restare ancora stabili.

Consorzio Agenzie  Immobiliare per l'Italia Consimm.

 

 

26/02/2018

Come si scrive un Titolo di un Annuncio Immobiliare

A Cosa Serve il Titolo di un Annuncio
Il Titolo introduce una pagina, un articolo, un annuncio e ne indica la natura ed il contenuto, fornisce informazioni rapide e riassume in un'unica riga un'intera pagina.

Perché è Molto Importante Scrivere un Titolo di Qualità
Il Titolo viene riportato sui Risultati di Google insieme a un breve frammento della descrizione, ed è l'informazione principale utilizzata dagli utenti per decidere su quali risultati fare clic!

Come Deve Essere Scritto un Buon Titolo
Una buona headline non deve superare i 64 caratteri, quelli che Google mostra nei risultati di ricerca e deve:
attirare l'attenzione;
suscitare curiosità;
generare interesse;
ispirare fiducia;
stimolare l'immaginazione;
e perché no, anche far sognare.

Cosa indicare nel Titolo
Sfrutta le caratteristiche dell'immobile, mettile in evidenza, falle diventare un beneficio, un'esclusività, un punto di forza che possano far sognare, immaginare, fantasticare, desiderare, il lettore. 
Tra i punti di forza degni di nota, sottolinea la presenza di:
piscina privata;
idromassaggio
giardino esclusivo;
panorama mozzafiato;
terrazzo o balcone;
rifiniture di pregio;
la posizione;
la presenza di servizi pubblici;
la tranquillità del quartiere;
garage o posto auto (nei centri città è un sogno!);
la solidità e sicurezza della struttura (immagina quanto sia apprezzata la dicitura antisismico in zone terremotate).

Esempio del Titolo di un Annuncio Immobiliare
il classico annuncio: Vendesi Appartamento a Milano 100mq 200mila euro 
Può diventare:
Vendo Appartamento a Milano con Terrazzo panoramico sulla città (63 caratteri)
Milano Vendita Appartamento con finiture di pregio e garage privato (67 caratteri)
Vendo Luminoso Appartamento in centro a Milano a 100mt dalla metro (66 caratteri)
Spazioso Appartamento in Palazzina Tranquilla di Milano Vendo (61 caratteri)

Consigli e Suggerimenti
Purtroppo 64 caratteri sono veramente pochi ma è comunque possibile trasmettere un'emozione ed incuriosire, usando degli aggettivi superlativi e frasi come:
Bello, Bellissimo
Luminoso, Luminosissimo
Spazioso, Spaziosissimo
Tranquillo, Tranquillissimo
Recente, Recentissimo
Splendido
Incantevole
Stupendo
a due passi dal centro...
con vista mozzafiato...
a 2 minuti dalla metro
vista mare...
immerso nel verde...
sulle colline...
in prossimità del centro...
a due passi da...
in posizione invidiabile...
in zona silenziosa...
in zona chiusa al traffico...

 

Segreteria Consorzio Consimm

www.consimm.org

21/02/2018

RENT TO BUY : Un Nuovo modo di Comprare Casa -

In una sola frase? : Un nuovo modo di comprare casa.

E’ la soluzione consigliata a coloro che vogliono comprare casa ma non hanno i soldi per dare l’acconto.
Entriamo un pochino nel dettaglio. A volte capita che trovi l’immobile dei tuoi sogni  ma in quel momento non hai un capitale adeguato per dare un acconto ed in seconda battuta prendere un mutuo per comprare la casa. Cosa succede? Semplice: sei obbligato a rinunciare a quel sogno. Se facciamo una analisi superficiale (ma molto più veritiera di quanto sembri), questo è proprio ciò che è successo in questo lunghissimo periodo di crisi. La voglia o la necessità di acquistare una casa non ha mai subito nessuna flessione. Purtroppo è venuto a mancare proprio il capitale per poterlo fare!  

Con il DL 133/2014 articolo 23 (disciplina dei contratti di godimento in funzione della successiva alienazione di immobili), si è trovato il modo per rendere possibile ugualmente l’acquisto di una casa. Come? Proprio attraverso l’istituzione della formula del RENT TO BUY.

Pur essendo entrato nel mercato immobiliare da qualche anno ed avendo conosciuto un notevole successo, questo nuovo modo di comprare casa, ha creato qualche confusione nell’interpretare il DL sopracitato.

Cerchiamo di fare un po di chiarezza.

Il RENT TO BUY è un contratto tra venditore ed acquirente, non unico ma soggetto a modifiche, nel quale si da la possibilità a quest’ultimo di poter avere l’immobile attraverso il pagamento di un canone mensile e di decidere in un determinato tempo successivo, l’acquisto vero e proprio.

Spesso  abbiamo sentito dire che l’importo dell’affitto va a costituire l’acconto per futuro acquisto dell’immobile. A meno che non sia espressamente indicato nel contratto per accordi diversi tra le parti, non è così. L’importo mensile che si versa al proprietario, sarà infatti formato da una parte dell'affitto da stabilire in base al mercato e da una parte acconto. Le percentuali vengono in genere concordate tra le parti. Saranno quindi la somma di tutti gli acconti mensili che andranno a formare l’acconto finaleper il passaggio di proprietà finale dell’immobile. Secondo la norma, inoltre, il periodo in cui si potrà versare il canone mensile non può superare i dieci anni.

Il RENT TO BUY quindi non va a sostituire il normale iter delle compravendite tradizionali  perché comunque una parte dei soldi con cui si paga questo canone è costituito da un vero e proprio affitto che potrebbe essere utile per il pagamento di un  mutuo ipotecario. In generale quindi con questo contratto non si intende sostituire le normali transazioni di compravendita, ma dare uno strumento in più sia al venditore che all’acquirente.

Vediamo i casi in cui il RENT TO BUY conviene e quali sono le garanzie per le parti interessate.

Il Rent to buy  conviene all’acquirente:

a) Quando non si ha la possibilità della disponibilità di una somma da dare in acconto al venditore;

b) Quando non si hanno i requisiti per accedere subito ad un mutuo al 100%;

c) Quando si ha un buon regime di entrate (tale da sostenere un affitto maggiorato di acconto);

d) Quando si ha la certezza di disporre in futuro di un importo tale da poter far fronte all’accordo.

Il Rent to buy conviene al venditore:

a) Quando una ditta costruttrice ha molti immobili da vendere, in questo modo inizia ad avere un introito e mettere a reddito una parte di questi;

b) Quando il venditore di fronte ad una difficoltà nella vendita si garantisce una futura vendita e nel frattempo ricava un reddito utile.

Garanzie per l’acquirente:

a) Garantirsi il prezzo di vendita nel momento del contratto, quindi subito;

b) Poter utilizzare da subito l’immobile;

c) Nel caso in cui il venditore viene meno al contratto tutti gli importi versati della quota acconto  dovranno essere restituiti compreso gli interessi legali.

Garanzie per il venditore:

a) Garantirsi il prezzo di vendita nel momento del contratto, quindi subito;

b) Garantirsi la data di vendita dell’immobile;

c) Nel caso in cui il compratore viene meno al contratto tutti gli importi versati della quota acconto  saranno trattenuti dal venditore.

Facciamo anche un piccolo esempio puramente ipotetico ma che può ulteriormente chiarire le idee.

 

Esempio di RENT TO BUY in cifre:

L’accordo prevede un affitto di euro 800,00€ ed un acconto di euro 500,00€

L’acquirente dovrà versare  1300,00€ 

Se l’atto di vendita dovrà essere fatto dopo 5 anni, alla stipula l’acquirente avrà versato 500,00€ per 60 mensilità. Ovvero 30.000,00€.

Una cosa importante da sapere è che la parte corrispondente all’affitto (nell’esempio: gli 800,00€), è soggetta ad aumenti annuali in  base all’istat  e soggetta a tassazione come per i redditi di affitto normali.

Le nostre conclusioni?

Il RENT TO BUY  può essere sicuramente uno strumento valido per acquistare/vendere un immobile. Tuttavia il contratto, secondo il nostro punto di vista, presta il fianco a tutte le opzioni che si possono verificare nei casi di affitto andando  a tutelare maggiormente l’acquirente rispetto al venditore. Un ultimo piccolo esempio?: Cosa succede se l’acquirente non effettua più i pagamenti del canone? Quanto tempo passerà prima che il proprietario potrà riavere il possesso del suo immobile? 
Lasciamo a voi le riflettessioni del caso.

Abbiamo pensato possa essere utile un

Fac Simile di una ipotesi contrattuale del Rent to Buy preparato dal Consiglio Nazionale del Notariato

 

 
Autore:  Segreteria Consorzio Consimm
 
 

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20/02/2018

AFFITTARE UNA CASA: L’AGENZIA IMMOBILIARE

Se possediamo una casa e abbiamo intenzione di affittarla per generare un introito, allora è consigliabile avvalersi dei servizi di un'agenzia immobiliare formata da personale qualificato, che ci assegnerà un professionista esperto del settore immobiliare, che è responsabile della gestione e dell’affitto al posto nostro.

Prima di prendere qualsiasi decisione e scegliere l'agenzia che dovrà prendersi cura delle nostre esigenze immobiliari, abbiamo bisogno di condurre un'indagine approfondita per stabilire la credibilità della società in questione. La cosa principale è quella di lavorare con una società che soddisfa tutti i requisiti per gestire tutto l’iter correttamente.

Ecco allora alcuni consigli necessari da considerare quando prendete in considerazione l’idea di avvalervi dell’aiuto di un’agenzia immobiliare.

  1. Conoscenza del mercato locale.

Per una valutazione del settore più appropriata è importante assumere un’ agenzia immobiliare con buona conoscenza del mercato locale. Ciò significa anche avere una migliore comprensione di ciò che i potenziali inquilini stanno cercando quando si affitta una casa. Una società immobiliare con conoscenze sarà in grado di valutare il potenziale inquilino al momento della visita della casa. In questo modo, essi possono garantire che la nostra proprietà rimanga competitiva nel mercato.

  1. Incontrare gli agenti immobiliari.

Per mettere la nostra proprietà nelle mani degli altri è importante incontrarsi con loro in precedenza al fine di conoscere l'agente che gestirà l'affitto. Approfittare dell'occasione per incontrare il professionista in questione per discutere le strategie di gestione da intraprendere per promuovere la nostra proprietà e, allo stesso tempo, pianificare il modo migliore per ottenere il massimo profitto.

  1. Scegliere un'agenzia con buone relazioni con i clienti.

L'agenzia selezionata deve avere buoni rapporti con i proprietari e gli inquilini attuali e passati: questo si traduce in professionalità, trasparenza e soprattutto in clienti soddisfatti. Inoltre, questo ci assicura che la nostra proprietà è nelle mani di professionisti che si prendono cura dei nostri interessi. Durante il primo incontro di presentazione dei servizi, facciamo in modo di chiedere almeno tre referenze. Questo ci darà un'idea di com’è l'agenzia e il suo lavoro professionale e la loro relazione in merito a inquilini e proprietari precedenti.

La maggior parte degli esperti sono convinti che affittare una casa sia molto più conveniente rispetto all'acquisto in questo momento. Se vogliamo una proprietà e affittiamo è importante scegliere un agente immobiliare per aiutarci nella gestione in modo da poter concentrarsi su altri aspetti della nostra vita. Un serio e professionale agente immobiliare deve offrire altri servizi diversi dalla gestione, come altre soluzioni di affitto o soluzioni in merito a piccole riparazioni di routine.

09/02/2018

Cosa fa in concreto un Agente Immobiliare per il cliente

Ti sei mai chiesto cosa fa in concreto un agente immobiliare? Se non sai da dove proviene la commissione per ogni vendita, ecco un elenco dei compiti dei professionisti del mattone.

Il team di INMADRID ha condiviso con noi questo post curioso, che ci mostra cosa fanno gli agenti immobiliari quando non sono con i clienti.

1. Trascorrono molto tempo al telefono

Attendono le telefonate dei potenziali acquirenti e sanno fornire le informazioni necessarie. Per ogni annuncio ci sono circa 20 chiamate e quelle chiamate sono tradotte in 10 visite all’immobile. Ciò significa essere sempre a disposizione e lavorare molto. Gli agenti passano anche diverso tempo a collaborare con i colleghi.

2. Cercano costantemente immobili

Trascorrono un paio d’ore al giorno alla ricerca di proprietà da trattare. Gli agenti devono controllare costantemente le liste di abitazioni condivise nella rete MLS. A volte il processo di ricerca di case che soddisfino gli interessi del cliente può essere molto lungo.

3. Analizzano il mercato

E’ essenziale essere in grado di definire bene il valore reale della casa in vendita o sapere se il futuro acquisto è una buona opzione. Se l’agente lavora in una grande realtà con molte vendite proprie, può fare valutazioni molto più accurate rispetto a quelle fatte basandosi sugli annunci immobiliari. E’ poi importante gestire bene offerte e controfferte. E questo può richiedere molto tempo.

4. Ispezionano le proprietà

Gli agenti passano parte del loro tempo a visitare gli immobili che devono gestire. E’ importante verificare tanto l’aspetto, ovvero come si presenta la casa, quanto le questioni legate a possibili ipoteche, permessi e altro ancora.

5. Investono nel marketing

Oltre a non ricevere uno stipendio fino a quando l’affare è concluso, gli agenti investono nel marketing e nell’home staging, in modo che la casa abbia un’immagine migliore e sia più facile da vendere.

6. Partecipano a corsi di formazione

Gli agenti devono avere nozioni di fiscalità, diritto, marketing, fotografia e video; devono sapere come migliorare l’immagine della casa e conoscere le tecniche di negoziazione e di vendita. Devono, quindi, partecipare costantemente a corsi di formazione. Frequentano anche convegni e fiere immobiliari per imparare da altri professionisti e migliorare i loro servizi.

7. Aiutano con il finanziamento

Oltre ad aiutare gli acquirenti a ottenere i migliori mutui possibili o un mutuo che pensavano di non poter ottenere, sono pronti a rispondere a qualsiasi domanda sul finanziamento. Sanno meglio di chiunque altro quanto costa aggiustare piccoli difetti o effettuare una ristrutturazione.

8. Verificano l’intero processo

Uno dei principali vantaggi di contattare un agente immobiliare è la sicurezza legale che forniscono. Sono a conoscenza di tutto il processo di vendita e hanno l’obbligo di verificare che il tutto si compia legalmente. Inoltre, risolvono problemi di cui molte volte né acquirenti né venditori sono a conoscenza.

9. Mantengono la calma

Un buon agente non solo si incarica di acquistare o vendere la tua casa, ma cerca anche di far sì che il processo non sia stressante.

...E tutto questo è gratuito, almeno fino a quando l’operazione non va a buon fine.

 

Fonte Idealista Partner Consimm

07/02/2018

BATTAGLIA CONTRO GLI ABUSIVI ,MODIFICATA LA LEGGE

Fiaip: Vinta la nostra battaglia contro gli abusivi, modificata la legge professionale 
a tutela dei consumatori

Baccarini (Fiaip): Dal 15 febbraio sanzioni più severe per gli abusivi, sanzioni penali pari a 50.000 €, fino al sequestro degli immobili dove si svolge l’attività abusiva.
Dopo sette anni di battaglie parlamentari, l’inasprimento delle sanzioni per chi svolge abusivamente la professione di agente immobiliare è legge. Il centro studi Fiaip ha calcolato che il totale delle provvigioni percepite indebitamente dagli abusivi, ogni anno, è pari a 750 milioni di euro.

“Esprimiamo viva soddisfazione per questo risultato - dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip - che è da condividere con il Governo Gentiloni e con le forze politiche di opposizione. Infatti, il provvedimento è stato approvato a maggioranza senza nessun voto contrario.”

Da sempre la Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, si batte per sconfiggere la piaga dell’abusivismo professionale, che è la causa principale delle truffe che avvengono nel campo immobiliare.

Prima della modifica la legge prevedeva che l’abusivo dovesse subire tre sanzioni amministrative, prima di arrivare alla denuncia penale. Il nuovo testo introduce a partire dal 15 febbraio 2018 gli aggravi previsti dalla modifica dell’art. 348 del codice penale dopo essere incorsi in una sola sanzione amministrativa.

Roma, 7 febbraio 2018

Fonte: Ufficio Stampa FIAIP

21/12/2017

Buon Natale dal Presidente del Consorzio Consimm

Cari tutti,
alle soglie delle festività natalizie, desidero porgere a voi tutti ed alle vostre famiglie i miei migliori auguri.
Anche il 2017 sta per finire e per tutti noi resterà nella mente come un anno di crescita professionale , un
anno ricco di impegni e soddisfazione per il Nostro Consorzio Immobiliare.
Altre sfide e tanto lavoro ci aspettano per il 2018 ed il nostro compito sarà ancora quello di dare il massimo ogni giorno per far si che le nostre Agenzie sul territorio possono raggiungere alti obbiettivi e gratificazioni sempre maggiori.
Sono orgoglioso di quanto abbiamo saputo fare e di questo vi ringrazio tutti sentitamente;sono certo che il futuro ci riservera' solo vittorie e successi perche' la nostra forza è il GRUPPO.
Ora dobbiamo trovare il giusto entusiasmo per andare avanti con coraggio, tenendo sempre in mente i nostri valori ed avendo a cuore il CLIENTE , in quanto , senza di esso , non esisterebbero le nostre Agenzie sul territorio .
Cercare e lavorare per un mondo un po’ più giusto non è uno slogan o un lustrino da esporre per far vedere quanto si è bravi, ma è un dovere morale che ci impegna profondamente, e che ci spinge a trovare il meglio dentro di noi.
Non dobbiamo comunque mai sentirsi arrivati; è importante cercare sempre di crescere e di imparare dagli errori, guardare gli altri e cercare di apprendere senza sosta non sentendosi mai migliori o più bravi di altri.

Di nuovo , Buone Feste Natalizie a tutti.

Il Presidente
Pasquale Aiello

15/11/2017

Sei un'Agenzia Immobiliare ? Eleva il tuo Business con Consimm

Con la rapida e, quanto mai inaspettata, progressiva evoluzione degli scenari di mercato la formula del Consorzio diviene alternativa di aggregazione possibile ed efficace: in virtù della sua natura giuridica di assoluta neutralità, infatti, ospita chiunque necessiti di interazione reciproca e accesso a servizi, convenzioni e partnership nei diversi ambiti del settore immobiliare. Il tutto prefiggendosi una finalità puramente etica e di scambio costruttivo.
 
Il Consorzio Consimm oggi si affaccia sul panorama immobiliare nazionale collocandosi come organo rappresentativo, di visibilità e veicolo di stimolo alla libera collaborazione, al fine di affiancare e supportare i propri consorziati verso un ritrovato approccio razionale, realistico e soprattutto concreto.
 
La creazione di un consorzio però può rappresentare per tutto il nostro territorio un traguardo importante per migliorare la produttività di ciascuna azienda e far crescere di conseguenza quella spinta motivazionale che pare tanto mancare in questi ultimi tempi. Inutile negare la necessità di ciascuna piccola grande impresa o ditta individuale di sentirsi parte di un Gruppo, di un Progetto comune che possa realizzarsi nelle giornate operative di ogni professionista senza rimanere ancorato unicamente a idee.
 
Nella realizzazione di queste ultime, il Consorzio da vita al progetto “CONSIMM AGENCY POINT CITY”mettendo a disposizione i propri spazi operativi nelle sedi dei soci del Consorzio e cercando, su tutto il territorio nazionale, altrettanti uffici che possano e vogliano contenere più professionisti del settore immobiliare.
 
Perchè unirsi al Consorzio CONSIMM
 
* Il Consorzio Consimm viene creato per realizzare obiettivi comuni tra le Agenzie Immobiliari e Professionisti Immobiliari
* Il Consorzio Consimm offre le proprie postazioni nella sedi Consimm secondo le formule del Coworking
* Il Consorzio Consmm ha intrapreso il progetto “CONSIMM AGENCY POINT” di cercare macro sedi in tutto il territorio Nazionale in grado di ospitare professionisti che hanno dovuto destrutturarsi e non possono usufruire di sede propria
* Il Consorzio Consimm dispone di una scuola di formazione interna in grado di erogare formazione base compresa nella quota consortile
* Il Consorzio Consimm dispone tra i partner Societa' di Costruzioni, radicata su tutto territorio Nazionale in grado di far dismettere in via esclusiva alle agenzie le unità immobiliari proprie;
Partner Finanziario presente su tutto il territorio Nazionale per offrire una diretta ed efficace Consulenza Finanziaria presso L'agenzia Consorziata
* A differenza delle società, lo scopo del consorzio non è volto alla realizzazione di un profitto, bensì alla realizzazione di vantaggi per i consorziati.
* Non può avere uno scopo di lucro; vige l’assoluto divieto di distribuzione di utili
* Ottimizzare gli approvvigionamenti, permettendo di realizzare economie di scala e spuntare prezzi più bassi;
* Realizzare servizi per i consorziati a costi più contenuti di quelli di mercato;
* Organizzare azioni di promozione quali incontri informativi, Meeting e quanto necessario per un’ottima campagna divulgativa;
* Differenziare i servizi e fidelizzare il cliente offrendo una serie di servizi immobiliari integrati all'interno del Point Consimm.
 

08/11/2017

PERCHE' CONVIENE INVESTIRE SULLA GIUSTA PUBBLICITA'?

Mi sono sempre chiesto del perché dello strano rapporto che gli Agenti Immobiliari hanno con la pubblicità e la promozione in genere…

La gran parte delle agenzie immobiliari ci spiega il Presidente del Consorzio Consimm Pasquale Aiello investe sulla promozione in modo errato. Spesso vengo spese cifre enormi per pubblicizzare il maggior numero di appartamenti possibili senza averne un riscontro oggettivo in termini di appuntamenti e quindi di vendita. La cosa più comune nelle agenzie immobiliari è quella di fare pubblicità basata solo sulla massa, senza fermarsi ad analizzare il tipo di prodotto che devono vendere, (es. pubblicità per un monolocale in periferia praticamente identica a quella di un attico in centro città… ???). Non si spende tempo a valutare il target a cui ci si deve rivolgere per avere una risposta positiva alla proposta di vendita, la pubblicità non viene studiata a tavolino, ma buttata sul mercato, solo in base alle esperienze del passato, che spesso in un mercato in continua evoluzione non risulta essere più adatta. Un esempio pratico è il modo di presentare gli alloggi in vendita, raramente ci si affida ad un professionista, per la promozione degli stessi, ma si tende ad “arrangiasi” con cartelli scritti a mano, volantini improvvisati dal tipografo o dagli stessi agenti immobiliari ecc.. Il tutto in contrasto con la quantità di denaro investito per i gadget tipo penne e calendari; in sostanza non viene dedicata la giusta attenzione al tipo di promozione dei prodotti di agenzia.

Spesso per poter vendere un appartamento si devono utilizzare forme pubblicitarie diverse da quelle classiche, poiché l’oggetto della nostra vendita non si adatta alla maggioranza dei clienti (un loft ad esempio, non è una soluzione abitativa classica, quindi il cliente di riferimento deve essere una persona non solo giovane ma anche estrosa). Bene la promozione pubblicitaria che normalmente viene fatta è la medesima di un appartamento di 3 locali classico.

Non basta spendere soldi in pubblicità, si devo investire nella giusta pubblicità.

La presentazione adeguata è fondamentale per interessare il possibile cliente, difatti per dare una prima impressione buona, l’abito standard dell’agente immobiliare è sempre o quasi completo scuro, camicia bianca o azzurra… perché la stessa attenzione non viene dedicata alla pubblicità degli immobili?

Un’altra dimostrazione di ciò sono le agenzie immobiliari che si occupano del turistico, che in contro tendenza ai loro colleghi investono nella promozione e nella presentazione molto di più. La presentazione per alloggi nel settore turistico e ricca di dettagli sul contesto, sulla casa con disegni assonometrici, planimetrie colorate, foto ecc. eppure l’investimento di un cliente per il periodo di ferie è decisamente più basso rispetto a quello di un acquisto sulla casa di abitazione.

In sostanza, credo che la stessa professionalità che viene dedicata per la stipulazione di un contratto o la formazione dell’agente andrebbe dedicata per la promozione. Perché sicuramente si tratta di investimento e non di spesa inutile.

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07/11/2017

Guida pratica per comprare casa

Guida pratica per comprare casa.

Il 77,4% delle famiglie italiane possiede la casa in cui vive. Secondo “Gli immobili in Italia”, recentissimo rapporto del ministero dell’Economia e dell’Agenzia delle Entrate, la quota è più alta al Sud e nelle Isole (82,9%), prossima al dato nazionale al Nord (75,3%), più bassa al Centro (il 73,9%). Ancora: tra aprile e giugno 2017 sono state vendute 145.529 case, il 3,8% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per gli italiani, quindi, la casa di proprietà si conferma bene rifugio per eccellenza: prima di concludere l’acquisto, comunque, è opportuno prendere in considerazione molti aspetti che, in diversa misura, possono condizionare il prezzo finale.

#1. Informarsi sul quartiere e sull’immobile.

La casa non è un elemento isolato, è immersa in un contesto che spesso ne influenza il valore. Prima di concludere l’affare, è bene valutare i servizi che ci sono nella zona, informandosi sull’eventuale presenza di mezzi pubblici, aree verdi, scuole, supermercati: una bella casa in un quartiere poco sicuro, poco servito o poco collegato può non essere un buon investimento. Ancora, controllare i prezzi medi al metro quadro nella zona in cui si sta cercando, evitando paragoni fuorvianti: a parità di metri quadri, una casa in vendita a Milano avrà di sicuro un prezzo più alto di un appartamento in una città di provincia.

#2. Scegliere una costruzione nuova o vecchia?

Le nuove costruzioni sono dotate di impianti di ultima generazione che garantiscono un buon isolamento termico e permettono di risparmiare energia: chi decide di comprare una casa costruita da poco, probabilmente spenderà di più sul momento ma negli anni vedrà le spese legate alle utenze ridursi. Se si sceglie una casa con qualche anno alle spalle, la prima cosa da fare è una visita approfondita, meglio se in compagnia di tecnici professionisti. Indipendentemente dall’età della costruzione, ricordarsi che gli impianti creati dopo il 27 marzo 2008 devono avere la certificazione di conformità rilasciata dalla ditta che li ha realizzati: tutta la documentazione dovrà essere consegnata al nuovo proprietario. L’acquirente dovrà entrare in possesso anche dell’Attestato di certificazione energetica, in cui è indicata la classe energetica dell’appartamento.

#3. Occhio alle spese condominiali.

Chi decide di comprare un appartamento in condominio, deve tenere presenti le spese mensili e verificare che i precedenti pagamenti del venditore siano stati regolari: eventuali debiti, come stabilisce il Codice Civile, dovranno essere saldati dal nuovo proprietario. Una chiacchierata con l’amministratore permetterà di capire anche lo stato generale dello stabile: se sono in programma lavori di manutenzione straordinaria, si deve mettere in conto anche questa spesa.

#4. Affidati ad un Consulente Immobiliare Professionista in modo che controllera' la situazione catastale e ipotecaria della casa

L'Agente Immobiliare prima di immettere un'immobile in vendita verifica la situazione catastale e ipotecaria della casa ,l’effettivo proprietario dell’immobile e controlla la presenza di eventuali ipoteche o pendenze, anche giudiziarie, avra' richiesto una visura catastale che  consente di verificare che l’immobile sia realmente abitativo e che non sia stato ricavato in spazi destinati ad altri usi (cantine, garage, soffitte ecc.).Dunque quando decidi di acquistare casa affidati e fidati di un Consulente Immobiliare Professionista abilitato.

07/11/2017

Andamento Mercato Immobiliare 2017 +6% primo semestre

Mercato immobiliare in ripresa: tutti i dati del 2017 by Consimm - Consorzio Agenzie Immobiliari

Il mercato immobiliare in Italia segna una progressiva ripresa nel 2017. Vediamo tutti i dati che ne mostrano la crescita.

L’Agenzia delle Entrate parla di un rialzo del +6% degli acquisti durante il primo semestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2016. I notai italiani hanno rilevato – nel rapporto Dati statistici notarili – la compravendita di 300.929 fabbricati abitativi nei primi sei mesi del 2017. Le province con gli incrementi più alti sono Milano, +8,3% e Roma, +7%. Il Nord sembra ancora “trainare il mercato immobiliare: al Nord è stato, infatti, effettuato più del 56% dei trasferimenti immobiliari (in particolare al Nord-Ovest il 34,84%, al Nord-Est il 21,59%), mentre al Centro il 17,74%, al Sud 18,15% e nelle isole il 7,67%“.

Lo stesso trend riguarda anche i tempi necessari a vendere. Un’indagine del Consorzio Consimm ha individuato le zone delle otto maggiori città d’Italia dove le vendite risultano più dinamiche.

A Milano il dato migliore è quello dell’area Ortles-Spadolini-Bazzi, mentre a Roma il risultato migliore è quello di Cinecittà Est. Tra le migliori zone si distingue anche l’area che converge sulla Spina 3 situata a Torino: il più esteso progetto di riqualificazione postindustriale della città.

Al sud ed in particolare sul lato jonio  si registra un'aumento di vendite soprattutto di immobili turistici destinate a casa vacanze, i tempi di vendita sono diminuiti rispetto all'anno precedente .

Anche i prezzi mostrano una lenta ripresa. Nel secondo trimestre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice dei prezzi delle abitazioni è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente.

Il mercato immobiliare del 2017 è perciò caratterizzato da un segno positivo sotto tutti gli aspetti; secondo gli esperti la ripresa del mercato si consoliderà nel 2018, ma preoccupano due fattori che potrebbero influire sul definitivo rilancio: la fiscalità, che frena gli acquisti per investimento, e i bassi redditi, con circa il 40% di chi compra che non supera i 1.800 euro al mese.

Fonte Centro Studi Consimm
www.consimm.org

31/10/2017

Legge di Stabilità 2018, ecco quali sono i bonus casa

Nella nuova legge di Bilancio trovano spazio i bonus casa. Vediamo quali sono le agevolazioni che cambiano e quelle che restano.

Ecobonus 65% – Confermato per tutto il 2018 l’ecobonus al 65% per le spese di efficientamento energetico in casa. Ma cambia il perimetro degli interventi incentivati: la posa in opera di infissi, di schermature solari e le caldaie a condensazione e a biomasse passano dal 65% al 50%; resta invariato a quota 65% il bonus per pannelli solari per l’acqua calda, pompe di calore e altri interventi sull’involucro edilizio.

Bonus 50% per le ristrutturazioni –  Diventa possibile utilizzare il bonus del 50% per le ristrutturazioni per le spese sostenute fino al 31 dicembre del 2018, entro un ammontare complessivo di spesa non superiore a 96.000 euro.

Bonus mobili  – Una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in classe A o A+, per un tetto massimo di 10mila euro. Le detrazioni saranno spalmate in 10 rate.

Bonus verde – Dal 1° gennaio del 2018 diventa detraibile una cifra pari al 36% delle spese documentate relative al verde, fino a un massimo di 5.000 euro per ogni unità immobiliare. Il nuovo sconto sarà dedicato alla sistemazione a verde “di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni”.

Proroga cedolare secca –  Contriariamente alle bozze circolate nei giorni scorsi, viene prorogata la cedolare secca al 10% sui contratti a canone concordato, ma l’estensione varrà solo per il prossimo biennio. Niente stabilizzazione, quindi, e niente allargamento della platea anche agli immobili “non residenziali”, rimangono quindi esclusi uffici e negozi.

Sismabonus e bonus condomini – Sul fronte degli ecobonus condominiali rimangono gli sconti del 70 e 75% che vengono confermati fino al 31 dicembre del 2021. Arriverà fino al 2021 il sismabonus, con percentuali variabili tra il 75% e l’85%.

Ecobonus e sismabonus per gli ex Iacp – Gli istituti autonomi case popolari (ex Iacp) potranno usufruire dell’ecobonus per interventi di efficienza energetica realizzati su immobili di loro proprietà, come era già in passato, ma anche su immobili gestiti per conto dei Comuni. Gli ex Iacp potranno accedere al sismabonus fino a una percentuale massima dell’85%.

Fondo di garanzia – Nasce il fondo nazionale per la concessione di garanzie sui prestiti finalizzati alle operazioni di riqualificazione energetica con una dotazione di 50 milioni all’anno tra il 2018 e il 2020, ripartiti tra Ministero dell’Ambiente e Mise. Le famiglie a basso reddito potranno così accedere più facilmente ai prestiti bancari: con questi 50 milioni annui sarà possibile stimolare, in base alle stime del governo, circa 600 milioni di investimenti.

Cessione dei crediti anche per i singoli appartamenti – Diventa possibile trasferire le detrazioni anche per le operazioni effettuate sulla singola unità immobiliare, al di fuori degli interventi condominiali. Chi incamera il bonus potrà, poi, anche trasferirlo nuovamente. Finora la possibilità di trasferire le detrazioni era limitata al solo caso degli interventi sulle parti condominiali.

Requisiti tecnici e massimali – Vengono aggiornati i requisiti tecnici minimi che gli interventi di efficientamento devono rispettare per rientrare nel perimetro dell’ecobonus. Ad occuparsene sarà un decreto del Ministero dello Sviluppo economico. Nel testo andranno anche rivisti i massimali di costo specifici per ogni tipologia di intervento, oltre alle procedure di esecuzione dei controlli a campione eseguiti dall’Enea.

 Segreteria Centralizzata Consimm

Fonte : Il sole 24 ore

30/10/2017

Cercasi Agenti Immobiliari a DUBAI 233 mila euro annui

Non è necessario avere alcuna esperienza pregressa nel settore delle vendite per essere assunti con un contratto da 200 mila sterline l'anno (pari a circa 233 mila euro) ed essere inviati a Dubai per svolgere il lavoro dei sogni. Come riporta il britannico Coventry Telegraph, infatti, un'agenzia immobiliare di Coventry - ma con sede negli Emirati Arabi - sta cercando nuovi agenti per la compravendita di lussuose case a Dubai, promettendo una paga davvero allettante.

 

Il salario - da quasi 17 mila sterline al mese -, del resto, è esente da tasse e l'azienda (la Allsopp & Allsopp) aiuterà i nuovi membri della squadra a trovare casa vicino l'ufficio. Vendere con efficacia è una qualità che si impara solo col tempo, credono i capi dell'agenzia immobiliare, e per questo i recruiter valuteranno anche i curriculum di chi non ha esperienza nel settore.

 

La caratteristica fondamentale che i candidati dovranno dimostrare di avere è la solarità e l'entusiasmo per il lavoro. "Abbiamo eccitanti piani di ampliamento per Dubai e cerchiamo risorse determinate e che negli ultimi due anni abbiano raggiunto importanti traguardi di vendita (non necessariamente in ambito immobiliare)" specifica chi gestisce le risorse umane per la società.

 

Del resto, fanno sapere dalla Allsopp & Allsopp, tutti i dipendenti hanno possibilità di crescere all'interno della azienda e di arrivare a guadagnare anche 300 mila sterline l'anno.

Sul sito internet dell'agenzia non compare l'annuncio di lavoro relativo a Dubai, ma per il 14 novembre è stato organizzata una giornata per raccogliere i cv e conoscere di persona chi è interessato alla posizione. Qualora l'offerta non vi dispiaccia, però, sappiate che dovrete fare un biglietto aereo per Liverpool, città in cui si svolgeranno i colloqui.

 

Qualora non riusciate ad entrare nel "dream team", non preoccupatevi: la Allsopp& Allsopp assume anche consulenti con una paga base retributiva da 75 mila sterline l'anno. Insomma, se il mondo immobiliare non vi dispiace, sapete dove poter inviare la vostra candidatura.

Fonte:http://www.huffingtonpost.it/2017/10/30/unazienda-assume-personale-senza-esperienza-da-inviare-a-dubai-per-233-mila-euro-lanno_a_23260361/?ncid=fcbklnkithpmg00000001

Segreteria Consorzio Consimm

Agenzie Immobiliari Consorziate per l'Italia

www.consimm.org 

26/10/2017

CREARE VALORE AGGIUNTO AL CLIENTE by CONSIMM

CREARE VALORE AGGIUNTO, PER NON RAPPRESENTARE SOLAMENTE UN COSTO ... E PER NON ESTINGUERCI!

Ogni imprenditore che analizza il proprio modello di business secondo i criteri del marketing non può fare a meno di chiedersi se il prodotto/servizio che offre genera per il Cliente un valore aggiunto superiore al prezzo/compenso richiesto. Se la risposta non è positiva, non siamo davanti ad un business destinato a crescere, ma siamo invece seduti su un business destinato al tramonto. Come può dunque un Agente Immobiliare creare valore aggiunto ad un proprietario che gli conferisce l'incarico di vendita del proprio immobile? Possiamo raccontarci quello che vogliamo, ma non possiamo negare che quello che si aspetta un proprietario da un Agente Immobiliare è sostanzialmente una vendita veloce con un ricavo superiore a quello che avrebbe potuto ottenere vendendo l'immobile da solo. Se non centriamo questo obiettivo non possiamo avere dei clienti soddisfatti e non possiamo invertire il trend di crescita della disintermediazione. 

 

DUNQUE CARO CLIENTE QUANDO DECIDI DI VENDERE CASA CHIEDI ALL'AGENTE IMMOBILIARE SE:

Hai l’abilitazione all’esercizio della professione di Agente immobiliare ?                                                                                                        

Se una persona non ha conseguito l’abilitazione alla professione sono due le cose :

   1. non ha le capacità e le competenze per ottenerla;

   2. probabilmente non ha ancora deciso se questo è il suo vero lavoro.

 È questa la persona a cui vuoi affidare la vendita di casa tua?

Hai seguito dei corsi di formazione immobiliare o conosci solo le tecniche di base?                                                                                                  

Vendere casa  oggi, soprattutto nel mercato attuale, non è una  passeggiata,un agente immobiliare improvvisato o poco preparato: sarà in grado di tutelare i tuoi interessi in fase di trattativa ? un Agente Immobiliare deve avere una formazione continua a tutti i livelli, in caso contrario non è  affidabile.

Cosa pensi di fare in concreto per vendere la mia casa?                      

L ‘aspetto della pubblicità è determinante. Devi conoscere e farti dire e dimostrare, quelli che sono i canali pubblicitari che verranno utilizzati e in che modo verranno utilizzati per proporre il tuo immobile, ti sarà utile per capire se stai facendo la scelta giusta.

Non basta pubblicare una semplice inserzione su quotidiani di settore o portali web, la pubblicità va decisa  e studiata con cura. L’agente immobiliare tradizionale mette qualche annuncio sui portali, un cartello nella sua vetrina se ha posto ed aspetta che i clienti lo chiamino. Questo non funziona più da anni. per vendere casa oggi serve ben altro.

Attenzione: molti agenti immobiliari a parole dicono di fare molte cose tipo: internet,giornalini,volantini,il sito ( alcuni non hanno nemmeno quello),collaborazioni con altri colleghi, ecc…fatti dare il  piano di Marketing che utilizzano.

Se il loro piano di Marketing consiste in due annunci sui portali e un cartello che, dopo un  po’ sarà sbiadito, lo puoi fare anche tu, almeno risparmierai le provvigioni.

Un buon agente immobiliare ti spiegherà in dettaglio il suo piano di Marketing , tutte le azioni che intraprenderà per vendere la tua casa ed ogni quanto tempo ti aggiornerà sull’andamento della vendite.

Se un agente immobiliare non ha un piano di Marketing scritto e non te lo sa spiegare, significa che si sta arrampicando sui vetri e che, in effetti,  non sa bene cosa fare per vendere casa tua.

Quali procedure utilizzi per presentare al meglio la mia casa?            

Per realizzare il massimo prezzo di mercato è necessario che la tua casa si presenti al top nel momento in cui arriva un acquirente: chiedi, al di la dei soliti consigli banali, se ha una procedura precisa par far si che questo avvenga.

Se non ce l’ha, è uno che improvvisa, altro che professionista!!!

Collabori con altri Agenti Immobiliari per aumentare la visibilità della mia casa?                                                                                                      

La maggior parte degli agenti immobiliari ti diranno che collaborano con altri colleghi.Nella maggior parte dei casi significa che parlano della tua casa al bar mentre bevono un caffé, e li finisce la collaborazione.

Controllano le quattro richieste che hanno e se la tua casa non rientra  nelle richieste del momento finisce nel dimenticatoio. Risultato: la tua  casa non avrà adeguata visibilità sul mercato e non avrà  nemmeno la  possibilità di essere incrociata con le nuove richieste non avendo nemmeno un gestionale.

La parte informatica in una società non è da sottovalutare. Un buon gestionale, in grado di sfruttare una banca dati efficace, ed aggiornata semplifica molto il lavoro e aumenta la possibilità di far incontrare offerte e richieste.

Puoi darmi informazioni specifiche e attuali sul mercato, e una perizia scritta della mia casa?                                                                    

Penso che tutti siano d’accordo sul fatto che un professionista debba essere preparato nel suo campo: un Agente Immobiliare professionista deve poterti fornire informazioni attuali sul mercato immobiliare, ed una analisi Specifica di Mercato.

Daresti l’incarico di vendita di casa tua, ad un agente immobiliare, che non sa nemmeno cosa sta  succedendo nel mercato in cui opera, e sa solo dare informazioni a  voce, neanche fosse un ritornello  imparato a memoria ?

Hai un report che mostra il rapporto fra gli immobili che hai acquisito e quelli che hai venduto?                                                  

 Acquisire 50 immobili e venderne solo un paio non è il massimo dell’efficacia: se questa è la percentuale di successo che ti aspetti da un agente immobiliare puoi affidargli tranquillamente l’incarico. Ti confesso però, che un agente immobiliare standard dovrebbe vendere almeno il 50% degli incarichi acquisiti.

Mediamente, quanto impieghi a vendere gli immobili che acquisisci? Posso vedere le tue statistiche?                                               

Se un immobile è in linea con il mercato, in 120 giorni, si vende. Se il tempo medio di vendita degli incarichi è superiore a 120 giorni, non è  l’Agente Immobiliare che fa per te. Ti sta facendo sprecare del tempo e  soprattutto ti sta legando mani e piedi con un incarico infinito che finirà  per farti perdere pazienza e denaro.

Quante vendite hai concluso lo scorso anno, negli ultimi sei mesi? Posso vedere lo storico delle tue vendite?                                                

Un agente immobiliare che  vende 10/15 immobili in un anno, è un buon agente  immobiliare. Se ne ha venduti meno, diffida: se poi ti dice che il tutto è dovuto alla crisi e alle banche che non concedono credito, sta solo giustificando il suo fallimento. La crisi delle vendite delle case  non esiste,esistono solo case vendibili e case invendibili.

Se ti capita qualcosa, chi seguirà la vendita di casa mia ?                    

E’ una domanda molto intelligente che non tutti fanno, pensateci un attimo affidarsi a chi lavora da solo o  in una piccola struttura(ci sono casi che non hanno nemmeno una segretaria, magari la si vede solo in poche occasioni) è molto rischioso: cosa succede se si presentano degli imprevisti?E’ per questo ch

12/10/2017

Break Even Point e Break Even Period nell'Agenzia Immobiliare

Per molti agenti immobiliari che sognano di diventare imprenditori e aprire la propria agenzia, l’idea di investire una cospicua somma di denaro può diventare un grande deterrente.

Il sacrificio iniziale è consistente e può insorgere la paura di non riuscire a sostenere i costi una volta avviata l’attività.

Eppure, nel caso del consorzio immobiliare, la paura si allontana facilmente, soprattutto quando abbiamo la certezza che in 3-6 mesi il nostro investimento iniziale sarà completamente coperto!

Il Break Even Point, infatti, viene raggiunto in pochissimo tempo, al contrario di altre realtà imprenditoriali, permettendoci di guadagnare e crescere a livello imprenditoriale con estrema velocità e facilità!

Non sei convinto? Prosegui nella lettura!

Partiamo dal capire che cos’è esattamente il Break Even Point, abbreviato con la sigla BEP, nel settore immobiliare.

 

Cos’è il Break Even Point?

Letteralmente Break Even Point significa punto di pareggio ed è indicato dal valore della quantità di prodotto venduto o servizio offerto necessario per coprire i costi totali sostenuti fino a quel momento, un periodo nel quale l’azienda non genera né utili né perdite.

In poche parole è una situazione di equilibrio economico in cui i ricavi sono uguali alla somma dei costi fissi e variabili.

Per un’azienda è un momento importantissimo, perchè significa che si sta recuperando l’esborso iniziale sostenuto per avviare l’attività, e dopo questo primo periodo in cui entrate ed uscite pareggiano, il passo successivo è il guadagno effettivo. Questo periodo si chiama Break Even Period.

Per analizzare i dati relativi al BEP è necessario che l’imprenditore compili un business plan in cui annoterà le spese aziendali, in modo da avere un resoconto delle uscite e poter calcolare a quanto devono ammontare le entrate per rientrare nei costi.

Le spese possono riferirsi a quelle fisse, come affitto, utenze, personale, e spese variabili come cancelleria, ufficio, trasporti e manutenzione.

Quando si avvia un’attività da zero bisogna considerare che, prima di arrivare al guadagno effettivo, bisogna recuperare la somma investita inizialmente per lanciare l’impresa, ed assicurarsi che anche le spese fisse siano coperte.

Questo metodo non è applicabile a tutti i sistemi aziendali, in quanto non è adatto alle imprese multi prodotto, ma, al contrario, riferito ad un’agenzia immobiliare può essere un ottimo metodo per l’analisi a breve termine del bilancio aziendale.

Ora, la domanda che l’imprenditore immobiliare dovrà porsi è questa: quanti contratti sarà necessario portare a termine per coprire i costi totali?

Calcolando la provvigione media per ogni trattativa conclusa sarà possibile capire quanti contratti dovrà chiudere l’agenzia per raggiungere il Break Even Point.

Questa metodologia di calcolo ha dei limiti in quanto può risultare non troppo precisa, ma possiamo assicurarvi che il calcolo del BEP ha una grande efficacia al fine di fare una previsione del bilancio aziendale ed avere una stima del rientro dei costi.

Il Break Even Point nell'Agenzia Immobiliare: i vantaggi concreti

Aderire al nostro Consorzio Consimm per aprire un’agenzia immobiliare può abbattere di molto i tempi ed i costi di avviamento, permettendo di raggiungere il Break Even Point più velocemente ed avere un guadagno effettivo in tempi brevi.

Facciamo ora un esempio concreto, partendo proprio dal nostro Point Agency City Consimm: i nostri agenti consorziati raggiungono il BEP in 3, massimo 4 mesi dalla data di avviamento della propria agenzia!

Questo perché l’avviamento è molto più rapido e l'adesione al Consorzio Consimm prevede un appoggio sotto moltissimi punti di vista: partire con un know-how già consolidato, un brand affermato e un sostegno dal punto di vista formativo,pubblicitario associato a sistemi informatici di ultima generazione significa avere margine di errore minimo.

Nel caso in cui, al contrario, decidessimo di avviare una nostra agenzia immobiliare, senza appoggiarci a nessun brand, dovremo mettere in conto tutti i costi di start up, dai beni materiali per l’ufficio a quelli di marketing per far conoscere il brand, solo per citarne qualcuno.

Lo stesso discorso vale per l’apertura di un ristorante, di un bar o di un’altra attività complementare, dove l’avvio può risultare davvero molto oneroso, i tempi per farsi conoscere sul mercato sono molto lunghi e il rientro del proprio investimento diventa quasi un sogno lontano.

Un esempio? Per aprire un ristorante hai bisogno di investire un buon capitale per tutta la nuova attrezzatura, dalla cucina all’arredamento, oltre all’affitto del locale e ai costi del personale.

Un’agenzia Immobiliare Consimm, al contrario, ti richiede dei costi iniziali molto più bassi: l’affitto, una buona scrivania, un computer e una segretaria.

Aprire un Point Agency City Consimm  a condizioni di investimento agevolate per facilitare l’avvio di una nuova agenzia, fornendo l’opportunità di rateizzare l’importo e ammortizzare la somma totale.

Scopri all’interno del nostro sito tutti i vantaggi nell’aprire un’agenzia immobiliare  con il marchio Consimm Agency, o contattaci per maggiori informazioni.

E se vuoi rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità nel mondo immobiliare , ricevere contenuti esclusivi, consigli utili per il tuo business e scoprire strategie vincenti, segui il nostro blog e iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter.

Segreteria Consorzio Consimm

27/09/2017

COME COMPORTARSI IN UN AGENZIA IMMOBILIARE

COME COMPORTARSI IN UN AGENZIA IMMOBILIARE

Se siete potenziali acquirenti:

1) Non entrate MAI in un’agenzia immobiliare per chiedere il numero di telefono dei proprietari “così li contattate da soli!”, sarebbe come chiedere al pizzaiolo la pasta della pizza per mangiarla a casa GRATIS.

2) Non chiedete di andare in visita prima con la sorella, poi con la figlia e infine con i genitori, chiamate a rapporto tutti risparmierete tempo e benzina.

3) Non cercate di scavalcare l’agente immobiliare aspettando sotto casa il proprietario dopo aver fatto regolare visita, oltre a risponderne nei confronti dell’agente stesso potreste essere accusati di stalking dai proprietari

4) Non chiamate l’agente immobiliare dopo l’orario d’ufficio perché non riuscite a dormire e vi è sorto un dubbio su qualche dettaglio, vi assicuro che spesso è difficile crederlo ma ha anche lui una vita privata!

02/08/2017

Il Mercato Immobiliare e' Cambiato e tu?

IL MERCATO È CAMBIATO.

La crisi ha spinto le agenzie a fare ciò che prima era considerato impossibile. Ma ora è tempo per
superarla ed evitare l’errore mortale di pensare all’oggi anziché al domani.

Ora a guidare lo sviluppo del mercato è il cliente acquirente e non il venditore. Questi, per il successo della sua Agenzia, deve
modificare il suo approccio al mercato.
L'Agente Immobiliare deve smettere di acquisire immobili fuori prezzo e proporre invece immobili a prezzo corretto e  di valore che i clienti apprezzano e desiderano.

Questa scelta gli impone di definire con precisione chi sono davvero i suoi clienti. La
vecchia classificazione dei clienti in privati, imprese è oramai superata, non ha alcun
valore pratico per le scelte da prendere se si vuole crescere.

La crisi ha spinto le aziende a fare ciò che prima era considerato impossibile. Il mercato è entrato
nel periodo del cliente. L’imprenditore, per il successo, deve prestare maggiore attenzione al
marketing e alle vendite ,  fare risalire a queste la responsabilità di “produrre clienti” e
successivamente “produrre vendite”.

Senza clienti non vi sono vendite e quando questi mancano l'agenzia si ferma. 
É per questi motivi che vi invito numerosi a visitare il sito
www.consimm.org un Consorzio Immobiliare fatto da Agenzie Immobiliari Evolute che hanno compreso l'importanza di fare squadra e di creare una rete immobiliare coesa e compatta dove l'impossibile per molti diventa possibile per tutti. 

Per maggiori info sul Consorzio Consimm visitate il www.consimm.org

 

SEGRETERIA CENTRALIZZATA CONSIMM

 

14/07/2017

Affitti Brevi : cedolare secca del 21% controlli a tappeto

 In vigore l'imposta speciale che prevede il pagamento della cedolare secca del 21% per tutti gli affitti brevi.

=> Locazioni. Cedolare secca. Le novità introdotte dal D.L. 193/2016 e le risposte del Telefisco 2017.

=> Contratto di affitto non registrato e cedolare secca

 

Da qui il soprannome "tassa Aibnb". La nuova imposta andrà a sostituire quella dell'Irpef e quella di registro che chi affitta è chiamato a pagare a fine anno con la dichiarazione dei redditi.

=> Locazione: cedolare secca o regime ordinario

Trasmissione dati, ritenuta e sanzioni. Nell'audizione del 4 maggio 2017, è stato ribadito cheai sensi del comma 4 della norma in esame, gli adempimenti devono essere posti in essere non solo dagli agenti immobiliari ma da tutti coloro che, in senso lato, effettuano intermediazione mettendo in contatto persone in ricerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare.

Si prevede per tali soggetti l'obbligo di trasmissione dei dati relativi ai contratti stipulati per il loro tramite e, laddove incassino i canoni o i corrispettivi, l'obbligo di applicare, in qualità di sostituti di imposta, la ritenuta del 21 per cento all'atto dell'accredito e di provvedere al relativo versamento.

La ritenuta, nel caso in cui non sia stata esercitata l'opzione per il regime della cedolare secca, si considera operata a titolo di acconto.

La omessa, incompleta o infedele trasmissione dei dati richiesti è punita con la sanzione da euro 250 a 2.000 euro applicabile in caso di omissione di ogni comunicazione prescritta da leggi tributarie, ridotta alla metà se l'adempimento è effettuato correttamente entro i quindici giorni successivi alla scadenza.

=> In arrivo controlli fiscali sui contratti di locazione stipulati con cedolare secca

Audizione del direttore dell'agenzia dell'Entrate. Il 4 maggio 2017, in Commissioni Riunite Bilancio Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, durante l'audizione del direttore dell'agenzia dell'Entrate, è stato precisato che per i redditi rivenienti dai contratti di locazione breve previsti dall'art. 4 del decreto-legge n. 50 del 2017, stipulati a partire dal 1° giugno 2017è previsto l'assoggettamento, su opzione, alle disposizioni relative alla cedolare secca di cui all'articolo 3 del d.lgs. 14 marzo 2011, n. 23, con l'aliquota del 21 per cento. Il regime della cedolare secca, con applicazione della aliquota del 21, per cento è già applicabile ai contratti di locazione di durata inferiore a 30 giorni.

Il contenuto innovativo della norma è dato dalla previsione che ne estende l'applicazione ai contratti menzionati, in cui la locazione è integrata dai servizi di pulizia locali e cambio biancheria, nonché ai contratti di sub-locazione a quelli conclusi dal comodatario.

=> Locazione e cedolare secca. Ecco le ultime precisazioni della Agenzia delle Entrate

Il tratto di novità è dato, inoltre dalla previsione di obblighi posti a carico degli intermediari: la norma introduce, per finalità di controllo nonché di contrasto all'evasione fiscale, specifici obblighi, a carico dei soggetti esercenti attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali on-line.

Salvo modifiche in sede di conversione, il regime previsto si applica ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve stipulati a decorrere dal 1 giugno 2017; tale termine, correlato alla previsione di gettito, dovrebbe (secondo l'Agenzia dell'Entrate) comunque escludere un ulteriore rinvio degli adempimenti, oltre la data di emanazione del Provvedimento, in quanto la norma stessa già contiene sufficienti indicazioni per l'effettuazione delle ritenute (la stessa norma prevede che il prelievo deve essere effettuato all'atto dell'accredito dei canoni e dei corrispettivi relativi ai contratti stipulati a partire dal 1 giugno).

I primi dati statistici. Secondo i primi rilevamenti(ricerca condotta dal Monitor Allianz Global Assistance in collaborazione con l`istituto di ricerca Nexplora) 1 italiano su 2 ha dichiarato di aver già utilizzato o di voler utilizzare in futuro i servizi di home sharing, 1 su 4 lo preferisce ad alberghi e pensioni per le proprie vacanze, mentre il 30% ancora non conosce questa tipologia di soggiorno.

Sicché, secondo tale indagine, trenta milioni di italiani sarebbero colpiti dalla cedolare secca che sta per entrare in vigore con la manovrina del governo Gentiloni.

Di questi, hanno già usufruito del servizio o contano di farlo in futuro il 52% dei giovani compresi fra i 25 e i 34 anni, contro il 34% degli over 65.

L'aspetto più apprezzato di questo tipo di alloggio (con formula home sharing) resta il fattore economico, indicato dal 75% degli intervistati, la formula più economica rispetto alle tradizionali strutture ricettive.

Dal punto di vista territoriale, è emerso che il 57% sceglierebbe questo tipo di strutture per una meta europea, contro il 36% che le utilizzerebbe per un viaggio in Italia e solo il 7% per viaggiare fuori dall`Europa. Tra questi spicca il dato dei Baresi (49 %) e dei Bolognesi (83 %).

Gli aspetti controversi. Secondo Matteo Stifanelli (Country manager di Airbnb Italia),"Se la legge rimane questa siamo pronti a fare ricorso e ad aprire un contenzioso con lo Stato per tutelare i diritti dei nostri host”. In pratica, a parere del Manager di Airbnb Italia, la nuova imposta così come è stata pensata viola in diversi punti la normativa europea, soprattutto in termini di privacy e di territorialità; ciò, in quanto, il servizio Airbnb fattura i suoi servizi dall'Irlanda, sicché il ruolo di sostituto d'imposta comporterebbe l'obbligo di avere la residenza fiscale in Italia. Ed ancora, secondo Stifanelli,il vero nodo sono questi emendamenti intesi come "tentativi di introdurre oneri ingiusti che nulla hanno a che fare con un miglioramento del rapporto tra cittadino e fiscalità ma puntano, chiaramente, a limitare il diritto di condividere la propria casa”.



Fonte http://www.condominioweb.com/cedolare-secca-locazione-breve.13846#ixzz4moUjshGm 
www.condominioweb.com 

14/07/2017

Certificato di Stabilita' per vendere o locare nel 2018

Il crollo della palazzina di Torre Annunziata è stata una tragedia di fronte alla quale non si è potuti rimanere in silenzio. Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha annunciato che per gli edifici sarà obbligatorio il certificato di stabilità. “Com’è obbligatoria la certificazione energetica degli immobili, nei futuri contratti d’affitto e di compravendita lo sarà anche la certificazione statica”, ha affermato. Parole che hanno incontrato il favore di architetti e ingegneri.

La novità dovrebbe essere introdotta nella prossima legge di Stabilità, che sarà in vigore dal 2018. In particolare, il ministro delle Infrastrutture ha spiegato: “In Italia manca una classificazione ufficiale degli edifici. Abbiamo tuttavia introdotto l’obbligo della certificazione energetica e ora pensiamo di proseguire su questa strada anche per la sicurezza statica. L’idea è quella di inserire nei contratti d’affitto e di compravendita la clausola della certificazione statica obbligatoria, al pari della certificazione energetica”.

Le parole di Delrio sono state accolte positivamente da ingegneri e architetti. Con una nota è stato fatto sapere che il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, plaude all’annuncio del ministro Delrio, ma torna a chiedere con forza l’istituzione del fascicolo del fabbricato.

In un comunicato diffuso dal Consiglio nazionale degli ingegneri si legge: “A seguito del drammatico crollo della palazzina di Torre Annunziata avvenuto nei giorni scorsi, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha annunciato che per gli edifici sarà obbligatorio il certificato di stabilità, un po’ come avviane attualmente con la certificazione energetica degli immobili. Sul tema dei costi della certificazione Delrio ha sottolineato come tramite il Sisma Bonus essi saranno detraibili all’85%.

Armando Zambrano, presidente del Cni, ha così replicato alle dichiarazioni del ministro: ‘L’annuncio dell’introduzione del certificato di stabilità è una cosa opportuna da parte del Governo. Il Sisma Bonus, in questo senso, è un bel passo in avanti, anche se sono necessarie delle modifiche normative per renderlo meglio attuabile. Va detto, però, che non possiamo aspettare che siano i condomini e i proprietari di immobili ad avviare determinate procedure. Bisogna far sì che si abbia una conoscenza più ampia dello stato degli immobili, in modo da poter stabilire se e come è necessario intervenire per garantirne la sicurezza’.

‘Da anni – prosegue Zambrano – come Consiglio Nazionale degli Ingegneri e come Rete Professioni Tecniche chiediamo l’istituzione del fascicolo del fabbricato. Riteniamo, infatti, che sia uno strumento determinante per conoscere le criticità di un edificio. Cominciano a rendersene conto anche gli organi di informazione che da un po’ di tempo lo indicano come una determinante fonte di conoscenza dello stato delle nostre case. Purtroppo, però, in questi anni determinate lobby, soprattutto quelle dei proprietari immobiliari, avanzando motivazioni a volte piuttosto fantasiose hanno lavorato per evitarne l’introduzione, facilitati dall’indifferenza colpevole della politica’.

‘In Italia – conclude Zambrano – abbiamo circa 20 milioni di edifici costruiti prima che venisse introdotta la normativa sul rischio sismico che ha imposto regole più stringenti nel settore delle costruzioni. In questo senso, dopo l’iniziativa di Delrio, ci aspettiamo un ulteriore sforzo dal mondo della politica, anche nella direzione dell’introduzione del fascicolo del fabbricato’”.

Favorevoli all’istituzione del certificato di stabilità per gli edifici anche gli architetti. Per il Consiglio nazionale degli architetti “si tratterebbe di una documentazione ‘minimale’ che consentirebbe di conoscere le condizioni di vulnerabilità degli edifici per avere un quadro realistico dello stato del patrimonio edilizio del nostro Paese, anticipando l’istituzione dell’auspicato fascicolo del fabbricato – una sorta di ‘cartella clinica’ – contro il quale, anche in queste ore, si levano interessate voci di dissenso”. E ancora: “Non c’è dubbio che lo sterminato patrimonio edilizio italiano vada messo in sicurezza considerando che fortunatamente si è arrestato il processo di espansione. Può essere l’occasione non solo per raggiungere dei necessari standard di stabilità per ogni immobile, ma anche per rimettere in moto in maniera virtuosa l’edilizia, colpita, più di tutte, dalla crisi economica”.

Fonte idealista/consimmnews

26/06/2017

Hai un'Agenzia Immobiliare ? Scopri la formula di Consimm

PERCHE' DIVENTARE UN PARTNER CONSIMM:

concludere più affari con meno ore di lavoro, avendo a disposizione molti più immobili da vendere ,
ottenere una grande visibilità con forme di pubblicità ad alto riscontro ma a basso costo per il singolo consorziato che valorizzerà la tua immagine nei confronti della clientela lavorare in un ambiente fortemente produttivo ed organizzato, che ti eviterà inutili perdite di tempo e consentirà una maggiore qualificazione professionale rimanere indipendente e titolare di te stesso senza però restare ancora da solo con tutti gli oneri, gli impegni e le difficoltà a tuo esclusivo carico.

Ridurre drasticamente i costi ed i rischi di gestione che attualmente sopporti, perché ripartiti con gli altri colleghi consorziati.

Con noi entri a far parte di una organizzazione all’avanguardia ed in piena espansione dove tutti collaborano e sono indipendenti, che si contraddistingue non solo per le sue particolari prestazioni, ma anche per l’assoluto rispetto che ripone nel rapporto con i propri Consulenti, persone che rappresentano la nostra vera linfa vitale.

Pensiamo infatti che solo una attenta e puntuale considerazione delle loro esigenze e delle loro aspettative sia la base necessaria per costituire un clima ideale e sereno che ponga gli individui nella condizione di massimo benessere e miglior resa operativa.
Siamo certi che le migliori prestazioni si ottengano lavorando in un ambiente dove tutti si rispettano, si stimano e collaborano, come pure che professionalità e interesse economico siano due valori molto complementari: più si è esperti e preparati e più si e' capaci nel fare reddito.

Scopri di piu' su 

www.consimm.org

14/06/2017

Il Consulente Immobiliari Professionista di parte

Sii sincero e rispondi a questa domanda:

«Tu vorresti un agente immobiliare che ti tratti solo come un numero, interessato solo alla provvigione, oppure un agente immobiliare che sia sempre al tuo fianco e che ti segua durante tutte le fasi della compravendita?».

Ok, domanda stupida. E risposta scontata.

Oggi ci preoccupiamo solo di acquisire case e pubblicare più annunci dei colleghi sui vari portali immobiliari, dimenticandoci che senza te che compri casa, il nostro guadagno è pari a ZERO.

In altri paesi esiste un professionista immobiliare che lavora solamente per l’acquirente. Questo professionista viene chiamato in modi diversi: Property Finder, Buyers Agent, eccetera,noi abbiamo deciso di chiamarci semplicemente CONSULENTI IMMOBILIARI PROFESSIONISTI.

Da oggi le Agenzie Immobiliari Consorziate Consimm possono offrirti un sistema personalizzato ed esclusivo ,vogliamo essere il tuo Consulente Immobiliare Professionista di fiducia.

Il sistema Casa in 30 Giorni è composto da 3 diverse fasi, ognuna studiata e sviluppata per tutelare al massimo gli interessi di chi compra casa… ovvero te.

Ti spieghiamo in cosa consiste:

FASE 1 – TROVA LA CASA

1.1 – In questa prima fase dovrai compilare un modulo che troverai alla fine di questa pagina, nel quale dovrai fornire le caratteristiche della tua casa ideale.

1.2 – Una volta inviato il modulo, ti invieremo un’email nel giro di due ore (non automatica, ma scritta da un Nostro Agente Immobiliare in tempo reale) nella quale ti chiedera’ di confermare i dati e – se  dovesse servire – un colloquio per approfondire alcune tue richieste (potrai sentirli via telefono, via e-mail, via Skype o, se preferisci, fissare un primo appuntamento a voce  in ufficio da loro).

1.3 – Successivamente potrai tornare alle tue attività quotidiane senza avere l’ansia di contattare migliaia di agenzie per trovare la casa dei tuoi sogni, lasciando al tuo Consulente Immobiliare questa incombenza.

Per trovare una casa che sia in linea al 100% con le richieste che mi hai inviato, sfruttera’ ogni “trucco” da agente immobiliare disponibile (setaccera’ i portali immobiliari, colleghi con i quali collabora della rete Consimm e non e tutti gli altri strumenti di marketing in suo possesso, con l’assoluta discrezione dei tuoi dati, che non verranno MAI divulgati).

1.4 – Nel giro di una settimana o al massimo due, ti inviera’ una prima e-mail contenente alcune proposte che – ripeto – saranno al 100% in linea con le tue esigenze. Se non ti dovessero interessare, continuera’ la ricerca (dopo averla affinata insieme a te); se invece qualche casa dovesse suscitare la tua curiosità, fissera’ un appuntamento per vederla di persona. Senza il minimo impegno da parte tua, ovviamente.

Sa benissimo il nostro Consulente Immobiliare che non hai la minima fretta, quindi non intasera’ la tua casella e-mail come fanno tutte le altre agenzie. La prima e-mail contenente le prime 3/4 case, ti arriverà dopo una settimana o al massimo due e quasi sempre uno delle 3/4 proposte inviate saranno di tuo gradimento.

FASE 2 – IL GIUSTO PREZZO

A differenza di altri colleghi che sono soliti dire:
«Eh purtroppo a questa cifra i proprietari non venderanno mai, si perde tempo…»;
«Il proprietario non accetterà offerte inferiori ad X!»,
I nostri Consulenti Immobiliari professionisti lavoreranno in modo diverso.

Se una casa che hai visitato dal vivo ha suscitato il tuo interesse, allora ti consigliera’ personalmente il giusto prezzo da offrire che sia in linea con la situazione di mercato attuale.

Il nostro interesse è concludere l’affare e per farlo devono fare essere dalla tua parte. Discuterai insieme a lui  il miglior prezzo da offrire e naturalmente sara’ al tuo fianco durante tutta la trattativa.

FASE 3 – CONTROLLO DELL’IMMOBILE

Se sei d’accordo con la cifra da offrire, prima di farti firmare qualsiasi foglio, svolgeranno tutti i controlli del caso sulla casa in questione.

In particolare, controlleranno che:
● l’immobile sia libero da qualsiasi ipoteca giudiziaria e che – eventualmente – il proprietario sia in pari con ogni tipo di pagamento all’Agenzia delle Entrate;
● il proprietario sia in regola con i pagamenti al condominio e che non ci siano lavori straordinari o spese già decise che sarebbero a tuo carico;
● la casa sia stata costruita in maniera conforme ai progetti depositati in Comune e non ci siano abusi edilizi di alcun tipo. Controlliamo – insieme a un tecnico – anche che sia stato rilasciato il certificato di abitabilità;
● le stanze della casa siano uguali a quelle rappresentate sulla planimetria depositata in Catasto.

Come fai ad essere sicuro che lo faranno davvero?

Tutto il lavoro di ricerca è svolto in forma gratuita fino a che non trovo la tua casa ideale. Non sono previsti rimborsi e spese di alcun titolo.

NON pagherai la provvigione (che è del 3% + IVA) al compromesso come sono solite chiedere tutte le altre agenzie, bensì al Contratto definitivo davanti al Notaio che sancirà il passaggio della proprietà… quando praticamente la casa diventerà tua a tutti gli effetti.

Ecco perché puoi avere la certezza che faranno quanto ti ho detto. Se tu non arrivi al Contratto definitivo, davanti al Notaio, loro non avranno guadagnato un solo euro.

Se questo sistema ti piace e ti ispira fiducia, compila questo modulo. Ti invieremo una mail nel giro di due ore ed il Nostro Consulente Immobiliare di fiducia la ricerca per te!

PROVA SUBITO IL SISTEMA

31/05/2017

Il Presidente di Consimm racconta il suo inizio nell'Agenzia

Oggi e' un giorno particolare per il Nostro Presidente Pasquale Aiello che decide di condividere con la rete Consimm il ricordo dei  suoi primi anni di attivita',

Era il 1994 appenato tornato dalla leva militare inizio la mia professione in una delle migliori Agenzie Immobiliari di zona ,questo gruppo ha due uffici gestiti da due soci.
Carlo e Giacomo sono i due soci , ultra cinquantenni , da sempre Agenti Immobiliari.
Le loro Agenzie erano dislocate nella zona est e l'altra nella zona nord/ovest di Prato.
Io lavoravo nell'ufficio di Prato est ,un team di 4/5 persone oltre il titolare Carlo. Un'Agenzia Immobiliare ben organizzata con acquisitori , venditori e segretaria che riusciva ad organizzare per tutti i funzionari sia appuntamenti di vendita che acquisizioni.Anni d'oro devo dire , si vendeva dalle 4-5-6 case al mese e tutti erano felici e contenti.
Col passare del tempo molti di quei funzionari aprirono la loro Agenzia e ci ritrovammo ad un certo punto io e Carlo ed un solo funzionario .
Come gia' detto eravamo una delle migliori Agenzie sulla piazza , gia' allora iniziammo a fare del marketing locale , volantini , lettere , la domenica sul giornale locale , ed a quei tempi pochi potevano permettersi di acquistare una pagina sulla nazione di Prato.
Poco dopo Carlo si ammalo' , un brutto male allo stomaco lo fece stare a casa oltre due anni,ed io mi ritrovai da solo a gestire l'Agenzia .Nel frattempo anche l'ultimo funzionario rimasto aveva preso altre strade ed io ero rimasto l'unico dei cinque fedele alla Societa' Immobiliare. Avevo paura non lo nego , ma volevo dimostrare in primis a me stesso e poi a Carlo che sarei comunque riuscito a tenere aperta l'Agenzia e magari anche a rilanciarla come i vecchi tempi.
La mattina mi recavo in Agenzia prendevo la mia Agenda , mettevo il trasferimento di chiamata sul cellulare , attaccavo il cartello sulla porta " siamo fuori per appuntamenti " e partivo....
Ero solo , io e le mie gambe , ma non mi sono mai abbattuto , volevo a tutti costi riuscire a vendere per creare il mio stipendio e quello del mio titolare ammalato.
Ho venduto , e forse anche molto di quanto avrei immaginato , i preliminari in quel periodo venivano fatti in agenzia , le provvigioni come oggi si pagavano al preliminare ed io da buon Agente Immobiliare gia' abilitato incassavo , mettevo i contanti o assegno in una busta da lettera e la portavo al MIO TITOLARE AMMALATO.
Avrei potuto vendere , incassare e non dire niente ....NON LO MAI FATTO e mai ho pensato di farlo....
Carlo non aveva figli , mi considerava un figlio acquisito, (questo e' quello che ho dedotto nel tempo), ed io non potevo deluderlo , la fiducia una volta persa non si acquisisce piu'.
Nel frattempo lui stava combattendo la sua malattia , il mostro allo stomaco era tornato , dopo tanta sofferenza aveva perso la voglia di combattere.
Un Pomeriggio mi chiama e mi dice di andare a casa sua che voleva parlarmi , mi recai da lui , mi disse che aveva preso l'appuntamento dal notaio e che mi avrebbe ceduto GRATUITAMENTE la societa' e le due Agenzie di Prato e che avrebbe pensato lui a liquidare l'altro socio di minoranza.
Rimasi in silenzio , non dissi niente , mi aspettavo da quel colloquio che mi dicesse , la malattia è tornata , non mi resta molto da vivere , e prima che sia troppo tardi , devo chiudere le due agenzie e la societa'....
Invece ha dimostrato per l'ennesima volta di essere , UN GRANDE UOMO,UN GRANDE MAESTRO,UN GRANDE PROFESSIONISTA.
Il 31 Maggio del 1998 Carlo Barbuti se ne ando' e da allora veglia su di me e CONSIMM come ha sempre fatto.
Pasquale Aiello.

04/05/2017

NASCE A CORIGLIANO (CS) UNA NUOVA CONSIMM AGENCY

CORIGLIANO (CS),

Nasce a Corigliano (CS) una nuova Consimm Agency, l'imprenditore Maurizio Bianchimano Agente Immobiliare da oltre quindici anni sarà il Manager Immobiliare titolare dell'Agenzia Consimm Corigliano.

La sua esperienza e la sua professionalità faranno sì che l'Agenzia di Corigliano possa essere di aiuto per chi deve vendere ed acquistare casa a Corigliano e paesi limitrofi.

La Consimm Agency di Corigliano ricerca agenti immobiliari, consulenti, acquisitori da inserire nel proprio organico chi fosse interessato può contattare direttamente il Manager Bianchimano per organizzare un appuntamento conoscitivo.

Il Presidente del Consorzio Consimm Pasquale Aiello augura vive congratulazioni al collega MAURIZIO BIANCHIMANO, che ha creduto nei grandi potenziali evolutivi della iniziativa!! Tutti i soci del Consorzio Consimm formulano naturalmente i migliori auguri di buon lavoro al collega Maurizio Bianchimano. Un gruppo di lavoro sempre più integrato, dunque, ( il Consorzio CONSIMM* ) per le migliori fortune dei suoi consorziati!

Segreteria Consorzio Consimm

27/04/2017

Guadagnare con gli affitti

Il rischio crescente di non essere pagati. Investimento a rischio?

L’investimento negli immobili ha avuto in passato uno spazio molto ampio in Italia fra ogni ceto sociale ed in ogni realtà geografica del Paese.

La formula, in molti casi, prevedeva la ‘messa a rendita’ della proprietà dopo l’acquisto attraverso la locazione per trarne un’entrata costante e crescente nel tempo.

Negli ultimi anni però, questa formula si è inceppata o meglio ancora : si è sbriciolata di fronte ad una cruda realtà:

attualmente, circa metà delle locazioni in Italia sono attualmente a rischio per il mancato pagamento del canone.

I dati pubblicati, evidenziano punte addirittura superiori del 60% in alcune zone del Sud Italia in cui il canone di affitto non viene pagato dagli inquilini.

Affittare un immobile. I rischi crescenti.

Le conseguenze di un mancato pagamento di un canone di affitto immobili, sono diverse e tutte, hanno un risvolto negativo amplificato che colpisce gravemente il proprietario:

mancato introito monetario;

mancato pagamento delle spese condominiali che così, restano a carico del proprietario per mesi o addirittura anni;

obbligo del pagamento delle imposte su canoni MAI introitati.

Infatti, il proprietario è comunque responsabile ed obbligato al pagamento all’erario delle imposte relative ai ricavi da locazione;

spese legali ‘perse’ sin dalla partenza (in quanto gli inquilini difficilmente saranno espulsi in breve termine e comunque, non pagheranno neanche questi oneri).

In molti casi ormai, i proprietari rinunciano a ‘tutelare’ i loro diritti semplicemente perché sono consapevoli che avviare un’azione legale non porterà a nulla (a parte ovviamente spendere i soldi per l’avvocato e le spese collegate);

il rischio (molto frequente) di ritrovarsi un immobile danneggiato nel momento in cui si ritornerà in possesso della proprietà;

un forte ‘peso’ sulla propria salute(stress, rabbia, ecc.).

Quest’ultimo aspetto, per nulla secondario, costituisce un fattore estremamente critico che ‘colpisce’ molti proprietari di immobili ‘occupati’;

ecc..

Mettere a rendita un immobile. Come tutelarsi?

In questi anni, per ‘aiutare i titolari ad essere meglio tutelati, sono nate polizze e specifiche forme di contratti con ‘garante’ ma nella realtà, la situazione di crisi e precarietà diffusa, non consente di rendere attuative queste forme di garanzia.

Infatti, se mancano i soldi per pagare l’affitto, figuriamoci se poi c’è il denaro per stipulare una polizza di garanzia.

Una sorta di ‘impunità’ ed una normativa che non tutela la proprietà, ‘fanno’ il resto!

Ormai, non pagare, consente una sorta di impunità!

Quanto rende affittare un immobile?

Il rendimento reale di un immobile è conseguentemente crollato!

Se solo la metà degli inquilini in Italia paga regolarmente l’affitto, significa che il rendimento medio di un immobile è di circa la metà di quello ‘nominale’.

Tenendo conto che in ogni caso :

le spese straordinarie rimangono a carico del proprietario;

le imposte vanno sempre pagate da parte del titolare;

l’aumento dei casi di insoluto è un fatto acclarato.

Oggi, il valore degli immobili sta crollando anche e sopratutto per questa motivazione :

non c’è più alcuna garanzia sul rendimento reale di un immobile.

Affittare una casa. I dati reali.

Abbiamo parlato di un 50% di casi di insoluti ma questo, significa che esistono zone in cui si giunge ben oltre il 60% e quindi, dobbiamo parlare di aree in cui investire in un immobile diventa un ‘terno’ al lotto.

I dati sulla povertà e precarietà aumentano e quindi, c’è da aspettarsi una crescita di questo fenomeno per i prossimi anni.

Al momento, non ci sono soluzioni concrete.

Se da una parte, è sempre più facile comprare immobili a basso prezzo, dall’altra, è altrettanto vero che la redditività reale di queste proprietà, si è ridotta al lumicino.

Segreteria Centralizzata Consimm

 

13/04/2017

Vendere tre Case al mese è possibile scopri come

Fare rete, aggregarsi, lavorare insieme per il raggiungimento di un obiettivo comune: parole ormai imprescindibili nel vocabolario di ogni imprenditore che voglia affrontare con successo le sfide del mercato e continuare a crescere anche in momenti sfavorevoli. Il Consorzio Consimm è ormai uno strumento che va consolidandosi nel panorama imprenditoriale italiano per le Agenzie Immobiliari, un’opportunità in più nello scenario in continua evoluzione in cui viviamo. Sono sempre di più infatti le Agenzie che decidono di consorziarsi come un metodo innovativo di fare impresa, per incrementare la propria competitività e la propria capacità innovativa ottimizzando anche i costi di gestione .

L’idea che ci ha spinto a creare un Consorzio di Agenzie Immobiliari spiega Pasquale Aiello Presidente in carica della Consimm  è nata dalla voglia di mettere a disposizione degli operatori uno strumento agile che supporti le Agenzie Immobiliari nel raggiungimento dei propri obiettivi nel migliore dei modi con efficienza e efficacia, sia per quanto riguarda i processi interni che quelli esterni. 

Altro tassello importante è la nostra scuola di formazione interna , viviamo in un periodo nel quale la conoscenza raddoppia ogni due anni. Pensi che ciò che hai studiato o imparato magari vent’anni fa sia ancora sufficiente a darti un vantaggio competitivo verso gli altri professionisti? La risposta è no. Oggi chi non si forma, si ferma. Parlo di formazione tecnica ma anche di formazione orientata a sviluppare le  qualità personali (es. vendere, parlare in pubblico, negoziare). Ognuna di queste qualità ti darà un vantaggio rispetto agli altri, che si tradurrà in maggiore fatturato. 

Invitiamo duque gli operotori immobiliari di conoscere nel dettaglio la formula Consortile Consimm richiedendo una demo illustrativa al seguente link http://www.consimm.org/#contatti   .

 

Segreteria Consorzio Consimm

07/04/2017

Formazione Immobiliare : Consimm sceglie Domenico Amicuzi

Il Consorzio Consimm, guidato dal Presidente Pasquale Aiello, novità assoluta nel settore immobiliare italiano, che vanta più di 15 Agenzie Consorziate in tutta Italia con la rivoluzionaria Formula Consortile Consimm Meno Costi Più Fatturato ha scelto Domenico Amicuzi, esperto Web Marketing e Manager Immobiliare, per gestire la Scuola di Formazione Interna del Consorzio Consimm.
Le sessioni formative copriranno l’intero territorio nazionale e si terranno sia attraverso Webinar, Aule o presso le Agenzie Consorziate della rete Consimm.

Il primo appuntamento già in agenda è il 19 Aprile, parleremo di Web Marketing Immobiliare e l'altra è il 24 Maggio dove spiegheremo come portare la tua attività nella prima pagina di google.

(http://www.consimm.org/webinar) (http://www.consimm.org/webinar-marketing-immobiliare)

“E’ un momento di enorme importanza per il nostro Consorzio che continua a crescere giorno dopo giorno, la nostra formula consortile è la vera ed unica alternativa valida sul mercato che permette di diminuire i costi di Agenzia ed incrementare le Vendite.
“L’accordo con Domenico Amicuzi è da intendersi come una vera e propria partnership” che contribuirà a creare notevoli sinergie e collaborazioni tra tutti i protagonisti del nostro consorzio, permetterà ai Soci del Consorzio di formarsi ed innalzare le proprie competenze, stimolare lo sviluppo ed a potenziare lo spirito di squadra ed il senso di appartenenza”.

Ufficio Stampa 

Consorzio Consimm

29/03/2017

Agenzie Immobiliari: L'unione fa la Forza!

L’UNIONE FA LA FORZA”: questo è il live motive di oggi per il successo di un’agenzia immobiliare .

Correre da soli nel nuovo millennio è rischioso per la sopravvivenza dell’agenzia, mentre fare rete è la chiave per raggiungere successi inaspettati. La base per il successo è la rete poiché le aziende non sono più solo fornitrici di prodotti e servizi, ma vere e proprie organizzatrici delle comunità dei loro clienti.

I sistemi tradizionali di produzione, scambio di beni e merci del secolo scorso sono obsoleti. Gli individui ora sono collegati tra di loro sempre e ovunque: con i social network e con gli smartphone e tablet i confini territoriali sono crollati e la rapida innovazione tecnologica muta velocemente l’ambiente in cui viviamo.

Oggi il focus è il cliente: condividere, fare rete e creare relazioni è fondamentale per affrontare il mercato e rispondere alle sue esigenze.

I collanti che tengono assieme la rete delle PMI che battono la crisi sono:

  • l’autentico interesse che le aziende nutrono per i propri clienti: il cliente diventa parte attiva (prosumer) e integrante del sistema di produzione del prodotto o servizio
  • l’interesse che gli imprenditori di tutte queste imprese nutrono per il benessere ed il successo dei propri clienti presi singolarmente

La costruzione della rete avviene a più livelli:

  • gruppi d’acquisto per agenzie immobiliari (come il Consorzio Consimm)
  • strumenti informatici evoluti  (Reparto IT Consorzio Consimm)
  • blog e social network dove scambiarsi idee, consigli, knowhow (Facebook, Twitter e Linkedin)
  • forum di discussione di professionisti
  • Organizzazione di eventi, webinar, convegni o attività di formazione

Il Consorzio Consimm è il Primo Consorzio presente su tutto il territorio Nazionale,  i veri protagonisti sono le Agenzie Immobiliari che hanno compreso l'importanza di fare rete per ottimizzare i costi di gestione, acquisire servizi, strumenti e formazione costante evoluta a prezzi inferiori, far parte di una famiglia molto grande pur restando autonomi . 

Il Presidente di Consimm Pasquale Aiello conferma che tutte le Agenzie Consorziate Consimm nel 2016 hanno incrementato il loro fatturato del 25% rispetto a quando operavano singolamente, hanno trovato nella rete Consortile Consimm strumenti ed assistenza continua per migliorare la loro attività e renderle ancor più produttive.

Il 2017 sarà un'anno importante per il settore del Real Estate Italiano, solo chi avrà una struttura alle spalle ben organizzata , potrà cogliere tutte le opportunità che il mercato offrirà, ed essere un punto di riferimento per clienti acquirenti ed offerenti nella sua area operativa.

 

Ufficio Stampa Consorzio Consimm

www.consimm.org

 

 

24/03/2017

Consorzio Consimm - L’Alternativa Vincente per la Tua Agenzia

Con la rapida e, quanto mai inaspettata, progressiva evoluzione degli scenari di mercato la formula del Consorzio diviene alternativa di aggregazione possibile ed efficace: in virtù della sua natura giuridica di assoluta neutralità, infatti, ospita chiunque necessiti di interazione reciproca e accesso a servizi, convenzioni e partnership nei diversi ambiti del settore immobiliare. Il tutto prefiggendosi una finalità puramente etica e di scambio costruttivo.
 
Il Consorzio Consimm oggi si affaccia sul panorama immobiliare nazionale collocandosi come organo rappresentativo, di visibilità e veicolo di stimolo alla libera collaborazione, al fine di affiancare e supportare i propri consorziati verso un ritrovato approccio razionale, realistico e soprattutto concreto.
 
La creazione di un consorzio però può rappresentare per tutto il nostro territorio un traguardo importante per migliorare la produttività di ciascuna azienda e far crescere di conseguenza quella spinta motivazionale che pare tanto mancare in questi ultimi tempi. Inutile negare la necessità di ciascuna piccola grande impresa o ditta individuale di sentirsi parte di un Gruppo, di un Progetto comune che possa realizzarsi nelle giornate operative di ogni professionista senza rimanere ancorato unicamente a idee.
 
Nella realizzazione di queste ultime, il Consorzio da vita al progetto “CONSIMM AGENCY POINT”mettendo a disposizione i propri spazi operativi nella sede delle Agenzie Consorziate sul territorio nazionale .
 

Perchè unirsi al Consorzio CONSIMM ?

  • Campagne pubblicitarie online per i tuoi immobili
  • Il Consorzio Consimm offre le proprie postazioni nelle sedi dei Propri Consorziati in tuttia Italia secondo le formule del Coworking
  • Segreteria Centralizzata nazionale che ti inoltra richieste specifiche e generiche della zona della tua Agenzia
  • Il Consorzio Consmm ha intrapreso il progetto “CONSIMM AGENCY POINT” di cercare macro sedi in tutto il territorio nazionale in grado di ospitare professionisti che hanno dovuto destrutturarsi e non possono usufruire di sede propria
  • Il Consorzio Consimm dispone di una scuola di formazione interna in grado di erogare formazione base compresa nella quota consortile.
  • Reparto IT interno per i soci del Consorzio.
  • Consulenza legale Interna, Consulenza del lavoro e Consulenza Tecnica.
  • Il Consorzio Consimm dispone, tra i partner, di Società di Costruzioni, radicate su tutto territorio Nazionale in grado di far dismettere in via esclusiva alle agenzie le unità immobiliari proprie. Partner Finanziario presente su tutto il territorio Nazionale per offrire una diretta ed efficace Consulenza Finanziaria presso L'agenzia Consorziata.
 
A differenza delle società, lo scopo del consorzio non è volto alla realizzazione di un profitto, bensì alla realizzazione di vantaggi per i consorziati
  • Non può avere uno scopo di lucro; vige l’assoluto divieto di distribuzione di utili
  • Ottimizzare gli approvvigionamenti, permettendo di realizzare economie di scala e spuntare prezzi più bassi
  • Realizzare servizi per i consorziati a costi più contenuti di quelli di mercato
  • Organizzare azioni di promozione quali incontri informativi, Meeting e quanto necessario per un’ottima campagna pubblicitaria
  • Differenziare i servizi e fidelizzare il cliente offrendo una serie di servizi immobiliari integrati all'interno del Point Consimm o presso le Agenzie dei Soci del Consorzio
 

21/03/2017

Vendita Immobili - Perchè scegliere le Agenzie Consimm?

Domande e Risposte.

Ecco un repertorio di domande che ci sono state poste da clienti che hanno deciso di vendere il proprio immobile. Ci auguriamo che, fra queste, possiate trovare il quesito che vi interessa maggiormente, ma anche una risposta esauriente e professionale.

Perché devo affidare la vendita del mio immobile in esclusiva ad un'agenzia consorziata Consimm?

Affidandole in esclusiva la vendita del suo immobile, l'agenzia consorziata Consimm Point si impegna formalmente a pubblicizzare la vendita del suo immobile attraverso gli innovativi strumenti del gruppo sia editoriali che telematici, ma soprattutto si impegna ad accompagnarla durante l'intero iter di trattativa, fino al momento conclusivo del rogito notarile.

Che tipo di pubblicità farete al mio immobile?

La pubblicità che le Agenzie Immobiliari Consorziate Consimm le offre ruota intorno al nostro innovativo sito, lo stesso nel quale lei sta navigando, che viene quotidianamente aggiornato,verra' inoltre pubblicato sui maggiori Portali Immobiliari Italiani ed Esteri e riviste locali .

Per quanto tempo avrete l'esclusiva sul mio immobile?

Dipende dalle caratteristiche dell'immobile e dalle richieste di mercato che si hanno in quel determinato periodo.

Possedete già dei potenziali acquirenti ai quali proporre il mio immobile?

La nostra Banca Dati, visibile solo ai nostri agenti è costantemente aggiornata e ricchissima di richieste che giorno dopo giorno ci vengono inoltrate e che riusciamo a soddisfare.

Con quali criteri valuterete la mia casa?

Il valore di un immobile è dato dalla sua consistenza, dallo stabile in cui è posto, dalla zona in cui è ubicato e, a seguire, dal piano, dall'esposizione e dalle caratteristiche interne. Ma non dobbiamo dimenticare che un agente immobiliare Consorziato Consimm può contare sulla profonda conoscenza del mercato in una determinata zona e quindi attribuire il valore dell'immobile per comparazione.

Il servizio di valutazione è compreso nelle spese di provvigione?

La valutazione non è compresa nelle spese di provvigione, ma è un servizio gratuito offerto da ogni agenzia consorziata Consimm e che non la impegna in alcun modo.

Perché dovrei affidare il mio immobile proprio ad un'agenzia Consorziata Consimm ?

Perché l'agente Immobiliare Partner Consimm è stato selezionato e scelto , oltre ai vantaggi illustrati di sopra, vi offre serietà, competenza, innovazione e quel valore aggiunto che consiste nella capacità dei nostri agenti immobiliare di "indossare" i panni del cliente.

Perché dovrei affidarvi l'incarico, quando c'è chi ha valutato il mio immobile in maniera nettamente superiore?

Le Agenzie Immobiliari Consimm operano in zone esclusive, esaltando il concetto di capillarità. Ogni nostro agente conosce profondamente il mercato della propria zona e, agendo coscienziosamente, non può che attribuire il valore più probabile del suo immobile. Vero è che, talvolta, è possibile incappare in colleghi o presunti tali che, pur di avere un folto numero di immobili sul quale lavorare, non possono far altro che ingolosire i venditori attraverso valutazioni fuori misura.

Perché dovrei cominciare a mettere in vendita il mio immobile se non ho ancora trovato un'altra casa?

Nella maggior parte dei casi, chi acquista lo fa attraverso ciò che ha ricavato dalla vendita di un altro immobile. Va da sé che solo dopo aver venduto è possibile sapere di quale somma disporrà ed entro quale data, rendendo più agevole il successivo acquisto.

A quanto ammontano le provvigioni che mi saranno richieste?

II compenso provvigionale delle nostre Agenzie Consorziate che richiedono è sancito da un codice deontologico interno che tiene conto delle disposizioni delle Camere di Commercio italiane in materia di usi e consuetudini ed in proporzione al valore dell'immobile.

Mi sono rivolto ad un'altra agenzia e non mi sono state chieste provvigioni. Perché?

Stando al Codice Civile il mediatore matura il diritto alle provvigioni dalle parti che pone in relazione per la conclusione di un affare, è per noi impensabile rinunciare ad un diritto acquisito, soprattutto in virtù del fatto che a fronte di quel compenso, viene impegnata l'intera organizzazione del gruppo Consimm per soddisfare celermente il cliente.

In caso di mancata vendita pagherò le provvigioni alla scadenza dell'incarico?

In caso di mancata vendita nulla sarà dovuto all'agenzia consorziata Consimm , sebbene essa abbia investito molte risorse anche economiche con l'intento di ottenere il risultato ambito.

Sarò seguito in tutta la fase di compravendita?

L'agenzia Immobiliare Consorziata Consimm la assisterà in qualunque momento della fase di compravendita: dalla prima visione dell'immobile o valutazione gratuita alla firma davanti al notaio che certifica l'effettivo passaggio di proprietà.

Quali documenti dovrò portare con me al rogito?

Qualunque tipo di documento dovrà essere presentato all'atto di compravendita, le verrà richiesto con largo anticipo dal suo agente immobiliare, affinché lei possa "vivere" la sua vendita in assoluta tranquillità.

Avete un servizio finanziario che possa, eventualmente, agevolare il mio potenziale acquirente?

Sì, abbiamo delle convenzioni con società di intermediazione finanziaria del gruppo la quale, attraverso convenzioni con primari istituti di credito, è in grado di offrire i migliori mutui del panorama creditizio italiano con periodi di rimborso che arrivano a trent'anni.

Affidandomi ad un vostra agenzia immobiliare consorziata, sarò certo di trovarmi di fronte a veri professionisti?

Le Agenzie Consorziate Consimm agiscono nel pieno rispetto delle leggi che regolano l'intermediazione immobiliare, operando con persone munite di patentino che ne certifica l'iscrizione al REA tenuto presso le Camere di Commercio.

Se non avesse trovato, in questa raccolta, i quesiti che le interessano, non esiti a contattare i nostri professionisti.

 

UFFICIO STAMPA CONSIMM

www.consimm.org

13/03/2017

CASE : COME SARA' IL 2017 ?

Archiviato il 2016, è tempo anche per il mercato immobiliare di bilanci e previsioni. Bilancio positivo per l'anno appena chiuso, con l’atteso aumento delle compravendite: i dati appena resi noti dall'Agenzia delle Entrate e relativi ai primi nove mesi del 2016 indicano un incremento medio del 20,4% delle transazioni. Un trend positivo trainato soprattutto dal calo dei prezzi degli immobili (dal 2007 le abitazioni hanno perso il 39,7% del loro valore) e da una maggiore accessibilità ai mutui, soprattutto mutui prima casa. Compravendite in aumento. Tanta bella roba, che fa presagire un altrettanto bel 2017.

Secondo Consimm, quest'anno le compravendite sono ancora attese in aumento, con un range medio a livello nazionale tra il +6% e il +8%. Sul versante prezzi, dicono gli esperti di Consimm “aspettiamo una chiusura di 2016 in calo tra il -2% e lo 0%”, per poi passare a un 2017 “in leggero aumento, tra lo 0% e il +2% solo per le grandi città: i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città dovranno aspettare il 2018”.

Una domanda dinamica e un’offerta che inizia a diminuire, in particolare per quanto riguarda immobili di qualità, “può determinare l’ulteriore contrazione dei tempi di vendita e un margine di trattativa minore”, dice Consimm. In pratica, se l’immobile fosse da ristrutturare o presentasse elementi negativi la compravendita dovrà sottostare a “ulteriori ribassi di prezzo”. Un 2017 vivace. Si prennuncia un 2017 comunque vivace tanto nel segmento prima casa, sostenuto dala stessa vivacità dei mutui prima casa, quanto in quello a uso investimento o anche casa vacanza.

Per quanto concerne il mercato del nuovo, sostengono gli esperti, “ripartiranno i progetti destinati a costruire immobili di qualità che garantiscano l'efficienza energetica e siano costruiti con solidi criteri antisismici”. Affitti stabili.

Infine, per quanto riguarda le locazioni, Consimm attende un 2017 di canoni sostanzialmente stabili, soprattutto nelle grandi città. “Non è escluso - dicono da Consimm - che chi possieda i requisiti per accedere al mutuo, anche mutuo prima casa, possa decidere di abbandonare la locazione preferendo l’acquisto, con conseguente riduzione della domanda”.

13/03/2017

News - La ripresa del mattone è reale

Si torna a comprare casa, e lo si fa in particolar modo in Toscana e Veneto. Ecco quanto emerso dalle statistiche curate dall’Agenzia delle Entrate sulle transazioni immobiliari effettuate nel nostro Paese nel corso degli ultimi tre anni. In vetta alla classifica per numero di abitazioni vendute c’è Prato, seguita da Livorno, Venezia e Firenze.

Di base la ripresa ha interessato in maniera più marcata le grandi aree urbane ma tutti questi dati devono essere letti necessariamente in prospettiva: qualche anno fa, prima della ripresa, c’era stata una riduzione impressionante delle compravendite ed un forte calo dei prezzi. Questi trend hanno permesso di creare buone basi per l’attuale ripresa.

Il mercato del mattone italiano però, seppur caratterizzato da un sostanziale rilancio, viaggia ancora a due velocità sul fronte geografico e non mancano eccezioni. Se da un lato città come Prato, Padova e Treviso hanno subito una crescita di un bel 40% dall’altro ci sono aree come Reggio Calabria, Cosenza ed Isernia che devono ancora essere interessate da una vera e propria ripresa.

Il numero dei mutui concessi ai privati ed alle famiglie italiane negli ultimi tre anni è scresciuto in maniera esponenziale, con performance a doppia cifra. Ciò succede non solo nelle zone dove le compravendite si sono fatte più vivaci ma sembra piuttosto un trend omogeneo in tutto lo stivale. Il numero degli acquisti di abitazioni a fronte della richiesta di un mutuo prima casa negli ultimi 24 mesi ha registrato un aumento del 10% (dal 40% al 50%), confermando una ritrovata fiducia per gli investimenti immobiliari.

In parallelo si evidenzia una persistente contrazione, un po’ in tutta Italia, per ciò che riguarda i prezzi delle case. Giusto per fare un esempio, rispetto al 2013 a Milano le somme necessarie hanno segnalato un -6,5%. Sembra proprio che, nonostante la ripresa del mattone, le quotazioni non si riescano ancora a mettere in linea con la domanda esistente. Ciò è probabilmente da vedere collegato allo stock immobiliare ancora invenduto, spesso di scarsa qualità.

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Le vac sono finite ,è ora di ricominciare a lavorare per costruire qualcosa di bello

Sembra ieri che eravate stesi al sole sotto l’ombrellone. Ed effettivamente per qualcuno è proprio così. Per altri, magari, il ricordo risale ad un paio di giorni prima, ma il concetto non cambia. Le vacanze sono finite per tantissimi di noi e l’idea di ricominciare a lavorare può certamente spaventare.

Tuttavia, come ogni anno, la voglia di ripartire non può e non deve mancare, poiché in fin dei conti, la normalità è data dalla quotidianità del lavoro, dei progetti da portare avanti, dei problemi da risolvere, delle bollette da pagare (nota dolente quest’anno più che mai). E allora tanto vale affrontare il ritorno al lavoro con serenità, con passione e con dedizione, perché è il nostro impegno professionale che ci permette di trascorrere serenamente qualche giorno di vacanza come quelli appena terminati, acquistare un’auto nuova o magari portare le nostre famiglie a pranzo fuori.

Settembre porta con sé, quest’anno in particolare, tanti dubbi e molti problemi come si può facilmente dedurre dalle notizie che circolano online, in tv, nelle radio, ma forse ancora una volta il sistema migliore per contrastare le inevitabili difficoltà che ci aspettano è concentraci sul nostro lavoro nel migliore dei modi e affrontare le eventuali difficoltà di volta in volta, senza pensare continuamente a quello che “potrebbe succeder se…”.

Allontanare lo stress con una sana routine, gestire il work-life balance con attenzione alle proprie esigenze è davvero importante: uscire dal lavoro e organizzare una partita a calcetto o a padel con gli amici, non solo farà bene alla vostra salute, ma vi aiuterà a scaricare la tensione.

Ovviamente questo per alcuni non sarà sufficiente, ma anche chi dovrà affrontare un periodo difficile da subito, potrà trovare un po’ di leggerezza nel dedicare del tempo a sé stessi. Noi non siamo il lavoro che svolgiamo, ma siamo persone che hanno il sacrosanto diritto di vivere una vita serena. E non bisogna mai pensare “capitano tutte a me”, ma cercare di capire il motivo per cui certi momenti arrivano a turbare le nostre esistenze. Non dimentichiamoci mai che, citando una frase del meraviglioso film ‘La leggenda di Bagger Vence’, “non c’è un’anima su tutta la Terra che abbia un fardello più pesante di quanto possa sopportare”. Quindi, anche se in certi momenti il mondo sembra caderci addosso, pensiamo che lo stesso che possiamo farcela e ce la faremo.

Che sia nuovo progetto, un nuovo lavoro, o semplicemente un miglioramento di quanto fatto fino ad ora, dobbiamo fissare l’obiettivo su quello che realmente vogliamo ottenere e come vogliamo realizzarci, come uomini e come professionisti.

In bocca al lupo a tutti!

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La Sicurezza del Contratto Preliminare di Vendita

GARANZIA PRELIMINARE: LA SICUREZZA NEL CONTRATTO DI COMPRAVENDITA IMMOBILIARE

In questa articolo, abbiamo il piacere di condividere una sintesi della guida approntata dal Consiglio Nazionale del Notariato “Garanzia preliminare: La sicurezza nel contratto di compravendita immobiliare“. Questo documento, aggiornato a marzo 2023, è una risorsa preziosa per chiunque stia considerando di acquistare o vendere un immobile e desideri comprendere meglio le sfaccettature legali e le garanzie offerte dal contratto preliminare.

Obiettivo della Guida
La guida accompagna il cittadino nella delicata fase della compravendita immobiliare, in particolare durante la firma del contratto preliminare. Questo documento rappresenta un impegno giuridico tra venditore e acquirente, e se ben predisposto, offre garanzie e tutela per entrambe le parti.

Cos’è il Contratto Preliminare

Conosciuto anche come “compromesso”, il preliminare di vendita è il contratto attraverso il quale venditore e acquirente si impegnano a concludere una compravendita, stabilendo modalità e termini.

Differenza tra Proposta d’Acquisto e Preliminare
Mentre la proposta d’acquisto impegna solo chi la sottoscrive, il contratto preliminare impegna entrambe le parti. La proposta d’acquisto, se accettata dal venditore, diventa di fatto un preliminare di vendita.

La Sicurezza nel Contratto
La guida sottolinea l’importanza della trasparenza e della tutela del cittadino. La trascrizione del contratto nei Registri Immobiliari, eseguita dal notaio, offre un’ulteriore garanzia per le parti coinvolte.

Conclusione
La compravendita immobiliare è un processo complesso che richiede attenzione ai dettagli e conoscenza delle leggi vigenti. Affidarsi a un professionista come il Notaio Moccia garantisce che ogni passaggio venga gestito con cura e precisione.

Fonte:mocciastudionotarile